Come aprire un rifugio per animali

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Come aprire un rifugio per animali

Se siete amanti degli animali e odiate vederli in difficoltà, abbandonati o vittime di violenze, potrebbe venirvi in mente di aprire un rifugio.

A cura di Elena Braghinwww.elenabraghin.com

Aprire un rifugio non è così semplice e richiede attenzione ad alcune normative locali e disposizioni sanitarie. In questo articolo cercheremo di mettere in evidenza i passaggi fondamentali per realizzarne uno.

Informatevi presso canili e altri rifugi

Informarsi su ciò che comporta realizzare un rifugio e accogliere diversi animali in difficoltà è certamente un primo e fondamentale passo da compiere. Non abbiate timore di andare a visitare i canili e i rifugi per animali già presenti nella vostra zona.

Chiedete consiglio, informatevi sulle necessità di base e sulla gestione. Se non lo siete già, offritevi come volontari, aiutandoli capirete sul campo cosa potrà essere utile al vostro futuro rifugio e potrete in seguito instaurare delle collaborazioni. Create dei contatti con i canili municipali, spesso sono sovraffollati e anche loro potrebbero essere interessati a collaborare con voi.

Trovate un luogo adatto per aprire un rifugio

Un rifugio per animali richiede un luogo idoneo alle reali esigenze degli animali, con spazi aperti e box di dimensioni adeguate. Lo spazio da avere a disposizione dovrà essere commisurato alla quantità di animali che potrete ospitare nel vostro rifugio, alle specie ospitate e alle loro esigenze etologiche.

Tutto ciò dovrà accordarsi ad una articolata normativa sia a livello statale che locale, nonché a dei requisiti di sicurezza sanitaria previsti per queste strutture. Innanzi tutto, dovrete trovare un terreno con la corretta destinazione urbanistica: controllate il Testo unico dell’edilizia;
le normative in materia specifiche per il Comune dove volete far sorgere il vostro rifugio;
verificate presso il catasto la compatibilità della destinazione d’uso del terreno che volete utilizzare.
Se avete trovato il luogo adatto, è il momento di costruire la struttura vera e propria del rifugio.
Attenzione, anche in questa fase vi servirà l’approvazione del Comune prima di poter costruire, inoltre, saranno necessarie delle autorizzazioni da parte dei servizi sanitari locali che hanno il compito di valutare l’idoneità degli spazi e dei box messi a disposizione degli animali che saranno ospitati nel rifugio.

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Pensate ai costi per aprire un rifugio

Realizzare un rifugio da zero può comportare diversi costi, che andranno ad aumentare con le spese di gestione della struttura e di cura degli animali.
Gli ospiti del rifugio avranno sempre bisogno di essere nutriti adeguatamente e di essere assistiti con diverse cure veterinarie. Per far fronte a queste spese potreste cercare dei finanziatori o dei partner che vogliano aiutarvi anche economicamente.

Fondate un’associazione

Oltre al luogo e ai costi, dovete pensare all’aspetto amministrativo del vostro rifugio per animali. Create un’associazione, datele un nome e registratela come Persona Giuridica. Per creare un’associazione è necessario essere almeno in tre persone. Dovete scrivere uno Statuto e istituire una sede legale. Poi dovrete registrare l’associazione presso l’Ufficio del Registro, otterrete così il Codice Fiscale legato all’associazione con il quale potrete aprire un conto corrente bancario per la gestione delle spese e pagare le tasse dovute per l’attività svolta.


Fatevi aiutare da un commercialista se non siete pratici di questi meccanismi burocratici, meglio investire un po’ di più all’inizio, ma essere sicuri di fare le cose senza errori che potrebbero danneggiarvi in seguito. Scegliete la forma associativa che più si addice al vostro rifugio, tenete presente che se sarà una onlus potrete usufruire di alcune agevolazioni fiscali.

aPRIRE UN RIFUGIO PER ANIMALI ABBANDONATI

Differenze tra rifugio e canile

Canili e rifugi per animali NON sono la stessa cosa. I canili sono strutture istituzionali, possono essere gestiti da enti pubblici come i Comuni o da privati. Hanno lo scopo di ospitare i cani randagi o trovati in stato di abbandono.
Sono sovvenzionati dal Comune o dalla Provincia/Regione per occuparsi degli animali recuperati. La legge 281/91 stabilì alcune regole per i canili al fine di tutelare i diritti e il benessere degli animali. Ad esempio, in Italia, l’art.2 della legge 281/91 vieta che gli animali ricoverati presso queste strutture possano essere soppressi o essere destinati alla sperimentazione.

Il rifugio per animali è solitamente gestito da volontari, organizzati in un’associazione spesso senza scopo di lucro che sopravvive grazie alle donazioni e ai finanziatori. Anche qui la protezione della vita degli animali è l’obiettivo principale e gli ospiti non vengono mai soppressi, se non in accordo con i veterinari in caso di gravi malattie o di situazioni di forte sofferenza.

I rifugi accolgono animali smarriti, abbandonati o che per varie ragioni non possono più vivere con i loro proprietari. Le attività dei rifugi sono maggiormente diversificate: oltre al recupero e all’accoglienza degli animali, gestiscono e sollecitano le adozioni, utilizzando anche gli stalli presso le abitazioni dei volontari, per dare agli animali condizioni di vita migliori possibili in attesa di un’adozione definitiva.

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