Il pesce accetta

Sono diffusi nel bacino Amazzonico, dalla Guyana al Perù ed in Venezuela (nel Bacino dell’Orinoco), dove popolano soprattutto i torrenti e gli affluenti minori dei fiumi che scorrono nelle foreste.

a cura della Dr.ssa Federica Micanti – Medico Veterinario

I pesci accetta, il cui nome scentifico è Carnegella, appartengono alla famiglia dei Gasteropelicidi.

Il loro nome deriva dalla peculinare forma del corpo, che ricorda appunto un’accetta La specie più diffusa in acquario è la Carnegiella strigata, che raggiunge i quattro centimetri di lunghezza. Essa a sua volta si divide in due sottospecie: la strigata e la fasciata.

Il C. strigata, detto anche “Pesce accetta marmorizzato”, ha un bellissimo colore viola argenteo, e se intendete allevarlo tenete presente che esso è abbastanza sensibile alla famosa “malattia dei puntini”, che si presenta soprattutto ai cambi di stagione.

I fratelli più piccoli

Carnegiella marthae invece è decisamente più piccolo, infatti raggiunge i tre centimetri di lunghezza, ed è anche detto “Pesce accetta ali nere”.

La parte superiore della linea laterale è giallo crema e sfuma inferiormente verso il grigio argenteo, mentre una linea scura segue il bordo del ventre per poi terminare sotto gli occhi, le sue pinne pettorali si allungano fin quasi alla coda. È decisamente più delicato rispetto ai suoi fratelli più diffusi in acquario.

Infine c’è Carnegiella myersi, il più piccolo tra i Pesci Accetta (non raggiunge i tre centimetri di lunghezza): esso presenta il dorso quasi piatto ed è di un colore giallo-verdastro chiaro nella zona superiore del corpo, mentre la parte inferiore è argentea.

Nel vostro acquario

Se deciderete di ospitare alcuni Pesci Accetta, sappiate che essi dovranno essere accolti necessariamente in vasche dotate di coperchio: è tipico di questa specie avere l’abitudine di saltare, e i loro salti, grazie alle lunghe pinne pettorali, possono assomigliare a dei veri e propri “voli”.

Non dimenticate poi di inserire anche una folta vegetazione galleggiante.

In compagnia staranno meglio

I Pesci Accetta vivono meglio in gruppo, quindi se siete rimasti affascinati da questa specie decidete da subito di adottare un certo numero di esemplari, o meglio un piccolo branco.

Non preoccupatevi perché sono pesci che non hanno grossi problemi di convivenza con altre specie, purché non siano aggressive. Nell’acquario, poi, tenderanno ad occupare la superficie dell’acqua senza disturbare gli altri pesci, nemmeno durante il periodo riproduttivo.

Come nutrirli

I Pesci Accetta gradiscono i mangimi liofilizzati di piccole dimensioni che galleggiano sul pelo dell’acqua: questi sono composti da artemie, dafnie e tubifex. Di solito viene apprezzato anche il cibo surgelato come chironomi, enchitrei e altro. Dato che per loro natura i Pesci Accetta occuperanno la parte superiore del vostro acquario, il mangime che cadrà sul fondo verrà da loro completamente ignorato.

Come si riproducono

L’accoppiamento, così come il resto della vita del Pesce Accetta, avviene sulla superficie dell’acqua e le uova rimangono ancorate alla vegetazione galleggiante, ossia tra le foglie o le radici, oppure precipitano sul fondo.

La schiusa avviene dopo circa ventiquattro-trentasei ore. Le larve sono estremamente piccole e all’inizio devono essere nutrite con cibo vivo microscopico, mentre dopo circa sette giorni si possono tranquillamente somministrare naupli di artemia.

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