E se mi attacchi qualche malattia? La trasmissione di una zoonosi si può avere quando una persona entra in contatto diretto o con le secrezioni di un soggetto con la patologia in atto.
Dott.ssa Francesca Serena Consulente Veterinaria BOSS & Co. Cat Club (riconosciuto ANFI)
Contatto uomo animale
La maggior parte delle malattie zoonotiche non è grave, tuttavia alcune persone sono più a rischio, come gli individui con sistemi immunitari immaturi o indeboliti, quali i bambini, le persone con sindrome da immunodeficienza (AIDS), gli anziani.
Impariamo a difenderci
Ecco alcune delle zoonosi più comuni. La malattia “da graffio”. Denominata anche Bartonellosi, è di gran lunga la zoonosi batterica più comune connessa ai gatti. Si può avere quando una persona è morsa o graffiata da un gatto portatore del batterio, nella trasmissione del quale, in ambito felino, sembra che possono svolgere un ruolo importante le pulci.
I sintomi consistono in gonfiore dei linfonodi, particolarmente di testa, collo e braccia. Si può avere la febbre, emicrania, doloretti articolari e muscolari e senso di affaticamento. Gli adulti in buona salute recuperano generalmente senza grossi problemi o strascichi.
Per la prevenzione di questa malattia è utile evitare i graffi e i morsi. Sarebbe buona norma non permettere che i bambini giochino coi gatti in modo pesante. Sì dunque al gioco interattivo, come le cannine con attaccati fili, pezzetti di pelliccia o piume (i gatti le trovano estremamente gradevoli e divertenti!). Infine è fondamentale un corretto programma di trattamento contro le pulci.
Che cosa posso fare per proteggere il mio gatto e me stesso?
Il buonsenso e le regole igieniche di base ci permettono di conservare la salute nostra e dei nostri gatti. Ecco alcune semplici precauzioni:
Laviamoci le mani prima di mangiare e dopo il trattamento dei gatti.
Ricordiamoci i controlli annuali e gli esami delle feci per il nostro gatto.
Rivolgiamoci al nostro veterinario per la salute dei gatti.
Effettuiamo un corretto controllo delle infestazioni parassitarie con trattamenti periodici per le pulci e esami delle feci.
Cerchiamo di evitare morsi e graffi interagendo correttamente con i gatti.
Alimentiamo i gatti con carni sicure. Curiamo l’igiene e la pulizia delle lettiere rimuovendo tutti i giorni le feci e pulendo periodicamente le lettiere con detergenti e acqua calda. Portiamo i guanti quando ci occupiamo di giardinaggio, e poi laviamoci le mani. Laviamo bene frutta e verdura prima di mangiarla.
Guerra ai funghi
Le tricofitosi, dette anche “tigne”, sono causate da funghi. Le infezioni da specie zoofiliche, che colpiscono cioè gli animali, sono contratte dall’uomo con il contatto con l’animale portatore (cani, gatti, bovini, cavalli).
Nei gatti, la tricofitosi compare come zona asciutta, leggermente rosacea, spesso a partenza dal naso o dalla testa. Nell’uomo si ha spesso una lesione rotonda, rossa, pruriginosa con un bordo rialzato. La prevenzione consiste nel far vivere i gatti in ambienti luminosi, asciutti, non sovraffollati e sani.
La terapia si basa sull’utilizzo anche combinato di prodotti per uso orale o topico che bloccano il problema. Per ridurre la contaminazione dell’ambiente (e non solo da spore fungine) è bene effettuare pulizie approfondite periodiche di divani, tappeti cuscini e altre cose che possono fungere da supporto per le spore.
Verdure lesse
Fra tutte le zoonosi la vera bestia nera è la Toxoplasmosi. Quanti si sono sentiti dire “se c’è una donna in gravidanza bisogna subito liberarsi del gatto”?
È un errore gravissimo, dettato da una altrettanto grave ignoranza della epidemiologia e della patogenesi di questa malattia.
La toxoplasmosi è causata da un protozoo – un microorganismo che gli esperti chiamano Toxoplasma gondii – che ha come ospite finale il gatto e come ospiti intermedi moltissime altre specie animali. I gatti si possono infestare mangiando roditori, uccelli, lucertole o altre piccole prede contaminate.
A questo punto il protozoo si installa nell’intestino del gatto e inizia ad emettere le spore, che vengono eliminate con le feci per circa due settimane (Quindi il gatto non è un eliminatore perenne di spore!
E inoltre se le elimina lo possiamo vedere – e di conseguenza intervenire – con un semplice esame delle feci). Per di più le spore appena deposte non sono infettanti, lo diventano solo dopo essere maturate a condizioni ottimali di temperatura e umidità per 2- 5 giorni.
Le persone solitamente si infestano mangiando la carne cruda o non abbastanza cotta di animali nutriti con vegetali contaminati, o consumando verdure non sufficientemente lavate o non abbastanza cotte provenienti da terreno contaminato.
Quindi la toxoplasmosi non si prende per contatto diretto con il gatto.Anche in questo caso delle elementari regole igieniche possono impedire la contaminazione. Qualche consiglio?
Ad esempio portare i guanti quando si lavora in giardino o nell’orto, e poi lavarsi le mani. Evitare la carne non abbastanza cotta e lavare bene frutta e verdura prima di mangiarle. Pulire giornalmente le lettiere (le donne incinte con la scusa del toxoplasma possono far pulire la lettiera ai mariti!).
Le pulci sono il parassita esterno più comune dei gatti. Esse non riescono a sopravvivere sugli esseri umani, ma i loro morsi possono causare prurito e infiammazione. Alcuni parassiti intestinali felini, compresi gli ascaridi e gli anchilostomi, possono causare problemi noti come “sindrome da larva migrans”, specialmente in bambini che giocano con la terra mettendosi poi le dita sporche in bocca.
La prevenzione è basata su semplici regole igieniche come lavarsi le mani prima dei pasti, pulire bene le verdure da residui di terra e togliere al più presto le feci dalla lettiera del gatto. Gli esami delle feci annuali e un corretto programma di trattamento del gatto con antiparassitari
prescritti al veterinario riducono la contaminazione dell’ambiente e il
rischio di infezione umana.
La Rabbia
La maggior parte dei virus infetta soltanto determinate specie e non altre.
Ad esempio, i virus umani, come quelli che causano l’influenza e le malattie respiratorie, infettano soltanto gli esseri umani, mentre il virus dell’immunodeficienza felina, il virus della peritonite infettiva e della leucemia colpiscono soltanto i gatti.
Una malattia zoonosica virale pericolosa e quindi attentamente tenuta sotto controllo dai servizi di Sanità Pubblica è la rabbia, che si trasmette con il morso di un animale infettato, attacca il sistema nervoso centrale ed è sempre mortale.
Naturalmente il controllo e la prevenzione della rabbia sono in atto su tutto il territorio europeo da molti anni. Adeguati programmi vaccinali, tanto sui selvatici quanto sugli animali domestici, studi di laboratorio e rigorose osservazioni cliniche hanno consentito, nel tempo, il raggiungimento di una buona situazione epidemiologica di controllo del morbo.
La prevenzione è vaccinale; i vaccini antirabbici attualmente in commercio sono sicuri e conferiscono un’immunità efficace e duratura. Cani e gatti che viaggiano all’estero sono tenuti ad avere questa vaccinazione riportata sul Pet Passport.