Cosa fare quando i pet vengono a mancare

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Quando i Pet vengono a mancare

I cani e gatti sanno arricchire le nostre vite in molti modi e i ricordi legati alla nostra vita con loro ci accompagneranno per sempre. I nostri Pet da compagnia, però, hanno un’aspettativa di vita ben più corta della nostra e cosa fare se vengono a mancare? Purtroppo, anche se non vorremmo mai pensarci, prima o poi dovremo fare i conti con la loro dipartita.

A cura di Elena Braghin Giornalista & Copy wriiter Freelance www.elenabraghin.com

Il passaggio dalla vita alla morte degli animali da compagnia è un tema che ritroviamo da millenni nella storia dell’umanità. Non sono rari, in tutto il mondo, i ritrovamenti di antiche sepolture di animali.

Animali che erano amati e venerati dai loro padroni e dalle società delle varie epoche e tradizioni, tanto da seppellire con le dovute cure le salme dei fedeli compagni a quattrozampe.

Oggi, come allora, la nostra società prevede diverse regole per l’ultimo saluto dei nostri cani e dei nostri gatti, bilanciando il nostro desiderio di donargli una degna sepoltura con la tutela della salute pubblica.

Se un Pet viene a mancare rivolgersi al veterinario

Quando un Pet viene a mancare, spesso i proprietari decidono di lasciare la salma dell’amato quattrozampe presso il Veterinario di fiducia, che dovrà occuparsi di tutte le formalità burocratiche e che si rivolgerà a ditte specializzate per la cremazione del corpo. Forse non tutti sanno che esistono tre tipologie di cremazione:

  • Comune: è la più semplice e diffusa. In questo caso non è possibile ottenere le ceneri del proprio cane o gatto, perché la cremazione è realizzata con più animali insieme. Tutte le ceneri vengono poi sparse in un’apposita area, chiamata “giardino della memoria”.
  • Separata: anche in questo caso la cremazione è svolta con più animali. Le salme, però, vengono tenute separate, così che sia possibile restituire le ceneri ai proprietari.
  • Individuale: è una forma privata, consentita solo da alcune ditte specializzate, che permette la cremazione individuale degli animali e la consegna delle ceneri ai proprietari.
  • La cremazione non è l’unica scelta possibile. Rispettando alcune regole, è possibile seppellire la salma del proprio cane o gatto.
Sepoltura di un animale

La sepoltura in giardino

Per poter seppellire i resti del proprio animale è essenziale che il veterinario dichiari l’assenza di malattie infettive sul certificato di morte del pet. Inoltre, per tutelare la salute pubblica, è richiesto il rispetto di alcune regole igienico sanitarie:

  • Serve il certificato di morte dell’animale;
  • Il veterinario deve rimuovere il microchip;
  • Entro due giorni dalla morte del cane o del gatto deve essere avvisata l’ASL di competenza. Questa si occuperà di disabilitare il microchip, cancellando l’animale dall’anagrafe presso cui era iscritto.
  • La fossa destinata alla sepoltura dell’animale deve essere profonda almeno mezzo metro, per evitate che altri animali possano dissotterrare i resti;
  • La salma deve essere riposta all’interno di un contenitore biodegradabile, mai dentro contenitori in metallo o plastica;
  • È consentito posizionare una piccola lapide o un altro segno commemorativo sul luogo di sepoltura del cane o del gatto.

Queste sono le regole generali, ma potrebbero esserci delle variazioni a seconda dei luoghi. Pertanto, è sempre consigliabile verificare le normative in materia stabilite dal proprio comune o dalla regione, prima di procedere alla sepoltura dell’animale.

Se il giardino è condominiale?

Seppellire i resti di cane e gatto nel giardino condominiale è possibile, ma è sempre bene valutare caso per caso, in funzione degli spazi effettivamente disponibili. La via più semplice, per evitare screzi tra vicini, è chiedere ai condomini il permesso per seppellire i resti del proprio animale in un’area precedentemente individuata.

Le regole generali di cui sopra valgono anche per le sepolture all’interno del giardino condominiale. L’amministratore può richiedere il certificato di morte dell’animale e segnalare agli uffici competenti dell’ASL la sua eventuale mancanza.

I cimiteri per animali

Se i Pet vengono a mancare per coloro che non dispongono di un giardino o preferiscono una soluzione più tradizionale, è possibile seppellire i resti dei propri animali da compagnia in alcuni cimiteri dedicati.

In Italia esistono queste realtà, ma sono spesso private e accessibili a costi piuttosto elevati. Inoltre, la sepoltura dedicata al proprio cane o al proprio gatto ha, solitamente, una durata massima di cinque anni, dopo di che i resti degli animali vengono spostati in una fossa comune.

Urna per le ceneri

La leggenda del ponte dell’arcobaleno

Tutte le culture e le tradizioni del mondo hanno sempre cercato di dare un senso alla morte e di immaginare cosa aspettarsi dopo la vita. Alcuni hanno pensato anche al destino degli animali e, tra loro, gli indigeni del Nord America hanno dato origine ad una leggenda che ipotizza l’esistenza di un luogo felice dedicato ai nostri pet che vengono a mancare.

Secondo questa leggenda, cani, gatti, conigli, criceti, cavalli, e qualunque sia stato il vostro animale più affezionato, dopo la morte si ritrovano in un luogo di pace e serenità, dove il sole li scalda dolcemente, il cibo non manca mai, le malattie non esistono e tutti giocano e coesistono pacificamente insieme.

In questo scenario idilliaco, capita che improvvisamente uno degli animali interrompa le sue attività, guardando un punto nel vuoto con tutti i sensi in allerta, fino a quando, poco dopo, appare colui o colei che era stato il suo umano preferito nel corso della vita e i due possono riunirsi, per sempre, sul ponte dell’arcobaleno per proseguire il viaggio insieme.

È una leggenda di speranza, che desidera donare conforto a tutti coloro che soffrono per la perdita del proprio compagno a quattro zampe.

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