La salute orale dei cani di piccola taglia

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cane piccola taglia tra le mani del suo proprietario

In questo articolo domandiamo al Dottor Mirko Radice, Medico Veterinario (Dentalvet-Animalia, MB) noto esperto in Odontoiatria Veterinaria; quali sono i problemi più comuni che minacciano la salute orale dei cani di piccola taglia e cosa possiamo fare per tutelarli.

A cura della Redazione

Dottor Radice, è vero che i cani di piccola taglia sono particolarmente predisposti ai problemi di bocca e denti?

Confermo. Assieme all’avanzare dell’età, la taglia piccola o “toy” è uno dei più noti fattori di rischio per i problemi di denti e gengive nel cane. Yorky, Shih Tzu, Chihuahua, Maltesi, Jack Russel e Schnauzer nani, tanto per citare i mini-amici tascabili più diffusi. Rappresentano infatti la stragrande percentuale di quel 91% di cani oltre i 3 anni di età che soffre di problemi al cavo orale. Alludo soprattutto alla “malattia parodontale” (gengivite e parodontite), ma anche a malocclusioni, fratture, fistole oro-nasali e denti decidui persistenti.

Ma perché i cani di piccola o piccolissima taglia hanno un cavo orale così esposto al rischio di ammalarsi?

Si tratta di un convergere di cause, legate in particolare alla conformazione della testa e dei denti. In crani così minuti come quelli tipici delle razze piccole o “toy”, i denti non solo hanno meno supporto osseo, ma non hanno nemmeno abbastanza spazio per posizionarsi correttamente.

Il risultato è un sovraffollamento degli elementi dentari, che favorisce il maggior accumulo di placca e tartaro negli spazi tra un dente e l’altro. Il rischio di malattia parodontale si alza dunque vertiginosamente, così come se ne aggravano le conseguenze. Una parodontite non trattata può, ad esempio, portare alla frattura dell’osso mandibolare anche durante semplici attività di gioco o masticazione. Rappresenta anche un focolaio di infezione in piena attività, pronto a diffondere la propria carica batterica anche a organi distanti e vitali come reni, cuore, cervello e polmoni.

Quali sono i campanelli d’allarme cui dobbiamo prestare attenzione?

Se siamo proprietari di un cane di taglia piccola o “toy”, l’attenzione al suo cavo orale deve essere sempre altissima: fin da cucciolo. Nulla deve essere dato per scontato, a partire dal suo alito. Non possiamo ad esempio “liquidare” un alito cattivo (alitosi) solo pensando che il cucciolo abbia fatto man bassa di cibi inappropriati; o abbia raccattato spazzatura durante le sue quotidiane scorribande.

Oppure, non dobbiamo pensare che il nostro mini-vecchietto a 4 zampe abbia un alito mozza-fiato solo perché l’invecchiamento ha alterato la sua produzione salivare e i suoi denti sono fisiologicamente meno splendenti di una volta.

Cane con il gioco di corda tra i denti per rafforzarli
La corda per rafforzare la salute orale dei cani di piccola taglia

L’alitosi va interpretata come un vero e proprio campanello d’allarme di una scarsa igiene orale: segno inequivocabile che i batteri della placca stanno “lavorando” indisturbati e che, dopo aver colonizzato la superficie del dente, finiscono per insinuarsi al di sotto della gengiva, innescando la temibile spirale di non-ritorno della malattia parodontale.

Una volta avviata, la reazione infiammatoria, che nelle prime fasi è contraddistinta da una gengivite, procede compromettendo tutte le strutture di sostegno dei denti (parodontite), generando forte dolore, difficoltà a prendere il cibo e a masticarlo, fino alla mobilità e perdita dei denti stessi.

Possiamo garantire la salute di bocca e denti ai nostri amici tascabili?

Certamente sì. Il primo passo è quello di sottoporre i nostri piccoli amici, già a 4-6 mesi di età, a una visita veterinaria di controllo. Sarà l’occasione per valutare lo stato complessivo della bocca, iniziare anche a parlare di quelle “buone pratiche” di salute orale portate avanti dai proprietari stessi; tutti i giorni, tra le mura di casa. La miglior forma di prevenzione è il controllo quotidiano della placca, che inizia a ridepositarsi immediatamente dopo la pulizia dei denti (detartrasi) effettuata dal veterinario.

L’uso dello spazzolino, in associazione a dentifrici appositamente formulati per l’animale, rallenta l’accumulo della placca e ne impedisce la calcificazione in tartaro. L’ideale sarebbe la spazzolatura quotidiana dei denti, in una bocca sana e sempre controllata questa necessità si può ridurre a 2-3 volte alla settimana.

Per favorire la collaborazione del proprietario, si possono anche adottare tutti quei metodi che affiancano la spazzolatura nel controllo di placca e tartaro. Come, ad esempio, l’utilizzo di alimenti secchi o giochi da masticare (chews) con azione “spazzolante” sui denti; e la somministrazione di supporti nutrizionali a base di sostanze (es. l’alga bruna Ascophyllum nodosum) in grado di contrastare la deposizione della placca e la formazione del tartaro, portando a un netto miglioramento dell’alito del nostro piccolo amico di casa.

Insomma, tante possibilità e facili accorgimenti che un proprietario di cane, specie di piccola taglia, deve trasformare in quotidiane “abitudini” dedicate ad un grande obiettivo; la salute e il benessere del cavo orale del proprio animale da compagnia.

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