Sia per l’aspetto estetico che per la sopravvivenza degli animali e delle piante. L’illuminazione rappresenta una componente fondamentale che non deve essere trascurata quando si allestisce un acquario.
A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico – Veterinario
L’illuminazione rende senza ombra di dubbio l’acquario esteticamente più apprezzabile
Ci consente di ammirare la bellezza dell’acquario e di esaltare la livrea più o meno colorata dei nostri pesci. Tuttavia è anche indispensabile per garantire la sopravvivenza sia degli animali che delle piante. Infatti favorisce la fotosintesi clorofilliana degli organismi vegetali. Ai diversi tipi di piante non occorre sempre la stessa quantità di luce per effettuare la fotosintesi clorofilliana, ad alcune addirittura sono sufficienti quantità minime.
Per questo motivo è consigliabile non illuminare eccessivamente l’acquario per non correre il grave rischio di favorire un’eccessiva proliferazione di fastidiose alghe verdi microscopiche. Queste ultime tendono ad incrostare le pareti della vasca, sono alquanto fastidiose e difficili da rimuovere.
Oltre che alla crescita ed al benessere delle piante, un impianto di illuminazione efficiente è, come già detto, essenziale anche per mantenere in buona salute i nostri pesci. Infatti la luce regola diverse funzioni fisiologiche di questi straordinari animali, come per esempio la ricerca del cibo. Esistono pesci attivi essenzialmente di giorno, altri invece con abitudini crepuscolari, ecc.
A seconda delle specie animali e vegetali ospitate in acquario, occorre valutare tre parametri, per ottenere un’illuminazione corretta:
Intensità luminosa
E’ un parametro fondamentale, in quanto ci sono per esempio alcune piante che amano notevoli intensità luminose, oppure pesci timidi che magari non gradiscono un acquario eccessivamente illuminato.
In generale le piante provenienti dai tropici sono abituate ad una maggiore intensità, rispetto a quelle provenienti dalla fascia subtropicale. Infatti se in Europa la media giornaliera è di circa 10.000 lux, ai tropici si aggira sui 17.000, con punte addirittura di 100.000!!
Anche nell’ambito delle diverse piante tropicali esistono notevoli differenze per quanto riguarda l’esigenza di luce. Quelle che vivono in acque limpide e poco profonde o in parte emerse, necessitano di un’illuminazione di almeno 10.000 lux (per esempio Echinodorus, Anubias, Marsilea, ecc.), mentre le piante che vivono in acque profonde oppure in zone ombreggiate, preferiscono un’intensità luminosa di circa 1000 lux (per esempio molte specie di Cryptocoryne). Nei pesci l’intensità luminosa regola l’intero ciclo riproduttivo.
Qualità dello spettro luminoso
Soprattutto in un acquario ricco di piante è necessario inserire lampade appositamente studiate, che emanino un colore blu o rosso, che possono essere sfruttati meglio per la fotosintesi clorofilliana.
Periodicità
Il ciclo riproduttivo delle piante superiori è regolato dalla lunghezza della giornata. Se vogliamo che le piante del nostro acquario crescano rigogliose, dobbiamo rispettare la lunghezza delle ore di luce a cui sono adattate. Per un acquario tropicale la durata dell’illuminazione ideale varia dalle otto alle dieci ore giornaliere.
Alcuni studi hanno infatti confermato che una durata maggiore non migliora la salute delle piante, al contrario favorisce la crescita di alcune alghe. Nel caso invece di un acquario di ambiente subtropicale, sarebbe preferibile rispettare i cicli stagionali, con giornate più lunghe in estate e più corte in inverno.
Tipi di lampade usate in acquariofilia
In acquariofilia i tipi di lampade utilizzati più frequentemente per l’illuminazione e adatti alle più diverse esigenze sono due: i tubi fluorescenti e le lampade a vapori di mercurio. I tubi fluorescenti di solito hanno un ottimo rendimento, consumano poca energia elettrica e producono poco calore. Alcuni addirittura sono fitostimolanti, ossia favoriscono la crescita delle piante.
Sono molto pratici, infatti di solito gli acquari comunemente venduti nei negozi specializzati e non, sono già forniti degli appositi attacchi predisposti per questo tipo di lampade, alloggiati sotto il coperchio della vasca. E’ bene ricordare che con tempo tendono a perdere gran parte del loro potere di illuminazione e quindi andrebbero sostituiti per lo meno ogni anno, anche se sarebbe preferibile ogni sei mesi.
Hanno lo svantaggio di fornire una luce diversa da quella solare ed estremamente omogenea in tutto l’acquario. Quindi anche la crescita della vegetazione assumerà un aspetto poco naturale.
Le lampade a vapori di mercurio hanno uno spettro luminoso più simile a quello solare. Presentano tuttavia un piccolo inconveniente, ossia sviluppano una certa quantità di calore, quindi devono essere necessariamente posizionate all’esterno della vasca, che deve quindi essere aperta, appese alla distanza per lo meno di 40 centimetri.
Vocabolarietto
Fotosintesi clorofilliana
Processo operato dagli organismi vegetali, grazie al quale l’energia luminosa (fornita dal nostro impianto di illuminazione oppure dal sole stesso in natura) viene trasformata in energia chimica. In poche parole assumono dall’ambiente che li circonda acqua ed anidride carbonica e lo convertono in zucchero ed ossigeno.
Lux
Unità di misura dell’intensità luminosa.