La salute nella ciotola, la ricerca scientifica in campo dell’alimentazione animale si è evoluta notevolmente negli ultimi due decenni e, grazie all’ausilio di nuove discipline come l’ingegneria genetica e le biotecnologie, si è sviluppato sempre di più il concetto di alimento “funzionale” o “nutraceutico”.
A cura della Dott.ssa SABRINA DOMINIO – Medico Veterinario
La salute nella ciotola gli alimenti nutraceutici per cani e gatti
Per definizione, si tratta di cibi che, oltre a nutrire il soggetto, sono in grado di prevenire o addirittura curare le patologie che lo colpiscono o, semplicemente, migliorare le sue prestazioni atletiche o riproduttive.
Una categoria molto ampia
Il termine “nutraceutico” è composto da due parole: “nutrizione” e “farmaceutica”. Le sostanze incluse in questa categoria sono numerosissime e dotate di specifiche proprietà terapeutiche, che mirano a risolvere o migliorare un’ampia gamma di patologie.
Tra le più conosciute, troviamo gli acidi grassi Omega 3, contenuti nell’olio di pesce, che hanno comprovate attività antinfiammatorie, oppure i probiotici, i batteri “buoni” che aiutano l’intestino a mantenersi in salute e a rispondere meglio all’aggressione di virus e altri microorganismi.
O ancora i condroprotettori glucosammina e condroitin solfato, che hanno effetti positivi sulla salute delle articolazioni di cuccioli, anziani e soggetti sportivi.
Le sostanze nutraceutiche si trovano in commercio sotto forma di integratori da aggiungere alla regolare dieta dell’animale, oppure sono già incluse nella formula di mangimi specifici.
Integratori e mangimi speciali
Queste sostanze nutraceutiche si trovano in commercio sotto forma di integratori, oppure sono già incluse nella formula di mangimi specifici. Questi ultimi sono particolarmente apprezzati soprattutto dai proprietari di gatti e cani dai gusti particolarmente difficili, che molto spesso si rifiutano di assumere compresse o altri medicinali.
La somministrazione di integratori a questi soggetti “difficili” può trasformarsi in una vera e propria lotta, in cui spesso l’animale ne esce come unico vincitore. Con l’utilizzo di questi mangimi e, di conseguenza, delle sostanze in essi contenute, è possibile intervenire su patologie come le dermatiti, i problemi articolari, i disturbi gastrointestinali e molto altro.
Non tutti i nutraceutici hanno la stessa provenienza: ne esistono di origine vegetale, animale o batterica.
Il potere delle piante
Non tutti i nutraceutici hanno la stessa provenienza, ne esistono di origine vegetale, animale o batterica. Gli integratori fitoterapici sono sostanze estratte da fiori, piante e frutti, che le contengono naturalmente.
Un esempio molto attuale è l’echinacea, una sostanza vegetale con comprovate proprietà immunostimolanti, che aiuta l’organismo a difendersi meglio da alcune malattie, grazie al potenziamento delle difese immunitarie. Dalle piante si estraggono inoltre innumerevoli sostanze ad azione antiossidante, come i flavonoidi contenuti negli agrumi, i tocoferoli delle piante a foglia verde e i carotenoidi, presenti nei frutti e nelle verdure di colore arancione.
Questi antiossidanti servono a prevenire la degenerazione dei tessuti e degli organi e svolgono attività preventiva nei confronti di diverse neoplasie, dimostrata da numerosi studi scientifici.
Nella scelta dei prodotti che contengono nutraceutici fidatevi del vostro medico veterinario di fiducia: egli viene regolarmente visitato e informato dai promotori scientifici che rappresentano le aziende di petfood più accreditate, che gli sottopongono lavori scientifici e certificazioni che attestano l’efficacia di determinati prodotti.
Colostro e salute
I nutraceutici possono anche essere sostanze di origine animale, estratte da alcuni organi o da alcuni prodotti caseari, come il latte. Ad esempio, la lattoferrina, presente, come dice il nome, nel latte, stimola il sistema immunitario e rende l’organismo più resistente alle patologie infettive.
In alcuni alimenti destinati ai cuccioli si può annoverare fra gli ingredienti il colostro bovino, ricca fonte di questo principio attivo. Esistono infatti studi che hanno dimostrato che l’efficacia dei vaccini effettuati sui cuccioli che assumevano dosi adeguate di colostro bovino era maggiore rispetto alla risposta immunitaria dei soggetti che non avevano ricevuto questa importante supplementazione.
“Pro” e “pre”-biotici
Altri nutraceutici sono invece di origine “microbica”: si tratta di sostanze estratte dai microrganismi. In questa categoria troviamo i probiotici, che sono i “batteri buoni” e vivi, come i lattobacilli e i bifidobatteri, contenuti nello yogurt, nel kefir e nei latti fermentati.
Questi probiotici sono utilissimi per migliorare le difese immunitarie e prevenire la diarrea. I “prebiotici”, invece, sono degli zuccheri che vengono fermentati dai batteri intestinali e ne costituiscono il nutrimento ideale. Indirettamente, quindi, servono anch’essi a rafforzare il sistema immunitario e prevenire le patologie gastroenteriche, perché favoriscono la crescita della microflora intestinale.
Troviamo i prebiotici in alcune fibre come quella di cicoria e di barbabietola e ormai sono un ingrediente molto comune degli alimenti specifici di qualità per cani e gatti.
“Ricambi originali”
Infine, i nutraceutici possono essere delle sostanze naturalmente presenti nell’organismo delle specie animali cui sono destinati. In questo caso si tratta di sostanze particolarmente efficaci, perché l’organismo le riconosce come proprie e l’utilizza con maggiore facilità. È un po’ come quando si utilizzano ricambi originali per un certo modello di automobile.
A ognuno il suo
A questo proposito, prestate particolare attenzione alla fonte di nutraceutici inseriti nel mangime e nell’integratore che acquistate per il vostro amico a quattro zampe. Purtroppo si vedono ancora proprietari che acquistano fermenti lattici probiotici destinati all’uso umano.
In realtà, esistono ricerche che hanno dimostrato l’inutilità di questi supplementi per i nostri animali da compagnia. In primis, perché le concentrazioni delle popolazioni batteriche dell’uomo sono molto diverse da quelle di altre specie, come i carnivori, così come cambiano il pH intestinale e altri parametri indispensabili per garantirne la sopravvivenza nell’organismo animale.
Assolutamente consigliabile, quindi, scegliere probiotici formulati appositamente per cani o gatti, meglio ancora se provenienti da ceppi batterici fisiologicamente presenti nel loro intestino. Solo così si avrà la sicurezza che siano davvero efficaci.
Il termine “nutraceutico” è composto da due parole: “nutrizione” e “farmaceutica”.
Le dosi corrette
Un parametro valutativo di fondamentale importanza nella scelta del mangime funzionale per il nostro amico a quattro zampe è la presenza di studi scientifici che ne dimostrino l’efficacia nella specie a cui lo stiamo somministrando.
È vero che esistono molte similitudini fra il nostro organismo e quello dei nostri fedeli amici, ma non sempre la risposta è la medesima. Sarebbe quindi inutile somministrare determinate sostanze se poi, per differenti processi digestivi, di trasformazione e di assimilazione, esse non venissero attivate. Anche i dosaggi non sempre sono gli stessi dell’essere umano, anche se parliamo di soggetti con lo stesso peso. Un esempio lo abbiamo già fatto precedentemente, parlando dei fermenti lattici.
Un’efficacia da dimostrare
In secondo luogo, siamo sicuri che i nutraceutici arrivino ancora attivi ed efficaci al termine dei processi produttivi del mangime in cui sono inclusi? Ricordiamoci che per ottenere un alimento secco o umido per cani e gatti, i suoi ingredienti devono subire trattamenti fisici e chimici molto aggressivi, con temperature e pressioni molto elevate e alcune sostanze in essi contenute potrebbero essere denaturate e diventare inefficaci.
Quindi, per scegliere il giusto alimento per fido o micio, affidatevi ai consigli e alle prescrizioni del vostro veterinario di fiducia.
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