La cavia (Cavia aperea porcellus) è conosciuta anche come “porcellino d’India”, nome che sicuramente ha generato molta confusione circa l’origine di questo simpatico animaletto: esso, infatti, non ha nulla a che fare con l’India, ma è originario del Sud America dove è stato addomesticato dai popoli andini già da alcuni secoli ed ancora oggi viene allevato anche a scopo alimentare.
A cura del Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario
Caratterstiche della cavia
La gestione di questo animaletto in ambiente casalingo è sicuramente meno impegnativa di quella di altri animali d’affezione come cani e gatti, tuttavia anche la cavia ha delle specifiche esigenze che vanno rispettate al fine di mantenerla nelle migliori condizioni di salute.
Cominciamo con il dire che è un animale che non ama la solitudine e quindi, se si decide di non tenerne più di una, occorrerà dedicarle molte attenzioni evitando di lasciarla sola per lunghi periodi; le cavie poi tendono ad essere molto abitudinarie e si stressano facilmente se sopraggiungono rapidi cambiamenti nella loro routine quotidiana.
Vegetali e vitamina C
La cavia è un erbivoro stretto ed il suo sistema digerente si è evoluto per assimilare vegetali.
In cattività l’alimentazione deve essere basata principalmente su fieno di buona qualità da integrare con erbe di campo, ortaggi (carota, cavolo, spinaci, cicoria, broccoli e bietole), piccole quantità di frutta ed eventualmente pellet specifico per cavie.
Questa alimentazione di base dovrà poi essere integrata giornalmente con vitamina C: come l’uomo e pochi altri animali, infatti, le cavie non sono in grado di sintetizzare questa vitamina che deve quindi essere fornita attraverso gli alimenti.
La carenza di vitamina C determina nella cavia una patologia, detta “scorbuto”, che se trascurata può facilmente condurre a morte il simpatico roditore.
Alcuni appassionati hanno di recente dato vita all’Associazione Nazionale Allevatori Cavie (ANAC) con l’obiettivo di promuovere l’allevamento di questo roditore, di far conoscere le varie razze e di diffondere più informazioni possibili sul corretto mantenimento di questi animali
Denti e fieno
Come avviene in altri roditori anche i denti della cavia sono a crescita continua e devono quindi essere consumati attraverso la masticazione di cibi fibrosi: il fieno serve appunto ad ottemperare a questa importante azione fisiologica.
Se i denti non venissero adeguatamente consumati continuerebbero a crescere a dismisura causando gravi disturbi all’animale fino a impedirne l’alimentazione.
Cibi vietati alla cavia
Se vorrete mantenere in perfetta salute la vostra cavia sappiate che alcuni alimenti vanno assolutamente evitati: semi di girasole e altre granaglie, frutta secca, cereali come tali o in fiocchi, bastoncini di semi melassati venduti come “snack”, biscotti, pane, pasta, dolciumi, latte e derivati (ad eccezione dello yogurt) sono eccessivamente calorici per le cavie e rischiano di causare un aumento eccessivo di peso nei nostri pet.
Tali cibi contribuiscono inoltre a creare in questi animaletti scompensi gastroenterici. Purtroppo, come spesso accade, i cibi più dannosi sono anche quelli più graditi: se facciamo l’errore di proporli inevitabilmente ridurremo l’assunzione del fieno e di altri alimenti più salutari.
È infine importante ricordare che la cioccolata è tossica per le cavie, così come sono tossici i germogli e le foglie di patate e pomodori.
Allevata in cattività la cavia si dimostra piuttosto docile e tranquilla e tende ad affezionarsi al proprietario: queste caratteristiche la rendono un buon animale da compagnia.
La corretta alimentazione della cavia è cruciale per il suo benessere e, purtroppo, ancora oggi gli errori alimentari sono alla base di molte patologie tipiche di questa specie.