Presto inizierà L’autunno e, poco per volta, il clima si fa’ più fresco e umido, le ore di luce diminuiscono. In questa periodo di autunno, molti si chiedono come ci si debba comportare con l’alimentazione nei confronti del proprio cane e gatto .
A cura della Dott.ssa SABRINA DOMINIO-Medico Veterinario
Se paragoniamo le nostre abitudini, verrebbe spontaneo apportare delle modifiche al menù dei nostri animali, ma questa procedura è corretta?
Facciamo chiarezza! Così uguali, così diversi
I nostri amici a quattro zampe sono molto diversi da noi esseri umani ed hanno un apparato digerente molto delicato. Basti pensare che ci sono molti cani, ma anche alcuni gatti, che, ad ogni cambio brusco di dieta, manifestano disturbi dell’apparato digerente, come vomito e diarrea.
Questo è dovuto al fatto che a livello intestinale si trova una complessa popolazione di batteri “buoni”, che in linguaggio scientifico sono definiti “microbiota”.
I nostri amici a quattro zampe hanno un apparato digerente molto delicato
Il microbiota è legato a un perfetto equilibrio fra le varie famiglie di batteri che, in condizioni ottimali, sono in grado di contrastare la colonizzazione e la moltiplicazione dei patogeni che costantemente minacciano l’intestino.
Basta però un minimo squilibrio del pH intestinale, dovuto a sua volta ad un brusco cambio degli ingredienti della pappa, per alterare questa “macchina perfetta” e permettere a qualche patogeno in agguato di prendere il sopravvento.
Anche gli enzimi presenti a livello dello stomaco sono abbastanza delicati, soprattutto quelli incaricati di digerire i carboidrati, in quanto nei carnivori sono poco numerosi e fanno fatica ad adattarsi ai bruschi cambiamenti degli ingredienti. Facciamo quindi attenzione a proporre cambi di dieta quando davvero sono necessari e assicuriamoci che ogni passaggio sia graduale.
Quando cambiare:una questione di stili di vita
L’abitudine di variare la dieta con l’avvicendarsi delle stagioni deriva dall’usanza dei cacciatori e dei pastori, che sfruttavano i cani per una specifica funzione. Se pensiamo ai cani da caccia, ad esempio, essi trascorrono l’estate a completo riposo, per poi passare a periodi d’intensa attività fisica in autunno e in inverno.
Risulta chiaro come l’abitudine di variare molto la dieta in funzione della stagione sia una pratica non solo comprensibile, ma addirittura necessaria per questi soggetti. Ma possiamo dire lo stesso per i nostri fedeli amici?
Cambio brusco di dieta: disturbi come vomito e diarrea per cani e gatti
In passato gli animali non vivevano in casa, ma trascorrevano le giornate sempre all’aperto. Il loro metabolismo era influenzato dal clima esterno molto più di quanto succeda oggi e il fabbisogno energetico era strettamente correlato con le condizioni di temperatura ed umidità. Con il freddo, infatti, l’organismo spende molte energie per mantenere costante la temperatura corporea, in quanto i muscoli cutanei e quelli che avvolgono i bulbi piliferi si contraggono; questo fenomeno viene detto “orripilazione”.
Temperature costanti
Anche il consumo energetico in caso di temperature elevate non va sottovalutato, perché il cane disperde il calore soprattutto ansimando e questi movimenti respiratori consumano molte chilocalorie. I cani dal mantello fitto, come quelli appartenenti a razze nordiche, arrivano a consumare più energia con i climi caldi e umidi che con le temperature rigide dell’inverno.
Oggi, tuttavia, la stragrande maggioranza dei nostri amici pelosi vive in casa e può godere di temperature abbastanza costanti, grazie all’ausilio dei riscaldamenti in inverno e dell’aria condizionata in estate.
In passato, il metabolismo degli animali domestici era influenzato dal clima esterno molto più di oggi
Alimentazione in autunno importante lo stile di vita del cane e del gatto
Prima di decidere se variare o meno l’alimentazione dei nostri compagni, dobbiamo riflettere sul loro stile di vita: se trascorrono la maggior parte del tempo in giardino, sono più suscettibili alle variazioni climatiche e vale la pena apportare dei cambiamenti alla loro dieta. Se, al contrario, trascorrono tanto tempo in casa, sarà opportuno attuare delle piccole correzioni al menù, ma senza stravolgerlo.
Attività fisica conta moltissimo
Un altro aspetto da tenere in considerazione è il livello di attività fisica. Ci sono cani che trascorrono il periodo estivo in montagna o al lago con i proprietari facendo lunghe passeggiate e, una volta rientrati in città tornano a una vita sedentaria.
Questi soggetti dovranno ricevere una razione più calorica in estate, mentre vedranno le porzioni ridursi nel periodo autunnale. Per contro, ci sono padroni e animali che in estate, complice il caldo, riducono i tempi delle uscite per poi riprendere l’attività fisica con l’abbassarsi delle
temperature.
Altri ancora, durante le vacanze vengono lasciati in pensione e quindi trascorrono periodi molto sedentari. In questi casi la dieta dovrà essere molto leggera in estate, per poi ritornare più sostanziosa in autunno.
Il gatto è maggiormente influenzato dal numero di ore di luce e dalle temperature Cacciatori… stagionali!
Il gatto si comporta in maniera un po’ differente ed è maggiormente influenzato dal numero di ore di luce e dalle temperature. I felini che hanno la possibilità di uscire di casa, in estate diventano molto attivi: catturano prede di ogni genere e trascorrono nottate intere a zonzo, ingaggiando vere e proprie battute di caccia.
Una volta arrivato l’autunno, il gatto diventa più pigro e dormiglione e trascorre più tempo in casa a oziare. Chi possiede un gatto libero di uscire lo vedrà dimagrire nei mesi caldi, per poi tornare bello pasciuto in inverno. Per questi felini si consiglia una dieta più ricca in estate, mentre in inverno, quando diventano sedentari, andrà scelto un alimento light.
Con il caldo i nostri amici pelosi potrebbero perdere l’appetito che riacquisteranno con il rinfrescarsi del clima
Razione giornaliera frazionata per cane e gatto
Un altro fattore da tenere presente è l’appetito. Anche noi umani, con il caldo, sentiamo meno lo stimolo della fame, mentre in autunno ritorna puntuale l’appetito.
Questo comportamento è frutto di una serie di cambiamenti ormonali, influenzati dal clima e dalle ore di luce. Per i nostri amici a quattro zampe accade la stessa cosa, quindi potremmo trovarci di fronte ad animali che in estate faticano a finire la razione, mentre tutto torna nella norma con il rinfrescarsi del clima.
In questi casi è consigliabile frazionare la razione giornaliera in più pasti, in modo che la quantità di cibo ingerita ad ogni spuntino sia meno voluminosa e l’apparato digerente si affatichi il meno possibile.
È consigliabile somministrare i pasti nelle ore meno calde, come al
mattino presto e alla sera. Con il sopraggiungere dell’autunno potrete ritornare ai soliti due pasti, senza avere particolari problemi.
Autunno: periodo di muta
Con il diminuire delle temperature e il ridursi delle giornate, l’organismo inizia a prepararsi alla muta.
La vasocostrizione dovuta al clima più fresco causa un minor apporto di sangue, per cui la cute diventa meno elastica e i peli appaiono meno lucenti. A questo proposito, potete aiutare il mantello dei vostri amici con alcune vitamine e minerali che sono un vero toccasana per cute e peli, come zinco, biotina, vitamine antiossidanti.
Anche gli acidi grassi contenuti nell’olio di pesce o in alcuni oli vegetali possono migliorare l’aspetto di cute e mantello. Per quanto riguarda l’apporto proteico, al fine di favorire la ricrescita del pelo dopo la muta, cercate di prediligere alimenti che apportino proteine ad alto valore biologico e prestate attenzione alla qualità delle materie prime.
Sicuramente il salmone rappresenta un’ottima soluzione, perché contiene amminoacidi di elevata qualità ed è fonte naturale di acidi grassi omega 3 e 6.
In autunno oltre all’alimentazione per il nostro cane e gatto bisogna fare attenzione anche ai parassiti
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