Nel linguaggio del cane la postura assume un valore molto impor tante e ricopre il 20% della sua comunicazione non verbale.
di Pierluigi Raffo
Ma di cosa parlo se parlo di postura?
Parlo della modalità di esporre il proprio corpo all’interlocutore e quindi di bilanciare il proprio baricentro e le parti del corpo. Se noi immaginassimo il cane come costruito in un rettangolo o in un quadrato, a seconda della sua conformazione anatomica potremo dire che è bilanciato, ossia neutro come postura, quando i suoi arti sono paralleli a quelli del parallelepipedo che lo incornicia, quando gli angoli della spalla e del garretto rientrano all’interno di tale figura geometrica e quin di quando il suo baricentroè neutro (né in avanti né indietro). Diventa importante capire che posture dobbiamo osservare nel cane per capirne lo stato emozionale e per poterne leggere le intenzioni e il significato.
La postura definisce già parte dell’intenzionalità e della scelta comunicativa del cane
un cane spinto in avanti si presenta as sertivo, che non vuol dire aggressivo, un cane spinto indietro si presenta remissivo, ma ciò non vuol dire che abbia paura.La postura indica una scelta comunicativa e, come in tutto il mondo animale, anche nel mondo del cane lui può scegliere diffe renti strategie comunicative, dall’assertività alla pacificazione ecc.
Anche se la coda, come parte articolata, fa parte della gestuali tà delle parti articolate, è importante inserirla anche nella parte della postura del cane. Infatti, l’attaccatura e/o la scelta del modo di tenere la coda sono legate spesso alla scelta della postura in trapresa e/o alla razza, alla morfologia o
semplicemente alla co stituzione del soggetto. Non prendiamo in considerazione in ciò eventuali modificazioni morfologiche dovute a barbarie come il taglio della coda o a incidenti che ne possano aver
cambiato la conformazione anatomica o la funzionalità, ma dobbiamo
ricor darci di osservare e valutarne eventualmente la presenza.
Se parlo di postura, parlerò di cane su quattro zampe, ma anche di cane sedutoe cane coricato. In queste tre posizioni, princi pali potremo
incontrare:
- Postura in piedi. Su quattro zampe.Tale postura può essere neutrale, ossia cane rilassato e quindi inserito nel quadrato; può essere sbilanciata con baricentro in avanti, a indicare comportamento assertivo; può essere sbilanciata indietro, se gno di comportamento remissivo. Queste nomenclature clas siche devono essere prese come linee guida, poiché la postura rientra negli altri criteri di comunicazione e del linguaggio e, a mio avviso, da sola non ha altro che un valore indicativo, che andrà sommato agli altri indicatori della comunicazione. Sarà l’insieme di tali indicatori a mostrare la reale intenzione della comunicazione del cane.
- Postura seduta. Se un cane è se duto non è detto che sia rilassato. Un cane seduto è semplicemente seduto. Posso però sicuramente rilevare se è relativamente rilas sato dalla reale postura assunta; un cane relativamente rilassato si presenta scosciato (spostato su di un lato). Se un cane non si presen ta scosciato, potrebbe essere in attenzione o essere preoccupato. Insomma, è un comportamento che va valutato all’interno dell’in tera comunicazione e dell’uso che il cane fa degli strumenti comuni cativi.
- Postura coricata. Cosa vuole dire quando un cane assume tale postura? Dipende sempre da come valuto il comportamento coricato (o a terra): il cane potrebbe essere posizionato a sfin ge, coricato su di un fianco o sulla schiena. Certo è che lo stare a terra è parte di molte fasi della comunicazione. Basti pensare al cane che fa un inchino, mezzo comportamento: potrebbe scegliere di andare poi a terra o di ingaggiare, ma potrebbe anche essere una richiesta di distanza
sociale.
Mi presento sono il cane – http://www.edizionilpuntodincontro.it/libri/mi-presento-sono-il-cane?3tK=10