I nostri amici animali, proprio come noi, nell’arco della propria vita possono andare incontro a diverse problematiche, di svariata natura, quando portare quindi il cane o gatto dall’agopuntore?
A cura della Dott.ssa Daniela Daidone Medico Veterinario Specializzata in Agopuntura Tradizionale Cinese
Quando portare il cane o gatto dall’agopuntore
I disordini e le patologie potranno dipendere dalla predisposizione di razza, dallo stile di vita, dall’alimentazione, dallo stato emozionale o, semplicemente, dall’età che avanza. Esistono poi le infestazioni parassitarie, le infezioni batteriche o virali, etc.
Potremmo fare un lunghissimo elenco delle problematiche esistenti nel mondo animale e nello specifico nel mondo dei nostri pet. In questo articolo, però, capiremo quando è il caso di portare il nostro cane o il gatto dall’agopuntore ovvero un Medico Veterinario esperto in Agopuntura.
Agopuntura una pratica poco conosciuta
Non tutti conoscono questa pratica energetica ma, anche chi la conosce, spesso non vi ricorre poiché non pensa che l’Agopuntura possa effettivamente donare giovamento in quella determinata circostanza. È giusto quindi fare chiarezza, così da sapere quando si può optare verso questa terapia non convenzionale.
Ricordiamo che l’Agopuntura appartiene alla Medicina Olistica, che considera l’organismo nel suo insieme, osservandone tutti gli aspetti, quindi non solo quello fisico e della patologia ma anche altre componenti come ad esempio emozioni e psicologia.
Proprio per questo, infatti, si può ricorrere all’Agopuntura in tutti quei casi in cui il nostro animale presenti un’alterazione di uno o più stati emozionali, per diverse ragioni, magari per l’arrivo di un bambino in famiglia o di un nuovo animale domestico, per un trasloco, o in altre situazioni di disagio.
Alterazioni delle emozioni
Si può considerare di iniziare un ciclo di sedute di Agopuntura, quindi, ogni qualvolta ci sia un’alterazione dello stato di una o più di queste emozioni:
- paura, fobìe;
- depressione, tristezza, apatìa;
- rabbia;
- gioia eccessiva;
- preoccupazione.
Possiamo pensare all’Agopuntura come unica scelta oppure integrandola ad un percorso comportamentale, di floriterapia e/o omeopatia.
Contro la paura
Per quanto riguarda la paura si può pensare all’Agopuntura quando abbiamo un cane timoroso in svariate circostanze, perlopiù generalizzate o, se la sua paura è rivolta ai suoi simili, agli esseri umani, rumori forti, situazioni particolari, etc.
È importante sapere che la paura è un’emozione a volte subdola e radicata nel profondo che può manifestarsi in modi diversi. Ad esempio, l’ansia è un segno di paura. L’animale può manifestare ansia perché dentro sé ha timore di qualcosa, che sia essa una prestazione o un evento che dovrà avvenire o di una determinata situazione.
Contro la depressione
Altre emozioni la cui alterazione può essere aiutata a tornare all’equilibrio grazie all’Agopuntura sono la depressione, la tristezza e, in generale, l’apatia. Si possono avere casi di animali (cani, gatti o cavalli) che manifestano una profonda tristezza: si vede dallo sguardo, dalla postura, dalla vitalità che diminuisce, dalla minore predisposizione al gioco o alle interazioni.
Ciò può avvenire in età anziana e quindi rientra nei disturbi della senilità in cui l’animale è meno stimolato. Può anche derivare da un passato travagliato, da traumi psicologici pregressi, dalla convivenza difficile con uno o più soggetti in famiglia, da fattori che riguardano lo stato relazionale di tutta la famiglia, dal non rispetto delle proprie esigenze e abitudini.
Moltissimi possono essere i motivi; vi rientrano anche le cause di origine fisica, come nel caso di apatia dopo un intervento, nel corso o a seguito di una patologia, etc. Anche in questo caso si può lavorare sottoponendo l’animale ad un percorso di Agopuntura.
Contro la rabbia o l’iperattività
Altra situazione in cui si può ricorrere a questa pratica energetica è quando abbiamo un animale collerico, rabbioso, teso. Anche in caso di animali che sembrano sempre “esageratamente felici, allegri e attivi” è molto utile l’Agopuntura.
Contro atteggiamenti ossessivo-compulsivi
Infine, è utile nel cane che manifesta atteggiamenti “ossessivo-compulsivi” quali il mordicchiarsi ad esempio gli arti in modo maniacale, effettuare dei movimenti in modo ripetuto e in generale in tutti quei comportamenti definiti “di sostituzione” che l’animale usa per scaricarvi il suo disagio.
Portare il cane o il gatto dall’agopuntore contro il dolore in generale
Inoltre, sapendo che notevoli effetti si ottengono nell’ambito delle patologie algiche, possiamo ricorrere all’Agopuntura in qualsiasi caso in cui l’animale senta dolore.
Noti sono gli effetti antidolorifici e antinfiammatori di questa antica pratica. Quindi è un valido aiuto in caso di:
artrite/artrosi;
- mialgie;
- tendinopatie;
- zoppie;
- ernie discali;
- dispalsie;
- riabilitazione post-operatoria;
- dolore muscolo-scheletrico in generale.
Anche in questo caso, la si può considerare come strada unica oppure come terapia integrata a farmaci e/o altre pratiche quali fisioterapia, osteopatia, etc.
Contro i disturbi neurologici
Altro campo in cui l’Agopuntura può aiutare è quello della neurologia.
- epilessia;
- paralisi;
- atassia;
- Sindrome di Wobbler;
- Sindrome degenerativa
- del cane anziano;
- Sindrome vestibolare.
Agopuntura un aiuto per i pazienti oncologici
Inoltre, possiamo pensare di chiamare l’Agopuntore in tutti i casi di pazienti oncologici che stanno affrontando una terapia quale chemioterapia e che possono trovare giovamento grazie all’Agopuntura per ciò che concerne gli effetti collaterali della terapia oncologica quali nausea, vomito, stanchezza, depressione.
Applicazione negli animali sportivi e come prevenzione
Utile anche per migliorare le performance degli animali atleti. Sui cavalli è noto l’effetto “doping-free” dell’Agopuntura. Non meno importante è l’aiuto che questa terapia può dare per la prevenzione e quindi nel momento in cui siamo a conoscenza delle predisposizioni di razza del nostro animale oppure sta iniziando quella delicata fase che è la senilità.
Alcuni pazienti della Dottoressa Daidone
Un cavallo arabo con un passato molto difficile è stato trattato per alcuni mesi ed è tornato alla sua vita dignitosa, con lo sguardo vitale e la sicurezza in sé, oltre che la voglia di vivere e passeggiare.
Oppure, il caso di un Galgo spagnolo, arrivato in Italia dopo un passato di maltrattamenti che sono arrivati nel profondo di questo animale. Grazie ad alcuni mesi di sedute in si è lavorato proprio sul suo passato, sul suo dolore dell’anima, sulla sua depressione, oggi è un cane con lo sguardo di nuovo presente, con la voglia di esplorare e di rialzarsi a vivere.
Ad ogni modo, si ricorda che l’Agopuntura non ha effetti collaterali quindi, dopo essersi informati, aver letto e capito nel dettaglio di cosa si parla e come agisce, possiamo ricorrere a questa pratica ogni qualvolta se ne presenta la necessità.