I gatti vivono il lutto?

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Lutto nei gatti

Sì, i gatti vivono il lutto, provano dolore per la perdita di un altro animale domestico o di un compagno a due zampe, soprattutto se avevano un legame molto stretto.

A cura della Dott.ssa EWA PRINCI Consulente esperta in comportamento edetologia del gatto Centro di Cultura Felina

Che cos’è il lutto per i gatti?

I gatti sono individui e, proprio come gli esseri umani, il loro processo nell’affrontare il lutto varia da soggetto a soggetto. Il Micio rimasto senza compagno/a di riferimento può sembrare chiuso e depresso. Spesso la personalità cambia, ad esempio un gatto timido potrebbe diventare più esigente di attenzioni, mentre uno più esigente potrebbe diventare più solitario.

Alcuni gatti potrebbero quindi appartarsi, nascondersi, iniziare a mangiare di meno o cercare più attenzioni. Altri potrebbero esibire comportamenti inappropriati come fare pipì fuori dalla lettiera, rovesciare oggetti, diventare più o meno vocali.

Il dolore è una reazione all’improvvisa assenza di qualcosa o qualcuno.

L’assenza di una parte familiare dell’ambiente provoca tristezza, mentre la continua assenza di una persona o di qualcosa può portare a stress. In questo contesto lo stress è chiamato lutto. I gatti sono consapevoli che una persona familiare o un altro animale è assente e possono mettersi alla loro ricerca.

Gatto in primo piano triste

La morte o l’assenza può inoltre cambiare una gerarchia stabilita cosa che destabilizza ulteriormente.
Anche se questo non è il dolore ritualizzato degli umani, l’improvvisa assenza di qualcosa di familiare è angosciante per molti gatti.

Le mamme gatte, alle quali sono stati portati via i piccoli, cercano i propri gattini per molti giorni, camminando avanti e indietro e chiamandoli. Oltre al dolore fisico per le ghiandole mammarie gonfie, mostrano quindi anche dolore emotivo.

Il gatto si rende conto della perdita?

Una delle situazioni più comuni che si verifica è quando il gatto rimasto piange e cerca ovunque la persona amata o l’altro animale scomparso. Questa ricerca può andare avanti per settimane, con miagolii e comportamenti inusuali.

Anche se sembra strano, può essere utile consentire al gatto di dire “arrivederci” al compagno dopo la sua dipartita. Possono annusare ed esaminare il corpo, vocalizzare o ignorarlo, ma questo è l’unico modo in cui possiamo spiegargli cosa è successo e dargli la possibilità di capire che non tornerà.

Non possiamo sapere se il gatto rimasto si renda conto che il suo compagno sta per andarsene mentre è malato o è al termine, ma di certo si comporta come se fosse consapevole che un cambiamento si è verificato o si verificherà presto. Insomma, risulta chiaro che si renda conto che qualcosa non va.

Gatto pensieroso per il lutto  in primo piano

Segnali di sofferenza del lutto nei gatti

Quando un gatto perde un compagno, animale o umano, sicuramente si addolora e reagisce al cambiamento che sta avvenendo nella sua vita. Il segnale principale è infatti un’ alterazione del suo comportamento:

  • Può diventare depresso e svogliato.
  • Avere una diminuzione dell’appetito e rifiutarsi di giocare.
  • Dormire più del solito.
  • Nascondersi sotto il letto, scegliendo di appartarsi anche più del solito.

Questi cambiamenti nel comportamento quotidiano sono gli stessi che vengono esibiti dagli esseri umani in lutto. Il denominatore comune nel dolore umano e felino è la perdita di un individuo centrale (animale o umano) e del legame che li univa. In questa situazione gli ormoni dello stress, come il cortisolo, aumentano e, per ristabilire il benessere psichico, i gatti attuano determinani comportamenti per sopperire.
La toelettatura ad esempio, essendo una pratica autoconfortante, può aumentare eccessivamente provocando perdita di pelo. Inoltre, poiché anche l’odore di un gatto è confortante, urinare in luoghi inappropriati può anche essere una sorta di rassicurazione.

Indubbiamente i cambiamenti comportamentali sono anche collegati alle alterazioni della routine quotidiana, derivanti dall’assenza di una figura integrante nella vita del gatto. Con la perdita di un altro gatto ad esempio, il soggetto rimasto perde l’interazione intraspecifica e il tempo di gioco.

Con la scomparsa di un compagno umano, i programmi di alimentazione e di gioco stabiliti vengono modificati con il nuovo caregiver. Dal momento che potrebbe non essere consapevole della morte come qualcosa di permanente, a volte un gatto attende pazientemente, credendo che il defunto tornerà.

Bellissimo Gatto bianco in braccio alla sua padrona per farsi coccolare

Quanto dura il lutto nei gatti?

Ci sono tre fasi nel lutto felino. La prima è quella nella quale il gatto tenta di trovare la persona amata o l’altro aniamale scomparso. I segni includono vocalizzi e ricerca eccessivi. Questa fase attiva, ma relativamente a breve termine, è quindi seguita da una più passiva, in cui si instaura la depressione.

Il gatto si apparta, risulta svogliato e disinteressato a ciò che gli accade intorno. La terza e ultima fase è l’accettazione, e questo è solitamente il punto in cui diventano evidenti eventuali cambiamenti permanenti nel carattere del gatto, come diventare più amichevole ad esempio e avere dei comportamenti che prima non gli appartenevano. Può essere necessario del tempo prima che un gatto attraversi queste tre fasi e ponno volerci anche mesi prima che torni alla normalità.

Come posso aiutare il mio gatto a far fronte al dolore?

Di seguito riportiamo quanche accorgimento che come proprietari possiamo prendere per alleviare il dolore del nostro pet:

  • Trascorrere più tempo con il micio. Cercare di distogliere l’attenzione del gatto giocando con i suoi giochi preferiti.
  • Mantenere tutto uguale. Cambiare i momenti di alimentazione del gatto o persino spostare i mobili può aumentare il suo stress.
  • Essere più affettuosi. Accarezzare il gatto più spesso, stabilire un contatto visivo a parlargli nella quotidianità
  • Se al gatto piace stare in
  • compagnia, invitare amici che interagiscano con lui.
  • Fornire intrattenimento mentre siamo via. Nascondere degli snack in diversi luoghi o riempire un giocattolo con qualche croccantino, inserire dei giochi di intelligenza etc…
  • Rafforzare il buon comportamento e ignorare il comportamento inappropriato. Alcuni gatti vocalizzano o miagolano; possiamo provare a interrompere il ciclo dei vocalizzi distraendo il gatto.
  • Non trovare subito un altro amico. Diamo al gatto il tempo di vivere il lutto e adattarsi alla perdita. L’introduzione di un nuovo animale domestico può aggiungere più stress a una situazione già stressante. È improbabile che il tuo gatto accolga uno sconosciuto mentre si sta ancora adattando alla perdita del suo compagno.
  • Se un gatto in una famiglia con più gatti muore, i felini rimasti alla fine elaboreranno una nuova gerarchia. Questo fa parte del processo di lutto e si raccomanda di lasciarlo accadere senza alcun intervento umano.

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