Alimenti e snack monoproteici

Bellissimo barboncino bianco che cerca di prendere un chicco dalla mano del suo padrone

Monoproteici sono alimenti e snack che contengono una sola proteina di origine animale. Ad esempio, solo pesce, solo manzo, solo cavallo, solo maiale e così via.

A cura del Dott. Sergio Canello Fondatore e Responsabile Dipartimento Ricerca e Sviluppo SANYpet – FORZA10 Medico veterinario ed esperto internazionale in patologie di origine alimentare

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Naturalmente, il monoproteico può contenere proteine di origine vegetale, tutti sappiamo che i vegetali, i cereali e i legumi apportano proteine importanti. Possono essere monoproteici sia alimenti secchi, sia umidi sia snack. Per quanto riguarda invece l’alimento in sé, si può trattare di crocchette, di cibo umido o di snack. D’altronde, se si devono usare dei monoproteici, è evidente che tutti gli alimenti usati devono rispettare tale criterio.

Occhio all’etichetta

Necessario fare attenzione all’etichetta per controllare che il prodotto rispetti integralmente quanto si dichiara sul fronte e che riporti il contenuto in percentuale della proteina dichiarata.
Nelle confezioni e nelle schede prodotto dei siti come negli articoli informativi potrete trovare la dicitura “singola fonte proteica animale” e traduzioni in altre lingue, specie in inglese, come “single protein”. Usato anche “Monoprotein”.

Il mercato, negli ultimi anni, a causa del dilagare delle intolleranze ed allergie, offre una buona varietà di tali alimenti dietetici. Sono molti i brand che realizzano alcuni prodotti o una intera linea seguendo questo principio e negli ultimi anni abbiamo assistito ad un grande ampliamento dell’offerta di questo genere di alimenti.

Allo stesso modo, altre aziende preferiscono fare scelte contrarie, puntando sulla varietà delle carni impiegate nella loro formulazione. Sorgono dunque spontanee alcune domande: perché scegliere un alimento monoproteico? E ancora: è migliore o peggiore rispetto ad un altro con più di una proteina animale?

Una proteina per tutti, tutti per una proteina

Moda o necessità? L’aumento dell’offerta di alimenti monoproteici di cui abbiamo accennato, va a braccetto con il proliferare di casi di cani e gatti che soffrono di allergie o intolleranze alimentari.
Tutto ciò si sposa ovviamente a una mutata attenzione da parte nostra nella scelta della loro alimentazione, visto che oramai sono considerati parte integrante della nostra famiglia. Questo porta molti consumatori ad una maggiore minuziosità nelle decisioni e alla ricerca dell’alimento ideale sotto ogni punto di vista.

La dieta da privazione

I monoproteici nascono, crescono e si siedono sugli scaffali dei pet shop proprio per offrirsi a cani e gatti che soffrono di allergie e intolleranze alimentari. Essendo molto difficile procedere in altri modi, per capire se c’è un ingrediente che fa male al nostro pet, causando un’allergia o una intolleranza, si procede per esclusione, attuando la cosiddetta “dieta da privazione”.

Ad esempio, se, dopo aver mangiato delle crocchette a base di pollo (ma vale anche per tutte le proteine), il povero animale ha episodi di flatulenza, diarrea, desiderio d’erba, vomito a digiuno o prurito al collo e/o fondoschiena, forfora, disturbi all’orecchio, leccamento della zampa o della zona anale, si fa un tentativo cambiando l’alimentazione e scegliendone un’altra che non includa la proteina sospetta, ma usando per esempio pesce, cervo, agnello, cavallo o maiale.

La dieta vegetale

È proprio qui che entrano in gioco le diete monoproteiche, ma non solo. Esistono infatti in commercio anche crocchette e alimenti umidi con ingredienti esclusivamente vegetali, proprio per escludere la carne e capire se essa è la fonte dei problemi.

Risultati

Se dopo il cambio di alimentazione i sintomi scompaiono rapidamente, si tratta di una semplice intolleranza alimentare (semplice perché si risolve presto). Se, invece, migliora, ma molto lentamente, è quasi sicuramente un’allergia, molto più lunga da risolvere. Importante sottolineare che la reazione è sempre rapidissima.

Tuttavia, il problema potrebbe anche non risolversi, perché il cane o il gatto potrebbero essere intolleranti a più di un ingrediente o a un ingrediente diverso dal pollo, come un cereale. È quindi sempre necessario consultare il proprio medico veterinario ed accogliere i suoi suggerimenti in merito alla migliore nutrizione.

Alimenti monoproteici attenzione agli snack

Sono piccoli e rappresentano un momento di condivisione con il vostro cane o il vostro gatto, un gustoso bocconcino per vederlo felice.
Tuttavia anche uno snack può rovinare quanto di buono avete fatto. Attenzione quindi anche agli ingredienti degli snack, che come detto possono essere monoproteici, così come ai fuori pasto.

Cosa scegliere?

Ma se il mio gatto o il mio cane è in salute, è preferibile acquistare un alimento monoproteico o un alimento con più proteine animali? La risposta, come spesso accade nella vita, è: dipende. Se il vostro pet non ha alcun disturbo, allora nulla ci vieta di fargli gustare carni diverse. Il maiale potrebbe semplicemente piacergli più dell’agnello.

Ciò che conta è la qualità della materia prima di partenza. Se ciò che arriva nello stabilimento sono dei sottoprodotti di scarsa qualità, la crocchetta sarà di scarsa qualità, indipendentemente dal fatto che essa sia monoproteica o meno.

Scegliete dunque ascoltando il parere del medico veterinario, orientate la scelta in funzione delle esigenze del vostro pet e informatevi sull’azienda: da dove reperisce le materie prime, se impiega carni da allevamento estensivo e/o pesce, se adotta scelte etiche e se fa attività di ricerca per il benessere dei nostri amici animali. A voi la scelta!

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