Strettamente vegetariane, le cavie hanno un apparato digerente delicato: in caso di errori alimentari la posta in gioco è molto alta…
Dott.ssa MARTA AVANZI – Medico Veterinario – www.aaecavie.it
L’alimentazione naturale della cavia
E’ costituita da erba e piante erbacee (non semi e cereali). Questo roditore ha un apparato digerente facilmente soggetto a gravi patologie in caso di errori alimentari, come la somministrazione di una dieta povera di fibra o ricca di carboidrati. Anche i cambi bruschi di alimentazione possono provocare disturbi digestivi.
Crescita no stop
Un’alimentazione corretta, ricca di fieno ed erba, permette alla cavia di consumare in modo adeguato i denti, che in questo roditore sono a crescita continua per tutta la vita. I molari sono conformati per “macinare” il cibo fibroso, e solo con un uso intenso possono restare della giusta lunghezza e non creare problemi.
È importante che la dieta fornisca una quantità adeguata di vitamina C, insieme a molta fibra e a pochissimi grassi e carboidrati.
Vitamina C
C’è poi una caratteristica fisiologica che la cavia non condivide con nessun altro roditore, e quasi nessun mammifero, ma che ha in comune con l’uomo: essa non è in grado di sintetizzare la vitamina C, che deve trovare pronta nell’alimento. La carenza di vitamina C nella cavia è uno dei problemi principali che derivano da un’alimentazione scorretta. La vitamina C non può essere immagazzinata nell’organismo, pertanto deve essere assunta in quantità adeguata tutti i giorni.
Variare fin da cuccioli
La cavia, come molti altri animali, stabilisce nelle prime fasi di vita le preferenze alimentari che manterrà poi anche da adulta, in base al cibo che trova a disposizione. Si tratta infatti di un roditore molto difficile nelle abitudini alimentari: se gli viene offerto un tipo di alimento che non ha imparato a conoscere da piccolo, lo può rifiutare. Pertanto è consigliabile offrire alla giovane cavia una varietà più ampia possibile di vegetali.
Gli errori da evitare nell’alimentare le cavie sono:
- La somministrazione di:
- carboidrati di qualunque tipo (pane, biscotti, grissini, cereali e fiocchi di cereali, patate);
- semi di qualunque tipo;
- snack “per roditori” (caramelline allo yogurt, barrette di cereali, barrette di semi e miele);
- prodotti a base di latte, perché le cavie non tollerano il lattosio;
- le foglie di patata e pomodoro, perché sono tossiche;
- Cambi bruschi di alimentazione.
- Cambi dei contenitori del cibo dell’acqua senza controllare che la cavia continui ad alimentarsi.
- Non lasciare a disposizione di routine un’ampia varietà di verdure, per evitare che la cavia non accetti in seguito nuovi alimenti.
Erba medica
La parte principale della dieta della cavia deve essere l’erba, fresca o essiccata (cioè il fieno). Il fieno deve essere sempre a disposizione in quantità illimitata, fresco e pulito. Il fieno di erba medica negli adulti va evitato, perché troppo ricco di calcio e proteine, ma può essere offerto ai giovani in crescita e alle femmine gravide.
Sedano e peperoni
L’alimentazione va poi integrata con vegetali freschi, scegliendo tra quelli più ricchi di vitamina C: cavoli, verze, broccoli, peperoni, radicchi, prezzemolo, bietole, cicoria, rucola, tarassaco. La dieta deve comprendere ogni giorno una varietà di diversi tipi di verdure, in modo che non ne venga consumata in eccesso di un solo tipo. Altri vegetali che possiamo offrire sono finocchi, sedano, indivia, coste. La frutta può essere data in piccola quantità.
Spesso le cavie bevendo dagli abbeveratoi a sifone si divertono a soffiare dentro l’ugello, ostruendolo con residui di cibo, pertanto occorre verificare sempre che funzioni correttamente.
Pellet sì, pellet no
Il mangime pellettato va offerto in quantità molto limitata, e solo se di buona qualità. Per prima cosa deve essere specifico per cavie (quello per conigli non è idoneo) e deve contenere come ingredienti base solo fieno e vegetali. È bene inoltre scegliere dei pellet freschissimi, appena prodotti, oppure quelli che contengono vitamina C in forma stabilizzata.
Supplementi
In alcuni casi, come la gravidanza, le malattie o una dieta carente, può essere necessario fornire un supplemento di vitamina C: in tal caso il veterinario può prescrivere delle gocce da somministrare per bocca. Se la dieta non è adeguata si deve attuare un progressivo cambio di alimentazione, introducendo gradualmente un nuovo ingrediente per volta in quantità moderata, per dar tempo all’apparato digerente di adattarsi.
I mangimi che contengono miscele di semi, cereali, fioccati, carrube e frutta secca sono completamente inadatti per le cavie: predispongono a problemi dentali, disturbi digestivi e obesità.
Come il coniglio e come molti altri roditori anche la cavia assume regolarmente parte delle proprie feci. Questa pratica è molto utile per recuperare preziose sostanze nutritive, tra cui le vitamine, prodotte dai batteri intestinali. Le cavie neonate, inoltre, ingeriscono le feci della madre per colonizzare il loro intestino con i batteri benefici.