L’orecchio del cane è un organo molto complesso e delicato, che al pari degli altri possono ammalarsi facilmente.
Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario
La struttura dell’orecchio di un cane
In generale, la struttura dell’orecchio del cane, si distingue in una porzione esterna, una media e una interna. Essa permette anche di capire come vengono trasmessi i suoni. Le onde sonore sono raccolte dal padiglione auricolare e, attraverso il condotto uditivo, sono convogliate al timpano, che, vibrando, muove gli ossicini presenti nell’orecchio medio, mediante i quali le vibrazioni sono trasmesse fin nell’orecchio interno. Qui le onde sonore sono convertite in impulsi elettrici ed inviate al cervello.
L’otite nei cani
Sicuramente tutti i proprietari di cani hanno avuto a che fare con una malattia delle orecchie (otite) del proprio beniamino. In base alla porzione di organo interessata, le otiti si dividono in otite esterna, media ed interna.
Cosa c’è da sapere sull’otite dei cani
L’otite esterna può interessare il padiglione auricolare e il condotto uditivo esterno. Questa condizione – molto comune nel cane e meno nel gatto – spesso rappresenta un problema abbastanza importante per il proprietario e può risultare anche difficile da trattare. La malattia interessa cani di tutte le razze, età e sesso, ma Barboncini, Cocker Spaniel, Fox Terrier, Kerry Blue Terrier, Labrador e le razze con una folta presenza di peli nel canale auricolare, sono considerate a maggior rischio, come pure il gatto Persiano e l’Himalayano.
Entrambe le orecchie sono costituite da tre porzioni: l’orecchio esterno, che è la parte maggiormente in contatto con l’ambiente formata dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo esterno; l’orecchio medio, che si trova al di là della membrana del timpano e comprende anche gli ossicini dell’udito (ossia martello, incudine, osso lenticolare e staffa); infine l’orecchio interno, la porzione più profonda che ospita strutture dove giungono complesse terminazioni nervose.
Quali sono le cause dell’otite all’orecchio del cane?
Ci sono diversi fattori che favoriscono l’otite. Come la conformazione del canale uditivo, per esempio. Condotti piccoli e stretti come nello Shar Pei comportano accumulo di secreto nel canale auricolare. Le razze con il padiglione pendulo sono considerate a rischio di otite a causa della minor circolazione di aria all’interno del canale. Tuttavia sono colpite anche razze come il Pastore tedesco, che hanno orecchie dritte.
La troppa umidità nel canale auricolare può condurre alla distruzione dello strato “corneo” all’interno del canale stesso, con conseguente indebolimento della sua funzione di barriera. Ciò predispone l’orecchio alla colonizzazione da parte dei microrganismi patogeni, con conseguente infezione. Le cause più comuni dell’eccessiva umidità del canale auricolare sono il nuoto ed i bagni frequenti, come del resto l’elevata temperatura ed umidità ambientali.
Attenzione ad alcune cure inappropriate
Anche le cure inappropriate e gli errori terapeutici possono far danno. Per esempio l’uso dei cotton-fiock durante la pulizia può portare a erosioni dello strato superficiale del canale auricolare, predisponendo a infezioni. È sconsigliabile l’utilizzo di soluzioni antisettiche irritanti, come per esempio i detergenti contenenti alcool o l’acqua ossigenata. Esistono poi altri fattori che causano il perpetuarsi dell’otite: infezioni batteriche e alterazioni anatomiche delle strutture del canale auricolare possono aggravare la patologia oppure ostacolare la guarigione.
Molto utile per riconoscere l’otite media sono gli esami neurologici. Come per l’otite esterna è importante escludere la presenza di parassiti, corpi estranei, tumori e allergie.
Le cause primarie di otite nei cani
Tecnicamente, le “cause primarie” di otite sono tutte quelle situazioni o disfunzioni che anche da sole possono scatenare la malattia. Le malattie allergiche, per esempio, nel cane sono le cause più comuni di otite esterna bilaterale. Quest’ultima è spesso l’unico sintomo della dermatite atopica e si manifesta con un violento scuotimento della testa e un intenso prurito alle orecchie. Anche nell’allergia alimentare possiamo ritrovare una fastidiosissima otite.
Perforanti
Anche i parassiti possono portare l’otite (per esempio i microrganismi che causano la rogna), oppure la presenza di corpi estranei. Materiale vegetale come i cosiddetti “forasacchi”, sabbia, sporcizia, tappi di pelo e di cerume possono causare un’otite molto dolorosa. Si può arrivare anche ad una perforazione del timpano con conseguente aggravamento della patologia.
La cura per combattere l’otite esterna dipende dalla causa scatenante, che andrebbe sempre rimossa con un apposito trattamento. In commercio esistono numerosi prodotti per la cura “sintomatica” delle otiti che contengono di solito antibiotici ma a volte anche altri principi.
Quali sono i sintomi dell’otite nei cani?
Il sintomo principale è il prurito, talvolta decisamente intenso. Il proprietario si accorge che il suo amico a quattro zampe tiene la testa inclinata da un lato oppure la scuote, spesso in maniera furiosa, a causa dell’intenso fastidio o di vero e proprio dolore. Non appena ci si accorge della presenza di qualcuno di questi sintomi, anche in forma meno grave, è bene consultare un veterinario. Questo perché l’animale scuotendosi o grattandosi a causa del prurito può provocarsi delle lesioni o degli ematomi, peggiorando notevolmente la situazione.
Ecco come capire se il tuo cane ha l’otite
La diagnosi prevede l’osservazione dell’orecchio, prima ad occhio nudo e poi con l’otoscopio (lo strumento che permette di valutare il canale auricolare fino al timpano). In seguito, in base ciò che sospetta essere la causa dell’otite, il veterinario potrà fare altri esami come l’osservazione al microscopio della secrezione dell’orecchio.
Caduta del labbro
L’otite media è, come dice la parola stessa, l’infiammazione dell’orecchio medio. La maggior parte delle cause sono comuni a quelle dell’otite esterna: batteri, lieviti, malattie allergiche, corpi estranei, ma anche traumi e tumori. I sintomi sono scuotimento della testa, sfregamento con la zampa dell’orecchio malato (spesso il cane tende a portarlo rivolto verso il basso), alterazioni dell’udito. A volte possono anche essere presenti segni neurologici, come: caduta del labbro o della palpebra, perdita di saliva o altro.
Dritti al timpano
Per scovare il problema il veterinario dovrà fare per prima cosa una buona chiacchierata col proprietario sull’insorgenza del disagio, il decorso e trattamenti effettuati; successivamente esaminerà il canale auricolare fino alla membrana timpanica. Di quest’ultima osserverà integrità e colorazione (in condizioni normali deve essere grigio perla e traslucida). La terapia varia in base alla causa scatenante e consiste nel rimuovere eventuali detriti o corpi estranei, se presenti, e somministrare di antibiotici a volte anche a lungo termine.
Labirintica
L’otite interna o labirintite rappresenta l’infiammazione dell’orecchio interno. Le cause possono essere infettive (batteri, lieviti e virus) oppure di altra natura. Nella seconda ipotesi potremo avere otite congenita, traumatica, da farmaci, da neoplasie oppure legata all’ipotiroidismo.
Labirintite: cosa è?
Alcuni sintomi sono in comune con l’otite media, come lo scuotimento della testa e lo sfregamento con le zampe dell’orecchio colpito. In caso di labirintite è presente anche perdita d’equilibrio, testa inclinata verso il lato della lesione, caduta, rotolamento, andatura in circolo e perfino nausea e vomito. Le procedure diagnostiche sono simili a quelle che si attuano se si sospetta un’otite media, ma in questo caso avremo particolare riguardo nei confronti dell’esame neurologico.
Le malattie mediate dal sistema immunitario possono portare l’otite. Esse hanno nomi molto complessi, ma le più comuni sono il “pemfigo foliaceo” e “lupus discoide”, che provocano lesioni al padiglione auricolare capaci di estendersi anche all’interno del canale uditivo.
La cura, come del resto per i due tipi precedenti di otite, dipende dalla causa scatenante. Per le forme congenite purtroppo non c’è alcun trattamento specifico in grado di alterare il decorso della malattia. In caso di traumi, invece, è indicata la somministrazione di cortisonici.
Ecco come combattere l’otite nel cane
Il modo migliore per combattere l’otite è un’igiene scrupolosa dell’orecchio, che si realizza attraverso una pulizia accurata e regolare, soprattutto nei mesi caldi e negli animali predisposti. A tal proposito ci vengono in aiuto una miriade di prodotti specifici, diffusissimi e facilmente reperibili in commercio, assolutamente non aggressivi. Alcuni sono detergenti, emollienti, ceruminolitici, altri veri e propri igienizzanti. Questi ultimi sono quasi sempre base di clorexidina, una sostanza ad azione antibatterica ed antimicotica.
Al contrario, i farmaci a base di antibiotici, antinfiammatori, antimicotici sono altamente sconsigliati. Questi prodotti curativi – sia ad azione locale sia da somministrarsi per bocca (hanno in quest’ultimo caso azione sull’intero organismo) – dovrebbero essere impiegati solo quando ce n’è veramente bisogno.
Come pulire l’orecchio del cane?
La pulizia deve essere effettuata applicando il detergente auricolare nelle orecchie. Di solito i flaconi sono dotati di erogatore allungato fatto apposta per entrare nel condotto uditivo senza correre il rischio di arrivare troppo in profondità. Bisogna poi massaggiare la base di entrambe le orecchie e infine lasciar scuotere l’animale, per poi pulire con una garza solo il padiglione auricolare.
Tumori e polipi provocano l’ostruzione del canale uditivo e impediscono il normale deflusso delle secrezioni.
Forasacchi, per l’orecchio del cane no grazie
In estate, infine, c’è un pericolo che incombe sui nostri animali: i tanto famigerati “forasacchi”, che possono anche entrare all’interno del condotto uditivo. Meglio non portare i cani nei luoghi dove sono presenti questi pericolosi vegetali (campi incolti ma a volte anche prati e giardini). Infine è consigliabile una visita periodica dal proprio veterinario, soprattutto nel periodo della primavera e dell’estate, anche in assenza di sintomi, per verificare l’igiene e la salute delle orecchie.