La grande famiglia dei Pesci Balestra (Balistidae) raggruppa quarantadue specie, alcune delle quali famose e diffuse tra gli acquariofili.
A cura della Dott.ssa Federica Micanti – Medico Veterinario
Sono conosciuti con dei nomi comuni abbastanza curiosi, come Pesce Balestra Picasso oppure Pesce Balestra Pagliaccio
Il loro nome deriva dal latino Balista (balestra), a causa della particolare forma delle loro pinne, simile appunto all’arco della balestra, mentre invece la prima pinna dorsale ricorda la forma di un grilletto.
Rhinecanthus rectangulus
Il R. rectangulus è diffuso nell’Indo-Pacifico, su fondali madreporici e rocciosi, dalle pozze di marea fino ad arrivare a circa 20 metri di profondità. La taglia massima che può raggiungere questo splendido animale è di circa 25 centimetri.
È un pesce tra i più robusti della sua famiglia, quindi è consigliato anche per gli acquariofili meno esperti. Data la sua spiccata territorialità, non è molto indicato per le vasche di comunità, perché può capitare che aggredisca altri pesci anche senza un motivo apparente. La convivenza può essere più fattibile in acquari molto grandi di almeno 500 litri, muniti di nascondigli adeguati e con altri ospiti di taglia non troppo piccola.
Arredi robusti
L’arredamento dell’acquario dovrebbe essere molto stabile e robusto, perché questo pesce si diverte a spostare per gioco oggetti come conchiglie, pietre, etc. Spesso si diletta anche a scavare il fondo alla ricerca di cibo. Come anche la specie affine B. undulatus, mangia un po’ di tutto.
Nonostante ciò è necessario somministrargli regolarmente gamberetti e crostacei interi (non sgusciati), cozze e altri molluschi (anche questi con la conchiglia), seppie, vermi marini, cuore di bue.
Pesce Balestra Picasso
Il R. Aculeatus, noto anche come “Pesce balestra picasso”, è diffuso nelle barriere coralline della costa orientale africana dell’Atlantico (dal Senegal fino al Sud Africa), nel Mar Rosso e nell’Indo-Pacifico.
Ha una forma più allungata rispetto agli altri membri della famiglia Balistidae e la testa è più grande. Questo pesce straordinario ha la capacità di muovere gli occhi in modo indipendente, cosa che gli consente un maggior controllo dell’ambiente circostante e anche di potersi concentrare sia sulle prede sia sui predatori contemporaneamente.
Aculei
La pinna ventrale e la prima pinna dorsale del R. Aculeatus si sono modificate in un aculeo rigido erettile, mentre la seconda dorsale è simmetrica e opposta all’anale, e vengono utilizzate per mantenere l’equilibrio. Il colore di base è il color sabbia per quanto riguarda la testa, bruno scuro per quanto riguarda dorso e fianchi e bianco per l’addome.
La bocca, che sembra essere più grande di quanto realmente sia, è gialla, dalla dentatura potente, con una linea dello stesso colore che si allunga orizzontalmente fino alla pinna pettorale. Sui fianchi presenta quattro fasce bianche che si muovono obliquamente verso il centro del corpo, mentre il peduncolo caudale è decorato da linee orizzontali scure. La livrea, molto bella, ricorda quasi un’opera d’arte, da qui il nome comune “Picasso”.
Cacciatori raffinati
Questa specie ha delle tecniche di caccia del tutto peculiari, come la modalità di emettere un forte getto d’acqua per scovare possibili prede nascoste nel fondale, oppure il fatto di sollevare i ricci di mare con la bocca, rovesciarli e farli cadere ripetutamente, in modo da colpire la parte più vulnerabile della preda.
R. verrucosus
Il R. verrucosus è diffuso nell’Indo-Pacifico, in particolare nell’Arcipelago indonesiano, su reef corallini e rocciosi interrotti da ampie distese sabbiose fino a una ventina di metri di profondità. La taglia massima che può raggiungere è di poco superiore ai 20 centimetri. Anche questo pesce balestra è molto robusto e resistente. Le modalità di allevamento sono simili a quelle già descritte per R. rectangulus.