Ciò che in medicina umana in Italia non è ammesso, in medicina veterinaria lo è. Il confine fra cure e accanimento rimane labile anche nella presa in carico degli animali.
Qual è il confine fra etico e non etico? Fra lecito e illecito?
Il libro, storia autobiografica emblema delle difficoltà di autorizzare la fine per una creatura che non può scegliere in consapevolezza, è un continuo decidersi e non decidersi per l’appuntamento finale dell’addio.
A firmare la prefazione la psicologa Ines Testoni, fra le cento scienziate più illustri in Italia, che insegna alla Facoltà di Psicologia all’Università di Padova ed è direttrice del master in “Death Studies&The End of Life” (studi sulla morte e il fine-vita).
Si ripercorrono, inizialmente con un intreccio fra analessi e prolessi, le vicissitudini che hanno portato alla cementificazione di un legame simbiotico, quello fra l’autrice e il suo labrador nero, famoso per essere stato il suo accompagnatore-reporter per molti anni: Alfredo. In questo idillio, un nuovo elemento si inserisce nel racconto per diventare il futuro vegliante nelle strazianti fasi terminali: Sparky, randagio salvato dal Montenegro con un destino segnato.
L’uccisione per mano umana o la morte in qualche combattimento clandestino. Dai tempi della salute ai tempi calpestati dalle patologie. La forza, la salute, i viaggi da un lato; la vecchiaia, la malattia e l’immobilità dall’altro.
Tutto ha un termine auspicabilmente naturale.
Un racconto costellato di ricordi, titubanze, decisioni e revoche repentine; un racconto in cui si è tentati disperatamente di fare ancora l’ultima cosa, l’ultima terapia, l’ultima cura, di sperimentare qualcosa per non far vincere il nulla del dopo. L’indecisione o forse l’incapacità di intraprendere una strada senza ritorno. L’autrice, che ha conosciuto già il confine per gli esseri umani, testimonia in questo lavoro un’altra linea di demarcazione non meno conflittuale. Il diario intende rappresentare i dilemmi e gli interrogativi esistenziali che ruotano attorno all’eutanasia. Riusciranno i tentativi della protagonista ad evitare questa decisione? Fin dove si è portati a spingersi per mantenere fede ad una posizione di principio per motivi personali, ideologici o di fede? Il rispetto per la vita di ogni creatura può contemplare la messa in atto di una pratica irreversibile? La storia di Alfredo e Sparky, sotto forma diaristica, diventa il riflesso degli enigmi della nostra anima e ci conduce a venire a patti con scelte escluse a priori.
Condanna o speranza? Pietà o peccato?
Solo assenze, pochi sensi di colpa se ogni strada è stata battuta, sovrabbondante nostalgia. Corse, camminate, esplorazioni: le memorie racchiuse dentro una fossa dove i fiori rievocano e confermano l’amore immutato.
Oltre la soglia.
Una lettura che induce alla riflessione sui limiti della vita e i caratteri di sopportabilità di condizioni invalidanti anche nell’animale non umano. Una lettura che si rivolge ai giovani e meno giovani affinché venga riconosciuto il dolore per la malattia e la perdita delle creature che non possono parlare ma sono depositarie di diritti e di aspettative che vanno compresi e non ignorati o sminuiti. Un percorso dentro la mente di una proprietaria che s’interroga sul senso dell’esserci attraverso coloro che l’hanno accompagnata per un lungo tratto della sua esistenza.