La displasia dell’anca è una patologia ortopedica comune nei cani, soprattutto in alcune razze, caratterizzata da un’alterazione nello sviluppo dell’articolazione coxofemorale (anca). Questa condizione può causare dolore, zoppia e, nel tempo, portare a una grave forma di artrosi.
A cura della Dott.ssa Elisabetta Piscitelli Medico Veterinario Ca’ Zampa
I sintomi della displasia dell’anca nei cani
La displasia dell’anca nei cani è una patologia definita come multifattoriale, in quanto dipende da fattori genetici ed ereditari, ma anche da fattori come la razza, l’alimentazione, l’esercizio fisico e il luogo in cui vive il cucciolo. I primi segnali di displasia dell’anca possono comparire già nei cuccioli di pochi mesi, ma in alcuni casi i sintomi si manifestano più tardi, con la progressiva degenerazione dell’articolazione.
I sintomi della displasia dell’anca includono:
- Zoppia: notata soprattutto dopo l’esercizio fisico.
 - Difficoltà a muoversi: salire le scale, correre o saltare possono risultare problematici.
 - Rigidità: specialmente al risveglio o dopo il riposo.
 - Movimento anomalo del bacino: spesso descritto come “dondolante” durante la camminata.
 - Ridotta attività: il cane può evitare giochi o esercizi che prima gradiva.
 
Per una diagnosi certa, è necessario consultare un Medico Veterinario. Esami, come lo studio radiografico per la valutazione delle anche, sono fondamentali per valutare la gravità della displasia e pianificare un trattamento adeguato.
Razze di cani più soggette alla displasia dell’anca
La displasia dell’anca è più comune nelle razze di taglia grande e gigante, ma anche alcune razze di taglia media possono essere predisposte.
Le razze più comunemente colpite sono:
- 1- Pastori tedeschi;
 - 2- Labrador retriever;
 - 3- Golden retriever;
 - 4- Rottweiler;
 - 5- Alano;
 - 6- Saint Bernard;
 - 7- Bulldog inglesi.
 
Tuttavia, la questa patalogia non è limitata solo a queste razze. Anche alcune razze di taglia media, come il Cocker Spaniel, possono essere predisposte.

Differenze tra taglia piccola e taglia grande
Anche se la displasia dell’anca è prevalentemente associata a cani di taglia grande e gigante, può manifestarsi anche nei cani di taglia piccola. Nei cani di taglia piccola è meno comune rispetto a quella nei cani più grandi, ma non è da escludere.
Nei cani di taglia grande, le articolazioni più pesanti e lo sviluppo accelerato durante la crescita sono fattori che aumentano il rischio. Inoltre, nei cani di taglia grande, la displasia dell’anca tende a causare sintomi più gravi e una progressione rapida verso l’artrosi.
Interventi chirurgici per la displasia dell’anca
Il trattamento chirurgico dipende dall’età del cane, dal grado di displasia e dalla gravità dei sintomi. Le opzioni chirurgiche più comuni includono:
1- Duplice osteotomia pelvica (DPO).
Questo intervento viene eseguito su cani giovani con displasia lieve o moderata. Consiste nel tagliare e ruotare il bacino per migliorare l’allineamento dell’articolazione dell’anca. L’operazione aiuta a prevenire la progressione dell’osteoartrite.
2- Protesi dell’anca.
Nei casi più gravi, in cui la displasia ha causato danni irreparabili all’articolazione dell’anca, si può ricorrere all’installazione di una protesi (come una protesi totale dell’anca). Questo è più comune nei cani adulti o anziani con displasia avanzata.     
3- Ostectomia della testa del femore.
Questo tipo di chirurgia di salvataggio é da effettuarsi solo come ultima opzione terapeutica. Consiste nella rimozione della testa del femore per migliorare il movimento dell’articolazione e ridurre il dolore. Purtroppo, soprattutto nei cani di grossa taglia, non da dei risultati clinici ottimali e l’ animale potrebbe continuare a avere una andatura rigida e zoppia.
4- Gestione conservativa (senza chirurgia).
Nei casi più lievi, si possono usare farmaci per il controllo del dolore, cambiamenti nella dieta e nell’esercizio fisico, e fisioterapia. Se il cane è anziano o la displasia è lieve, questa può essere una buona opzione.
In generale, la diagnosi precoce e il trattamento tempestivo della displasia dell’anca possono migliorare significativamente la qualità della vita del cane. La prevenzione si concentra principalmente sulla gestione genetica, sul controllo del peso, sull’alimentazione corretta e su un’adeguata attività fisica.
Sebbene questa patologia sia una condizione congenita, è possibile ridurne il rischio o rallentare la sua progressione attraverso una serie di accorgimenti. Vediamo più nel dettaglio le principali strategie preventive.
Prevenzione e diagnosi precoce
La displasia dell’anca viene quando l’articolazione dell’anca non si sviluppa correttamente. In un’anca sana, la testa del femore si inserisce perfettamente nell’acetabolo, una cavità dell’osso pelvico. Nei cani affetti da displasia, questa conformazione è alterata, causando un movimento anomalo dell’articolazione. Nel tempo, questo sfregamento e movimento errato possono danneggiare la cartilagine articolare, provocando infiammazione, dolore e, infine, artrosi.

Per evitare la displasia all’anca è consigliabile seguire i consigli del Veterinario circa il tipo e la quantità di cibo da somministrare al cucciolo, l’eventuale aggiunta di integratori che aiutano l’accrescimento e lo sviluppo osteo-muscolare ed effettuare le visite ortopediche preventive.
Queste con delle apposite radiografie danno la possibilità di poter diagnosticare precocemente la predisposizione o la presenza di displasia dell’anca e poter attuare delle misure, terapeutiche o chirurgiche, per evitare che tali alterazioni possano progredire.
Strategie preventive
1- Selezione genetica e accoppiamenti responsabili.
Poiché la displasia dell’anca è una condizione ereditaria, la prevenzione parte dalla scelta dei riproduttori.
I cani con una predisposizione genetica alla displasia dovrebbero essere esclusi dalla riproduzione. Gli allevatori responsabili eseguono esami radiografici e screening per identificare cani con displasia dell’anca ed evitano di utilizzarli per la riproduzione. La certificazione ufficiale delle anche, come il PennHIP o il sistema FCI (Federazione Cinologica Internazionale), aiuta a garantire che i genitori non trasmettano la malattia.
2- Controllo del peso.
L’eccesso di peso è uno dei principali fattori che può accelerare l’insorgenza e la progressione della displasia dell’anca, poiché aumenta il carico sulle articolazioni. I cani di taglia grande o gigante sono particolarmente vulnerabili. 
È fondamentale mantenere un peso corporeo ideale per ridurre la sollecitazione sull’articolazione dell’anca. Il monitoraggio costante del peso, quindi, insieme ad un piano nutrizionale adeguato, è essenziale.
3- Attività fisica e movimento controllato.
Il giusto equilibrio tra esercizio fisico e riposo è cruciale per i cani giovani, specialmente quelli di taglia grande. Un eccesso di attività o un’attività troppo intensa durante la fase di crescita può aumentare il rischio di displasia. D’altra parte, la mancanza di movimento può portare a muscoli poco sviluppati, aumentando il rischio di instabilità articolare. Camminate regolari, giochi a bassa intensità e attività controllata sono ideali.
Alimentazione per prevenire
Un’alimentazione equilibrata e mirata può contribuire notevolmente a ridurre il rischio di displasia dell’anca, soprattutto durante la crescita del cane. La dieta deve supportare lo sviluppo sano delle ossa e delle articolazioni, prevenendo anche l’obesità.
Ecco alcune linee guida alimentari.
1- Alimentazione equilibrata e controllata nelle fasi di crescita
Durante la fase di crescita, soprattutto nei cani di taglia grande e gigante, è fondamentale fornire una dieta adatta che supporti uno sviluppo osseo sano. Cibi troppo ricchi di calorie o di calcio possono favorire un’accresciuta velocità di crescita, mettendo sotto stress le articolazioni e aumentando il rischio di displasia. È, quindi, importante scegliere alimenti formulati per cuccioli di taglia grande, che bilanciano le necessità nutrizionali senza accelerare la crescita.
2- Omega-3 e acidi grassi
Gli acidi grassi omega-3, come l’EPA e il DHA, sono noti per le loro proprietà anti-infiammatorie e benefiche per le articolazioni. Possono contribuire a ridurre l’infiammazione e a migliorare la salute articolare. Alimenti che contengono pesce (come il salmone) o integratori a base di olio di pesce possono essere utili per supportare la salute delle articolazioni. 
3- Glucosamina e condroitina
La glucosamina e la condroitina sono sostanze naturali che possono supportare la salute della cartilagine articolare e migliorare la mobilità. Questi integratori sono spesso inclusi nelle formulazioni dietetiche specifiche per cani con problemi articolari o a rischio. L’integrazione di glucosamina e condroitina può aiutare a rinforzare la cartilagine e rallentare la degenerazione articolare.
4- Controllo del calcio e fosforo.
Un equilibrio adeguato tra calcio e fosforo è essenziale, soprattutto nei cuccioli di taglia grande. Troppo calcio durante la crescita può causare malformazioni ossee, mentre troppo poco può compromettere la solidità delle ossa. È fondamentale seguire le raccomandazioni specifiche per ciascuna razza e taglia per garantire un corretto sviluppo osseo.   
5- Dieta a basso contenuto calorico per il controllo del peso.
Per prevenire l’obesità, che è un fattore di rischio importante per la displasia, è essenziale somministrare una dieta che permetta di mantenere il peso corporeo ideale. L’obesità può sovraccaricare le articolazioni e accelerare il processo degenerativo. Una dieta bilanciata, ricca di proteine di alta qualità e a basso contenuto di grassi, è importante per mantenere il cane in forma e sano.















