Omega 3 e Omega 6 sono acidi grassi polinsaturi molto importanti per il benessere dell’organismo, tanto dell’uomo quanto del cane e gatto.
A cura del Dott. Sergio Canello – Fondatore e Responsabile Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 – Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare
Omega 3 sono grassi per benessere di cane e gatto
Entrano a far parte delle membrane delle cellule e influenzano in maniera determinate molti processi metabolici. Abbassano i livelli di trigliceridi del sangue (diminuendo l’accumulo di grasso corporeo), favoriscono il colesterolo HDL, quello “buono”; incrementano la fluidità ematica, riducendo quindi il rischio di malattie coronariche, e hanno una naturale azione antinfiammatoria.
Inoltre, entrando a far parte della membrana cellulare, grazie alla loro struttura ne favoriscono l’elasticità; tale beneficio si riscontra facilmente in tutti i tessuti sottoposti a “stress” come tendini, legamenti e muscoli, che grazie agli Omega 3 sono appunto più elastici e quindi meno soggetti a lesionarsi.
Sangue più denso
Gli Omega 6 hanno invece delle funzioni molto diverse dai precedenti e, in qualche caso, si può dire che l’effetto sia praticamente opposto. Riducono la concentrazione di colesterolo nel sangue, abbassando soprattutto la frazione “cattiva” (LDL), ma purtroppo possiedono una scarsa efficacia nel ridurre i livelli plasmatici di trigliceridi, hanno un effetto favorente sui processi infiammatori, aumentano la pressione del sangue e favoriscono l’aggregazione delle piastrine (e quindi rendono il sangue più denso) e integrandosi nelle membrane delle cellule conferiscono rigidità e resistenza.
Gli Omega 3 si trovano nel pesce, nei crostacei, nel tofu, nelle mandorle e nelle noci, come anche in alcuni olii vegetali, come l’olio di semi di lino, l’olio di nocciole e l’olio di colza.
L’importanza dell’equilibrio
Le funzioni di entrambi sono importantissime per il mantenimento della salute, quindi sia Omega 3 sia Omega 6 devono essere presenti, ma la vera chiave del benessere è il corretto bilanciamento tra gli uni e gli altri. Dato che hanno funzioni spesso contrastanti, l’equilibrio tra i due tipi di acidi grassi permette all’organismo di bilanciare le proprie funzioni e i metabolismi. Solo così si può garantire un reale stato di salute.
Acidi grassi… essenziali
Tuttavia un eccesso di Omega 6 nell’alimentazione può interferire negativamente con la capacità dell’organismo di assimilare e utilizzare gli Omega 3; anche laddove fossero in quantitativo adeguato alle necessità.
Bisogna perciò prestare attenzione a come alimentiamo i nostri cani e gatti, per essere certi di fornire non solo i tenori minimi che rispettino i fabbisogni, ma anche che tali tenori siano proporzionati per ottimizzare l’efficacia di ciascun gruppo di acidi grassi.
Perché con il cibo di oggi è difficile raggiungere l’equilibrio giusto? Gli attuali cicli di produzione agricola sono molto diversi da quelli “naturali” di un tempo. Ormai l’agricoltura e l’allevamento intensivi hanno completamente stravolto i ritmi di vita di piante e animali, intervenendo con fertilizzanti e pesticidi di varia natura e somministrando alimenti insilati agli animali, che spesso non hanno mai accesso a cibi più “naturali” per la loro specie.
Come conseguenza, anche gli alimenti che derivano da questi processi sono profondamente diversi, nella loro composizione, da quelli che si producevano “un tempo”. Un esempio? Le vacche da latte vengono allevate utilizzando insilati di mais come quota principale della loro alimentazione, mentre la Natura avrebbe previsto per loro la semplice erba. La differenza è enorme! L’erba, specialmente quella dei pascoli montani, è ricca di Omega 3, mentre il mais apporta quasi esclusivamente Omega 6.
Gli Omega 6 favoriscono l’aggregazione delle piastrine (e quindi rendono il sangue più denso) e integrandosi nelle membrane delle cellule conferiscono rigidità e resistenza.
Un equilibrio difficile
Questo squilibrio si manifesta in molti modi: dalle difficoltà di parto (i tessuti sono meno elastici per la carenza di Omega 3) alla produzione di un latte anch’esso ricco di Omega 6 e carente in Omega 3.
E lo stesso accade anche per gli animali allevati per la produzione di carne. Quindi, i cibi del giorno d’oggi sono, nel complesso, più scarsi in Omega 3 rispetto a quanto Madre Natura aveva previsto. Ciò fa sì che il rapporto Omega 3:Omega 6 nell’alimentazione umana sia passato dall’antico 1:1 all’attuale 1:10.
Questo ci dà misura dell’importanza di includere nella dieta, nostra e in quella dei nostri amici pelosi alimenti che siano ricchi di Omega 3, come ad esempio il pesce (specialmente il pesce azzurro), il lino (una delle fonti vegetali che ne è più ricca) o gli olii derivati da tali materie prime.