I nostri amati animali possono ereditare? Di solito sono loro ad andarsene per primi, avendo in media una vita più breve degli esseri umani, ma cosa succede quando è il proprietario a dover lasciare questo mondo per primo? I suoi animali possono ereditare? A chi vengono affidati? Ve lo spieghiamo in questo articolo.
A cura di Elena braghin
Gli animali non possono ereditare
Secondo il diritto italiano gli animali, pur essendo riconosciuti come esseri senzienti, sono considerati legalmente come beni mobili. Questo vuol dire che per la legge italiana non hanno la capacità giuridica di ereditare. In altri paesi europei ed extraeuropei è invece una possibilità.
In Italia i pet sono considerati delle res, al pari di oggetti, che con la morte del proprietario entrano automaticamente a far parte dell’asse ereditario. Ciò significa che gli eredi accettando l’eredità accettano anche l’animale o gli animali che erano di proprietà del defunto.
Nel caso di mancata accettazione dell’eredità, l’obbligo di mantenimento e custodia dell’animale rimasto “orfano” ricade in capo al Comune che, di norma, lo affida ad un canile o rifugio in attesa di adozione.
Esseri senzienti e beni mobili
Gli animali, nell’ordinamento italiano, sono considerati “beni mobili”, res che possono essere oggetto di diritti reali (cioè di proprietà) e di rapporti negoziali (cioè possono essere acquistati e venduti), ma che in quanto “beni” non possono essere titolari di capacità giuridica e, pertanto, non possono essere titolari di diritti e obblighi, come quelli derivanti da un’eredità.
In un precedente articolo abbiamo visto che l’ordinamento italiano definisce gli animali anche come “esseri senzienti”, cioè capaci di provare emozioni e di manifestare dolore e tristezza. Questa definizione è fondamentale per la tutela del loro benessere ed è ciò che sta alla base, ad esempio, dei divieti di sperimentazioni su animali e della dicitura “cruelty free”.
Chi eredita l’animale di famiglia?
Gli eredi che non desiderano animali non possono rifiutarsi di ereditare i pet del defunto. In Italia, l’accettazione parziale dell’eredità non è possibile; o si accetta tutta la quota spettante, compreso l’animale che ne fa eventualmente parte, o nulla.
Gli eredi sono pertanto obbligati ad accettare gli animali del defunto. Se si è preoccupati che i propri animali finiscano in mani amorevoli si può indicare tramite testamento qualcuno di fiducia incaricato di prendersene cura.
Persone o associazioni di fiducia
È possibile disporre con testamento l’onere a un’altra persona o a un’associazione di prendersi cura degli animali del testatore per tutta la loro vita. A tal fine è anche possibile destinare alla persona o associazione indicata un lascito di natura economica, che può essere una somma di denaro, un bene o anche una polizza vita. In questo modo non saranno gli animali ad ereditare direttamente, ma coloro preposti a prendersene cura.
Come fare testamento
Non è sempre necessario andare da un notaio per sottoscrivere un testamento. Con il testamento olografo è possibile farlo a costo zero: è necessario scrivere a mano le proprie volontà su carta, inserendo il proprio nome e cognome, la data e la firma.
Per questa particolare forma testamentaria, che deve essere interamente scritta a mano dal testatore stesso, è consigliabile fare due copie e lasciarne una a persona di fiducia o ad un notaio o ad un avvocato, in modo che le proprie volontà non vadano perse nel momento del bisogno.
Nel testamento andranno indicati i beneficiari e i beni lasciati in eredità. Se si vuole lasciare un bene di natura economica a una persona o una associazione per la cura dei propri pet, è consigliabile indicare nel testamento che il beneficiario potrà usufruire del lascito a condizione che si prenda cura degli animali.
Attenzione all’entità del lascito, perché nel caso di eredi diretti (coniuge, figli o genitori), il suo ammontare deve sempre rispettare le quote legittime di eredità indicate dalla legge.
Infine, è possibile nominare un esecutore testamentario che avrà il compito di controllare che le volontà del testatore siano rispettate, pena la denuncia del beneficiario inadempiente. In questo modo gli animali non ereditano direttamente, ma possono essere messi in buone mani e dotati di tutto ciò che economicamente può essere utile per la loro cura.