Patologie epatiche del coniglio

coppia di conigli in posa per articolo patologie epatiche

Le patologie epatiche del coniglio che riguardano primariamente il fegato non sono facilmente documentabili clinicamente ma lo sono solo attraverso gli esami del sangue, con la valutazione degli enzimi epatici ed attraverso l’esame ecografico.

A cura della del coniglio Dott.ssa EMANUELA TETTA Medico Veterinario – Adelfia (BA) Emanuela.tetta@virgilio.it

Il fegato è un organo molto importante e svolge numerose funzioni che aiutano l’organismo ad eliminare sostanze tossiche, a smaltire i farmaci, ma presiede anche alla formazione della bile e al metabolismo delle proteine, dei carboidrati e dei grassi.

Alimentazione: le patologie epatiche del fegato nel coniglio

Le patologie epatiche del fegato del coniglio sono molto numerose e spesso sono la conseguenza di un errato management che riguarda sia il tipo di regime alimentare, che il tipo di detenzione.

Alimentazione

Un ruolo determinante la comparsa di alterazioni epatiche è il regime alimentare a cui viene sottoposto il coniglio quotidianamente. Purtroppo, la gestione alimentare dei conigli d’affezione, non è supportata da adeguati piani nutrizionali così come accade nel cane e nel gatto.

Perciò il coniglio, indipendentemente dalla sua età e condizione sanitaria, viene alimentato ad libitum con la somministrazione di alimenti il più delle volte inappropriati.

Le conseguenze di un errato piano alimentare portano nel tempo a disfunzioni epatiche che favoriscono l’accumulo di lipidi nelle cellule (come accade nella steatosi) infliggendo al fegato lesioni irreversibili.

L’obesità

E’ una condizione morbosa dovuta ad un’alterazione del bilancio energetico con accumulo eccessivo di tessuto adiposo nell’organismo.

È molto frequente nei conigli da compagnia che cominciano ad accumulare grasso in maniera patologica dal secondo anno di vita in poi. Le cause dell’obesità sono innanzitutto l’eccessiva assunzione di cibo, soprattutto se associato alla scarsità di moto; cibo scadente dal punto di vista quali e quantitativo; disfunzioni nervose, che regolano i meccanismi della fame e dell’assunzione del cibo; la detenzione in gabbie molto piccole o non sufficientemente confortevoli; l’età; la sterilizzazione chirurgica; alterazioni ormonali.

Se un coniglio obeso è disappetente o anoressico, bastano 48 ore per indurre uno stato di lipidosi epatica e morte.

La lipidosi epatica

Nota anche come sindrome del fegato grasso, è caratterizzata da un accumulo di grassi all’interno del fegato. Nel coniglio nella maggior parte dei casi, è associata all’anoressia.

Quando il coniglio non si alimenta infatti, si verifica un abbassamento del tasso glicemico. L’ipoglicemia, porta inevitabilmente l’organismo ad intaccare le sue riserve mobilizzando gli acidi grassi del tessuto adiposo che vengono trasportati al fegato per essere metabolizzati.

Ne consegue che al fegato, arriva un surplus di grassi, che paralizzano i sistemi enzimatici e si accumulano nelle cellule epatiche causando l’arresto della circolazione biliare e dunque insufficienza epatica. Muore nell’arco di 48-72 ore, soprattutto se il coniglio è obeso.

Malattie parassitarie

Diversi sono i parassiti che hanno come organo bersaglio il fegato. Tra i parassiti più frequenti si annoverano i coccidi ma sono di frequente riscontro anche gli elminti (tenie).

La coccidiosi del coniglio

E’ causata dalla presenza nei dotti biliari di un protozoo Eimeria stiedae. Colpisce soprattutto i soggetti giovani, ma l’azione patogena del parassita è dipendente dall’entità dell’infestione.

Così si possono avere forme lievi che non mettono a rischio la sopravvivenza del coniglietto e forme gravi che danneggiano i dotti biliari e il parenchima epatico.

Il coniglio smette di mangiare, presenta diarrea alternata a stipsi e nella fase terminale manifesta debilitazione ed ittero ma spesso muoiono senza sintomi significativi. La diagnosi di coccidiosi viene fatta solo attraverso l’esame coprologico con la ricerca delle uova di oocisti (ossia le forme infestanti).

La cisticercosi epato-peritoneale

La cisticercosi del coniglio è una infestione sostenuta da Cysticercus pisiformis o Taenia serrata. Il coniglio presenta enterite, lieve diarrea e poi inappetenza che può causarne la sua morte.

Malattie infettive batteriche

I batteri più comunemente implicati nell’insorgenza di epatiti sono la tularemia, la tubercolosi, la pasteurellosi, la salmonellosi, che compromettono la funzionalità epatica. Il coniglio smette di mangiare, si presenta abbattuto e debilitato a cui segue inevitabilmente la morte.

Malattie infettive virali

Tra le malattie virali che colpiscono il fegato del coniglio occupa un posto di rilievo la malattia emorragica virale o epatite necrotica; causata dall’azione di un virus trasmesso dalla zanzara e contro la quale, la profilassi vaccinale offre una valida protezione.

Le malattie epatiche, sono abbastanza insidiose e spesso ci si accorge della loro patogenicità quando è troppo tardi.

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