La giusta alimentazione per i gatti sterilizzati

La sterilizzazione è un vero e proprio intervento chirurgico, in cui il medico veterinario asporta gli organi sessuali dell’animale.  Bisogna, infatti, prendersi molta cura dei gatti sterilizzati durante il periodo, anche dal punto di vista dell’alimentazione.

A cura della Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario

Alimentazione gatti sterilizzati: tutto ciò che c’è da sapere

I gatti che vivono nelle nostre case sono ormai in larga percentuale sterilizzati. Questa tendenza deriva da una parte dall’esigenza pratica del proprietario di evitare spiacevoli situazioni come miagolii incessanti, eliminazioni inappropriate e, naturalmente, gravidanze indesiderate.

D’altro canto, sterilizzare il proprio beniamino è anche una scelta responsabile per chi tiene alla sua salute. Numerosi sondaggi dimostrano infatti che la vita media di un gatto intero si aggira sui quattro anni; se si considera che alcuni gatti sterilizzati possono sfiorare i vent’anni, si può ben capire come con un intervento chirurgico di routine sia possibile allungare di molto l’aspettativa di vita del vostro gatto.

Nel gatto sterilizzato, infatti, diminuisce il rischio di morte accidentale dovuta ai vagabondaggi durante i calori e, soprattutto, viene minimizzata l’incidenza di malattie sessualmente trasmissibili o il cui contagio avviene mediante graffi e morsi, come, ad esempio, la FIV, immunodeficienza felina o la Felv, la leucemia felina.

È bene sapere che un gatto sterilizzato varia notevolmente le sue abitudini di vita ed anche a livello metabolico avvengono diverse trasformazioni. Ne consegue che la sua dieta debba rispettare alcuni parametri nutrizionali specifici, per permettergli uno stile di vita ideale. Vediamone i punti chiave.

Aumento di appetito dopo la sterilizzazione

Venendo meno i suoi istinti sessuali ed il suo desiderio di scoprire e marcare il territorio, l’attività quotidiana del gatto sterilizzato si riduce drasticamente. Il tempo trascorso a dormicchiare sul divano aumenta, così come si abbassa il suo metabolismo.

Sterilizzare, infatti, significa eliminare gli organi deputati alla produzione degli ormoni sessuali e, di riflesso, il metabolismo subisce un decremento del 20-25%. Se da una parte abbiamo un minore dispendio energetico, dall’altra aumenta l’appetito. Un po’ a causa della noia, un po’per gli sconvolgimenti ormonali, il vostro micio si troverà a trascorrere molto più tempo a mangiare o a richiedere cibo.

Gatto in primo piano

Mantenere i grassi sotto controllo nell’ alimentazione dei gatti sterilizzati

L’alimento per un gatto sterilizzato dovrà essere ridotto nell’apporto energetico, quindi saranno minori le percentuali di grassi. Al contrario, non è mai conveniente ridurre troppo l’apporto di proteine animali, magari a favore di quelle vegetali, contenute nei cereali.

Il gatto è un carnivoro obbligato e la carenza di proteine derivanti dalla carne e dal pesce non porterebbe certo ad un dimagrimento. Sarebbero solo i muscoli a perdere di tono, provocando inoltre un’ulteriore diminuzione del metabolismo.

Un cibo troppo appetibile, anche se “light”, finisce quasi sempre per essere assunto in quantità esagerate da un micio sterilizzato, col rischio di pericolosi aumenti di peso. Se per il vostro gatto avete optato per un alimento umido, più appetibile di quello secco, il consiglio è quindi quello di fare molta attenzione al dosaggio.

La fibra è fondamentale nell’alimentazione del gatto

In genere, gli alimenti per gatti sterilizzati sono maggiormente ricchi di fibre vegetali. Questo perché la fibra “diluisce” l’apporto calorico del prodotto ed esercita un effetto “spugna”, riducendo l’assorbimento dei grassi a livello intestinale.

A parità di volume di mangime, quindi,quello più ricco di fibra apporterà sicuramente meno energia.Inoltre, la fibra esercita un transitorio effetto saziante a livello dello stomaco del micio che quindi, anche se per poco tempo, si sentirà pieno e smetterà di mangiare. Alcuni prodotti per gatti sterilizzati possono contenere sostanze in grado di aumentare il metabolismo (carnitina), o di ridurre l’assorbimento dei grassi(Neopuntia).

Una corretta alimentazione dei gatti sterilizzati

Attività fisica

Se è vero che il peso forma si conquista riducendo l’apporto calorico, è altrettanto vero che bisogna anche aumentare il dispendio energetico, facendo consumare più energia all’organismo.

Una buona idea è quella di proporre al nostro Micio giochi sempre diversi: topolini finti, piumini, palline, sono un ottimo modo per stimolarlo a fare attività fisica, sfruttando il suo innato istinto per la caccia.

Un altro metodo che funziona molto bene è “fargli guadagnare la propria pappa”. Invece di riempire passivamente la sua ciotola, nascondete i croccantini nei posti più disparati, in modo che si debba adoperare a cercarli e magari sia obbligato ad arrampicarsi su mensole ad armadi per mangiare.

Boli di pelo: ecco cosa fare

Un gatto sterilizzato, non ricevendo più alcuno stimolo sessuale o territoriale, può arrivare a trascorrere il 30% del suo tempo di veglia toelettandosi. Se questo comportamento diventa ossessivo, il leccamento comporta l’ingestione di una spropositata quantità di pelo che, nei casi più gravi, può portare all’ostruzione dell’apparato digerente, con stipsi e vomito.

Per scongiurare questo problema oltre a spazzolare regolarmente il vostro micio, specialmente se ha il pelo lungo o si trova nella fase di muta. Potete aiutarlo dal punto di vista alimentare aumentando l’apporto di fibra: potete scegliere come già detto, un mangime apposito per gatti sterilizzati;, oppure, in alternativa, potete acquistare nel vostro negozio per animali di fiducia delle paste a base di malto e fibre.

Gatto sterilizzato e problemi alle vie urinarie

Il gatto sterilizzato è particolarmente predisposto ai disturbi delle vie urinarie inferiori ed in particolare alla formazione dei calcoli. Questo è dovuto al fatto che, trascorrendo una vita particolarmente sedentaria, si riduce anche la frequenza delle urinazioni; per cui la pipì ed i minerali disciolti in essa permangono più a lungo nella vescica ed hanno maggiori probabilità di precipitare sotto forma di calcoli.

Anche i batteri che normalmente popolano le urine hanno un maggior tempo a disposizione per moltiplicarsi ed aderire alle pareti della vescica, provocando le fastidiose e pericolose cistiti. Per stimolare Micio a fare attività fisica potete nascondere le sue crocchette dentro una palla bucata, sopra mobili alti o dentro scatole da aprire. In questo modo il gatto dovrà conquistare la sua “preda”,prima di poterla consumare, proprio come farebbe in natura.

Gatti sterilizzati alimentazione da tenere sott'occhio
Alimentazione del gatto

Sodio: fondamentale per il benessere del gatto

Accanto ad una minore frequenza delle urinazioni, la vita sedentaria diminuisce anche la quantità di liquidi assunti. Il gatto, infatti, discendendo dal gatto africano del deserto, è già poco avvezzo a bere ed ha un senso della sete poco sviluppato. Per cui, in assenza di stimoli, potrebbe arrivare a ridurre al minimo la quantità di liquidi assunti.

Questo significa urine più concentrate e quindi più ricche di cristalli, minerali e batteri, con le conseguenze di cui sopra. Gli alimenti specifici per gatti sterilizzati, quindi, devono in primo luogo incoraggiare il micio a bere di più.

I migliori sono quelli che vedono aumentare leggermente il tenore di sodio, che provoca a sua volta una maggiore sensazione di sete del gatto. Si tratta di prodotti estremamente brevettati e sicuri, se somministrati in un soggetto sano, che non provocano danno alcuno ai reni o al cuore, come alcuni, erroneamente, pensano.

I mirtilli aiutano i problemi delle vie urinarie del gatto

Esistono inoltre sostanze naturali che aiutano il nostro micio a proteggersi dai problemi delle basse vie urinarie, come ad esempio il mirtillo rosso; che ostacola la colonizzazione dei batteri presenti nelle urine. Un altro metodo è quello di optare per un alimento umido che, contenendo l’80% di acqua.

Copre in modo soddisfacente il fabbisogno idrico del nostro Micio, anche se beve poco. Attenzione, però: come detto in precedenza, questi prodotti sono anche i più appetibili ed i più ricchi di calorie. Per cui, onde evitare di aggravare il rischio di sovrappeso, vanno dosati con oculatezza.

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