Ambiente, igiene e benessere del Coniglio

benessere e igiene del coniglio
Benessere e igiene del coniglio

Il benessere e l’igiene sono la sopravvivenza del coniglio, dipendono esclusivamente da quello che riusciremo a realizzare, nel rispetto delle sue tendenze etologiche.

A cura della Dott.ssa EMANUELA TETTA Medico Veterinario – Adelfia (BA) Emanuela.tetta@virgilio.it

Il coniglio igiene e benessere

Purtroppo, la tendenza attuale è quella di considerare il coniglio sì un animale da compagnia, ma dal punto di vista gestionale è completamente differente dagli altri animali domestici. Per questa diversità si perdono di vista tutti quei parametri che, in maniera diretta o indiretta, influiscono sul suo benessere psico-fisico.

Per mantenere in buona salute il coniglio è dunque di fondamentale importanza mettere in pratica rigorose norme di igiene e di medicina preventiva che riguardano:

  • l’igiene dell’ambiente incui vive il coniglio;
  • l’igiene della gabbia e dei suoi accessori;
  • l’igiene dell’alimentazione e degli alimenti;
  • l’igiene personale;
  • l’igiene e profilassi vaccinale.

La realizzazione di questi parametri, influisce in maniera decisiva sulla convivenza uomo-animale, sia perché si convive con un animale in buona salute, sia perché una corretta igiene preserva dal contrarre possibili malattie trasmissibili (zoonosi).

Per il benessere e igiene del coniglio nell'immagine in un prato nel suo ambiente naturale

Igiene ambientale per il benessere del coniglio

L’igiene dell’ambiente è un fattore fondamentale per il benessere del coniglio che non sempre viene rispettato e seriamente realizzato. Non è sufficiente, infatti, proteggere il coniglio tenendolo in casa, ma è importante che gli spazi assegnati per la sua dimora siano idonei, che la temperatura dell’ambiente sia ottimale, che l’umidità sia compatibile, che il coniglio riceva una sufficiente quantità di luce e di sole e che sia sufficientemente ventilato.

L’osservanza scrupolosa di queste condizioni, nella loro specificità, permette di realizzare a livelli ottimali il microclima e il microambiente che definiscono i parametri ideali per l’habitat del coniglio.

La temperatura

Il coniglio è un animale omeotermo (dal grec. omòs = pari, eguale), ossia la temperatura corporea si mantiene costante, indipendentemente dalla temperatura ambientale. I valori ottimali della temperatura ambiente per il coniglio adulto, sia che viva in casa o all’aperto, sono compresi tra i 15°- 22°C, mentre per i coniglietti all’interno del nido, nei primi giorni di vita, sono compresi tra 30°- 35°C.

La temperatura corporea del coniglio è di 38,5°- 39,5°C e viene rilevata a livello rettale. Essa viene regolata da un complesso meccanismo neuro-ormonale (termoregolazione), che permette il corretto funzionamento di tutte le reazioni biochimiche, che avvengono all’interno dell’organismo.

Coniglio al veterinario per il suo benessere e igiene

Tali reazioni, sono coordinate da un “centro della termoregolazione” posto nell’ipotalamo anteriore al quale, arrivano le “informazioni” raccolte dai recettori termici cutanei, specifici per il freddo e per il caldo, che fanno sì che la temperatura corporea rimanga costante.

Valori della temperatura nel coniglio

Cosa succede quando il coniglio è sottoposto ad uno stress termico? Il coniglio tollera abbastanza bene valori di temperatura costanti, anche se non sono ottimali, con livelli di umidità adeguati, ma non tollera affatto i repentini sbalzi di temperatura, che rappresentano i fattori stressogeni più temibili.

Tutte le reazioni di natura bio-fisica che avvengono quando il coniglio si trova in un ambiente particolarmente ostile, vengono coordinate dal sistema nervoso centrale (SCN).

Difesa dal caldo

Quando il coniglio viene sottoposto all’azione di temperature elevate (27°-28°C), si possono apprezzare dei cambiamenti sia di tipo comportamentale che fisiopatologici. Se la temperatura dell’ambiente aumenta, il coniglio, attraverso il suo sistema neuro-endocrino, mette in atto tutti i meccanismi fisiologici al fine di disperdere il calore in eccesso.

Il coniglio appare nervoso, irrequieto, il respiro, tipicamente addominale, diventa più accentuato (polipnea termica), aumenta la perdita di acqua attraverso la respirazione, aumenta il fabbisogno di acqua per reintegrare quella perduta. L’emissione dell’urina è scarsa, le feci sono più piccole e molto secche. In queste condizioni il coniglio non si alimenta, riduce notevolmente i suoi movimenti e si mostra particolarmente prostrato.

Coniglio in braccio della proprietaria per le coccole

Come si difende il coniglio dal caldo eccessivo?

La dispersione del calore può avvenire anche, e soprattutto, attraverso la particolare conformazione anatomica delle orecchie, in particolar modo dei padiglioni auricolari che, attraverso una ricca irrorazione, smistano rapidamente elevate quantità di sangue e quindi di calore. Questa caratteristica è una forma di adattamento evolutivo per cui i conigli che vivono in zone aride presentano padiglioni molto grandi. Al contrario, i conigli che vivono nelle regioni fredde hanno le orecchie più piccole.

Il coniglio nano, a meno che non si tratti della di razza ariete, ha orecchie molto piccole, per cui non ha la possibilità di usufruire di questo mezzo per difendersi dal caldo eccessivo. Bisogna perciò fare attenzione quando viene lasciato fuori in giardino o sul balcone, senza una zona di ombra dove si possa rintanare. Potrebbe infatti essere destinato a soccombere.

ATTENZIONE!

Non posizionare ventilatori o condizionatori d’aria nella direzione della gabbia o in direzione dell’area a lui dedicata! L’aria fresca deve essere diffusa, ma soprattutto costante nell’ambiente. Non posizionare inoltre strofinacci ghiacciati o bagnati sulle pareti della gabbia per “rinfrescare” il coniglio. Non si può stabilire arbitrariamente se il coniglio vuole essere “rinfrescato”, lasciandosi magari ingannare dal fatto che si sdraia come se avesse caldo.

In effetti sdraiarsi é uno dei tanti modi del coniglio di cedere il calore in eccesso: in questo modo innesca tutti i meccanismi fisiologici per la dispersione del calore, specie quando i valori della temperatura ambientale superano i suoi valori di tollerabilità.

Se il coniglio ha caldo il suo organismo è in grado di fronteggiare questa emergenza. Per lo stesso motivo, non é necessario bagnare il mantello o le orecchie, provocando altro stress. Preoccupiamoci, invece, che la temperatura ambientale sia ottimale!

© Riproduzione riservata