Come difendersi dal caldo e dal colpo di calore, un fenomeno che può interessare tutti i nostri amici cani e gatti e deriva dalla esposizione a temperature e umidità relativa eccessive. Purtroppo, se non si agisce con tempestività può avere conseguenze addirittura letali.
A cura di ANGELICA D’AGLIANO
Quando il calore diventa troppo
L’animale non riesce più a disperderlo e ciò può avere delle ripercussioni addirittura letali. Un cane o un gatto colpito da ipertermia lancerà dei segnali molto precisi. La respirazione aumenta di frequenza e assume un ritmo affannoso, si avranno ipersalivazione e talvolta l’emissione di schiuma dalla bocca, accompagnati da disorientamento, mancanza di coordinazione nei movimenti e lamenti e vocalizzi.
Talvolta si potranno avere letargia e vomito. In presenza di sintomi di ipertermia il fattore tempo è fondamentale. Se non si interviene tempestivamente, infatti, il calore eccessivo potrebbe addirittura uccidere il nostro amico.
Soggetti a rischio
Come detto, il colpo di calore purtroppo può verificarsi nei cani e nei gatti in maniera indiscriminata. Tuttavia alcuni soggetti sono più a rischio di altri: gli individui molto giovani o molto anziani sono in generale più esposti, così come gli obesi, indipendentemente dall’età. Inoltre, non tutte le razze corrono gli stessi rischi.
Per quanto riguarda i cani, sappiamo infatti che i soggetti con muso largo e schiacciato, essendo più soggetti a problematiche di tipo respiratorio, risultano più fragili in caso di esposizione ad alte temperature. Attenzione quindi se si convive con cani di tipo Boston Terrier, Boxer, Carlino, Pechinese, Bulldog, Bouledogue français o Cavalier King Charles Spaniel: durante l’estate le attenzioni nei loro confronti dovranno essere intensificate.
In generale, se il nostro amico presenta una patologia polmonare o comunque capace di compromettere il buon funzionamento del sistema respiratorio, potrebbe essere maggiormente esposto al rischio di un colpo di calore durante la bella stagione.
Corriamo ai ripari
Se si manifestano i sintomi del colpo di calore, è necessario correre ai ripari in maniera tempestiva. Innanzitutto, contattiamo il nostro veterinario o la nostra clinica di fiducia, spiegando la situazione. Contestualmente, cerchiamo di abbassare la temperatura corporea del nostro amico. Per fare ciò, potremo bagnare l’animale con acqua fresca che tuttavia non dovrà essere ghiacciata, perché un raffreddamento troppo veloce potrebbe essere controproducente rispetto all’obiettivo di dissipare il calore accumulato.
Se abbiamo sotto mano un ventilatore, potremo però esporre al suo getto le zone bagnate: in questo modo andremo ad agire sul raffreddamento provocato dalla evaporazione dell’acqua e renderemo più veloce l’abbassamento della temperatura corporea. Quando questa sarà scesa sotto ai 39 gradi nel cane e ai 38 gradi nel gatto, potremo spostarci e portare il nostro amico dal veterinario, in modo che possa ricevere le cure necessarie.
Gli scenari
Quando si parla di colpo di calore si è subito portati a pensare a un’auto lasciata sotto il sole. In effetti, è uno degli scenari in cui si può manifestare. Questo perché le auto, come sappiamo, si surriscaldano facilmente. Bastano pochi minuti perché l’abitacolo di una macchina raggiunga temperature letali, fino a 70 gradi.
C’è chi pensa che basti abbassare i finestrini e lasciare la macchina in un luogo ombreggiato. In realtà, quando il caldo è molto anche questa misura può rivelarsi insufficiente. Questo perché l’abitacolo può ugualmente surriscaldarsi, inoltre se la sosta è lunga le zone prima ombreggiate potrebbero ritrovarsi esposte a un sole che durante l’estate continua a essere cocente anche nella parte più tarda del pomeriggio.
In realtà, i nostri amici possono andare incontro a un colpo di calore anche in altre occasioni. Ad esempio, una sessione di attività fisica con il nostro cane svolta nell’orario sbagliato può essere un fattore scatenante.
Come e cosa fare per difendersi dal caldo?
Nei mesi più caldi dell’anno, scegliamo con cura gli orari delle uscite con Fido, che potranno essere al mattino presto e nel pomeriggio sera, quando il calore sarà meno opprimente.
Cerchiamo di percorrere tragitti ombreggiati, meglio ancora se provvisti di vegetazione, la cui presenza produce ombra e fresco e aiuta a combattere l’afa.
Spostiamo i pasti di Fido e di Micio in orario serale, quando il caldo allenta la presa e non dimentichiamo mai di mettere sempre a loro disposizione acqua pulita e fresca.
Piccoli spazi
L’auto non è il solo luogo soggetto a surriscaldarsi. Alcuni box, garage, stanze piccole e anguste, durante le giornate più torride possono diventare luoghi pericolosi per i nostri amici. La cosa migliore sarebbe evitare di tenere Fido o Micio in luoghi simili.
Se non fosse possibile, assicuriamoci che il posto in cui vogliamo lasciare il nostro beniamino sia sufficientemente areato e lasciamo a sua disposizione, anche in questo caso, acqua fresca e pulita. Per quanto riguarda Fido, potremo pensare anche a un contenitore più grande, pieno d’acqua, in cui potersi bagnare a piacimento.
Parassiti
Il colpo di calore non è l’unico fenomeno al quale fare attenzione nella bella stagione. Con l’arrivo del caldo aumentano anche i parassiti che possono attaccare sia i cani sia i gatti, vale a dire pulci, zanzare e zecche. Oltre a essere ospiti decisamente fastidiosi, questi animali possono essere vettori di malattie anche gravi.
Pensiamo alla filariosi cardiaca trasmessa dalle zanzare, oppure alla leishmaniosi, provocata dal morso di un flebotomo comunemente conosciuto come pappatacio. Un buon trattamento antiparassitario, consigliato dal medico veterinario di fiducia, può aiutarci a prevenire questi problemi.
Forasacchi
Infine, le spighe delle graminacee. Sono comunemente conosciute come “forasacchi” e durante la bella stagione è molto facile trovarle non solo nei prati o nei campi, ma anche nelle aiuole o semplicemente sul ciglio stradale. Sono pericolose perché possono entrare nelle orecchie, essere inalate per sbaglio o addirittura conficcarsi nella pelle, ad esempio tra le dita, ma anche in altre zone delicate come le ascelle o la pelle intorno ai genitali.
Se queste particelle vegetali riescono a penetrare nella cute, possono creare ferite dolorose e infezioni. Se non sono conficcate troppo in profondità possiamo provare a estrarle autonomamente, facendo molta attenzione che non restino residui, altrimenti dovremo chiedere aiuto al veterinario.
Per combattere il problema dei forasacchi è necessario curare molto il mantello dei nostri amici, spazzolandolo periodicamente e ispezionandolo in modo meticoloso soprattutto dopo passeggiate e gite all’aperto.
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