L’iscrizione all’anagrafe degli animali con microchip è un importante strumento per l’identificazione certa dei proprietari di cani (obbligatorio), gatti e furetti. Inoltre, rappresenta un forte deterrente contro l’abbandono degli animali.
Rubrica a cura di Elena Braghin Giornalista & copywriter freelance www.elenabraghin.com
Che cos’è il microchip e l’iscrizione all’anagrafe per gli animali d’affezione?
È una banca dati, realizzata dal Ministero della Salute in collaborazione con le amministrazioni regionali, che registra tutti i cani, gatti e furetti identificati sul territorio nazionale italiano.
Raccoglie i dati di tutte le anagrafi territoriali (regionali e provinciali) con l’obiettivo di rendere più semplice la ricerca e l’identificazione degli animali. Grazie a questo elenco è possibile risalire al luogo di registrazione degli animali e al legittimo proprietario, nel rispetto della privacy.
L’iscrizione all’anagrafe del cane con microchip
Il proprietario o il detentore di un cane deve obbligatoriamente far registrate l’animale entro i primi 2 mesi di vita, mediante l’applicazione del microchip. In seguito all’accordo Stato/Regioni del 24 gennaio 2013 , tutti i cani devono necessariamente essere identificati e registrati presso l’anagrafe canina di residenza o dell’ASL competente, opportunamente collegate con la banca dati nazionale, in accordo con quanto disposto dalle singole Regioni o dalle province autonome di Trento e Bolzano.
La registrazione è possibile grazie all’inoculazione sottocutanea di un microchip, che deve avvenire per mano di un Medico Veterinario abilitato. Il Veterinario, pubblico o privato, provvederà a registrare il numero identificativo dell’animale presso l’anagrafe competente. Contestualmente, rilascerà il certificato di iscrizione in anagrafe, che rappresenta il documento di identità dell’animale.
Il certificato di iscrizione
Il certificato di iscrizione in anagrafe è come una carta di identità del vostro animale. Questo prezioso documento deve essere richiesto, dal proprietario o detentore, al momento dell’inoculazione del microchip sull’animale e deve accompagnarlo in tutti i suoi eventuali trasferimenti di proprietà. Il certificato di iscrizione in anagrafe contiene le seguenti informazioni essenziali:
- Numero identificativo (le 15 cifre contenute nel microchip) e data dell’inserimento sottocute.
- Dati segnaletici, ossia i dati utili al riconoscimento dell’animale (specie, razza, data di nascita, sesso, taglia, sterilizzazione, etc.).
- Identità del proprietario.
- Dati anagrafici del detentore (se diverso dal proprietario).
L’iscrizione all’anagrafe per gatti e furetti
A differenza dei cani che devono essere obbligatoriamente registrati all’anagrafe canina territoriale, per i gatti e per i furetti la registrazione è su base volontaria.
Il microchip diventa obbligatorio, per questi piccoli animali da compagnia, se si intende viaggiare all’estero. Infatti, come stabilito dal Regolamento UE n. 576/2013 , del 12 giugno 2013, anche gatti e furetti devono essere necessariamente identificati tramite microchip per poter ottenere il passaporto europeo per animali, documento necessario per viaggiare con i propri pet al di fuori dei confini nazionali.
I conigli hanno un’anagrafe privata
Esiste un’anagrafe dei conigli d’affezione. Si tratta di una banca dati privata, dedicata a questi piccoli animali, realizzata dall’AAE-conigli Onlus; che ne risponde per correttezza, completezza e tutela della privacy dei dati raccolti.
Microchip o tatuaggio?
Dal 1° gennaio 2005, il microchip è considerato dallo Stato italiano come l’unico sistema identificativo degli animali d’affezione. In seguito ad un periodo di adattamento per il passaggio dal tatuaggio al nuovo sistema, a partire dal 3 luglio 2011 è fatto obbligo ai proprietari di cani di identificare i propri animali tramite innesto sottocutaneo di microchip.
Come per il tatuaggio, il microchip rappresenta un numero di identificazione univoco che varrà per tutta la vita dell’animale. I microchip utilizzati per l’identificazione degli animali possono essere prodotti e commercializzati soltanto da soggetti abilitati e riconosciuti dal Ministero della Salute, inoltre produttori e distributori devono garantire la tracciabilità dei lotti immessi sul mercato.
Come si legge il microchip?
Il microchip è un dispositivo piccolissimo, di forma cilindrica, lungo circa 9-10 mm e largo 1-2 mm. Non è un GPS e non fornisce la localizzazione dell’animale, ma solo una combinazione univoca di 15 numeri che identificano l’animale che lo ha addosso.
Per leggere il microchip è necessario utilizzare un apposito lettore RFID. Solamente i veterinari, i canili e le forze dell’ordine sono dotati di questo strumento. Per cui, se trovate un animale smarrito dovrete rivolgervi a loro per ricondurlo ai legittimi proprietari.
Se si è già in possesso del numero identificativo e si vuole verificare la sua iscrizione all’anagrafe degli animali d’affezione, è possibile fare una verifica immediata sul portale del Ministero della Salute, consultando la banca dati al seguente link: https://www.salute.gov.it/anagcaninapublic_new/home.jsp
Se il microchip è stato posizionato da poco sull’animale è possibile che non compaia ancora nella ricerca sul sito del Ministero. In questo caso, è possibile andare a ricercare il codice sugli elenchi delle singole anagrafi territoriali. Questo può accadere perché i dati vengono comunicati dalle Regioni alla banca dati generale con modalità e tempistiche differenti.