In spiaggia col cane

Fino a pochi anni fa la si sarebbe detta “una splendida utopia”, volendo citare una bellissima canzone di Francesco Guccini. Adesso invece poter andare in spiaggia con il cane anche in Italia è una realtà.

a cura di Angelica D’Agliano

Lungo la penisola si contano circa 120 stabilimenti balneari, che è più o meno 1% degli oltre 12000 distribuiti lungo i 4000 chilometri di costa.

I numeri sono un po’ bassi, è vero, ma il settore è in crescita e, ciò che è più interessante; le spiagge pet friendly riscuotono un consenso crescente da parte delle moltissime famiglie, che desiderano andare in spiaggia col cane.

Ombrelloni a prova di cane

Ma cosa offre un Bagno per potersi definire pet friendly? Nella maggior parte dei casi si cerca di dare una serie di servizi; pensati affinché il nostro amico a quattro zampe trascorra il tempo al mare nel modo più piacevole e spensierato possibile. 

La dotazione di base di solito prevede un guinzaglio adatto per assicurare Fido all’ombrellone. Il guinzaglio, deve essere usato per l’accesso alla spiaggia e per il tempo in cui il nostro amico resta al mare (bagni esclusi, ovviamente).

Durante le vacanze non dovremmo modificare la routine del nostro amico. Quindi le ore dei pasti e delle passeggiate, la marca del mangime (e possibilmente anche le ciotole e il lettino per il riposo) dovranno rimanere gli stessi. 

Ricordiamoci che in spiaggia col cane deve esserci sempre acqua a volontà

Insieme al guinzaglio si forniscono molto spesso una ciotola, acqua a volontà e sacchetti per raccogliere gli escrementi (fa parte del bon-ton della vita in spiaggia). 

Poi non mancano le strutture che decidono di coccolare ancora di più i propri ospiti, offrendo servizi ancora più avanzati come l’assistenza veterinaria, le piscine dedicate, i circuiti di agility, corsi di educazione cinofila e molto altro.

I costi naturalmente variano in base al luogo e ai servizi scelti ma non si tratta di cifre impossibili e in genere l’obolo da versare è vicino alle tariffe di molti Bagni non attrezzati per ospitare pelosi.

Una rete sempre presente

Per una vacanza in spiaggia col proprio amico è necessario meditare bene il luogo di destinazione. Le regioni più virtuose si trovano al centro e al nord Italia. Emilia Romagna, Veneto e Liguria contano la maggior parte delle strutture pet friendly, mentre invece il sud e le Isole non offrono una scelta altrettanto vasta. In rete esistono siti che mostrano le spiagge attrezzate in tutta la penisola, suddivise per regione. È possibile anche scoprire le spiagge libere, quindi gratuite, nelle quali è consentito l’accesso ai cani. A quel punto il ventaglio di possibilità si allarga molto, ma bisogna sempre tener presente che le spiagge libere non offrono servizi particolari e quindi, se optiamo per quelle, dobbiamo attrezzarci bene e cercare di pensare in anticipo a tutte le esigenze che potrebbe avere Fido, in modo da essere preparati, all’occorrenza.

In viaggio digiuni (e sereni)

Il viaggio per arrivare alla spiaggia desiderata non dovrebbe essere per i nostri amici un motivo di stress. Probabilmente il mezzo migliore per spostarci sono le quattro ruote, che offrono molti vantaggi in termini di disponibilità di spazio e libertà di movimento.

Tuttavia per spostarsi con un cane (o un gatto) usando l’auto o il camper ci sono delle semplici regole da seguire. La prima è fare sempre molta attenzione alla temperatura.

I nostri pet soffrono se la colonnina di mercurio sale oltre il dovuto.

Per questo l’ideale sarebbe viaggiare nelle ore più fresche della giornata, ad esempio la mattina presto.

Al momento della partenza, poi, i nostri amici dovrebbero essere digiuni (per evitare crisi di mal d’auto) e alloggiati negli appositi trasportini.

Durante il viaggio dovremmo fare soste frequenti per permettere a Fido di sgranchirsi le gambe e bere, se necessario, un sorso d’acqua.

Crema solare

La spiaggia è un luogo ricco di attrattive per i nostri amici ma ha anche delle controindicazioni. Al mare può fare molto caldo e inoltre l’esposizione diretta ai raggi solari non fa bene ai cani. Per questo i pet hanno bisogno di luoghi all’ombra e acqua fresca potabile a volontà. Per prevenire problemi alla pelle è consigliabile una buona crema solare sulla pancia e nelle zone più esposte o comunque non protette dal mantello; per questo il veterinario può darci consigli preziosi.

Andare in vacanza con il proprio amico è anche un modo per combattere la piaga del randagismo attraverso un atto che si potrebbe definire un buon esempio per tutti.

Purtroppo in Italia ad oggi si stima che ci siano tra i 500.000 e 700.000 cani randagi. Secondo gli ultimi dati ministeriali, nel 2010 gli ingressi di cani nei canili sanitari sono stati ben 102.365. 

Le regole del gioco

La maggior parte delle spiagge per friendly raccomanda la detenzione al guinzaglio nel momento in cui il cane è sull’arenile e non sta facendo il bagno; può sembrare una misura troppo restrittiva ma in realtà si tratta di una cautela dettata dal fatto che quando in un luogo si vengono a trovare molti cani contemporaneamente possono verificarsi dei problemi di convivenza. Per questo un buon padrone sa che deve essere sempre molto ligio nei confronti delle indicazioni che gli vengono date. Se il regolamento richiede il guinzaglio, quindi, è giusto adeguarsi anche se il nostro amico è molto ubbidiente e correttamente socializzato.

Educazione… da spiaggia

Al mare come in qualsiasi altro contesto valgono inoltre le regole della buona educazione: si raccolgono le deiezioni del nostro amico, si usa la museruola se sappiamo di avere un cane aggressivo poco gestibile e, naturalmente, si evita di frequentare la spiaggia se ci accorgiamo che la nostra cagnolina sta attraversando il periodo dell’estro. Questo per evitare di… seminare il caos.

Viaggiare (e trascorrere le vacanze) insieme al proprio pet può essere un’occasione per rafforzare il rapporto che abbiamo con lui.

SOS bagno

Infine, il mare deve essere un piacere anche per i nostri compagni a quattro zampe, oltre che per noi. Non tutti i cani infatti gradiscono l’ambiente della spiaggia e tanti sono restii a bagnarsi. Se notiamo che Fido è spaventato o poco attratto dall’acqua non è il caso di obbligarlo a fare il bagno, molto probabilmente peggioreremmo le cose.

Meglio rimandare la nostra vacanza e chiedere aiuto a un educatore cinofilo professionista o a un esperto di comportamento animale: saprà darci consigli preziosi per superare il problema senza traumi.

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