I gatti affrontano due periodi di muta all’anno, in autunno e in primavera.
A cura di ANGELICA D’AGLIANO
Ricambio programmato in primavera ed in autunno
Durante queste due fasi il mantello di Micio subisce un consistente ricambio, che gli permette di adattarsi alle incipienti variazioni di temperatura. Con l’arrivo dell’inverno, il mantello si farà più caldo e soffice, mentre, al contrario, la muta primaverile lo renderà più leggero e adatto ad affrontare le alte temperature estive.
In particolare, questa seconda muta è la più consistente e in molti casi può durare anche molto a lungo, protraendosi anche nel periodo estivo.
Una fase che non può essere ignorata
Chi vive con un gatto non ha bisogno di grossi calcoli per comprendere quando è arrivato il momento della muta. Nel giro di poco tempo, infatti, Micio comincerà a perdere pelo copiosamente “inondando” il suo giaciglio, la casa e perfino i nostri vestiti. I peli del gatto sono molto particolari. Provvisti di minuscole escrescenze, si ancorano tenacemente alle superfici e sono molto difficili da rimuovere.
Il pelo del gatto cure costanti
Come possiamo fare, quindi, per affrontare al meglio il periodo di muta del gatto? Senza dubbio, per prima cosa sarà bene intensificare le sessioni di spazzolatura. Alcuni Mici adorano essere spazzolati, altri ne farebbero volentieri a meno. A prescindere dalle preferenze del nostro amico, durante il periodo di muta l’ideale sarebbe prenderci cura del suo manto almeno due o tre volte alla settimana, a maggior ragione se Micio è un esemplare a pelo lungo.
Un momento di relax
Spazzolando il nostro gatto, otterremo come primo risultato quello di rimuovere molto del pelo morto che altrimenti si sarebbe sparpagliato sui pavimenti, i mobili e i cuscini di casa. Il delicato massaggio generato dal passaggio della spazzola, inoltre, per molti gatti diventa un piacevole momento di relax e un ottimo modo per rinsaldare il rapporto col proprio compagno a due zampe.
Fin da cuccioli
Certo, non tutti i gatti amano essere spazzolati. La cosa più semplice, se ne abbiamo la possibilità, è abituare Micio fin da cucciolo, in modo da non avere problemi quando sarà cresciuto. Naturalmente, ciò non è sempre possibile, pensiamo ad esempio ai gatti adottati in età adulta, che magari hanno vissuto una vita da randagi, o che semplicemente non sono stati abituati alla spazzola dai loro precedenti padroni.
A ciascun mantello la sua spazzola
Se Micio è riluttante a farsi spazzolare, dovremo essere molto pazienti e procedere in modo graduale, aumentando progressivamente i minuti dedicati alla spazzolatura, ma senza mai forzare la mano.
Offrire degli snack prelibati o dei premietti potrà aiutarci a convincere anche i gatti più ostinati.
Ricordiamoci poi che ciascuna tipologia di mantello richiederà cure e attenzioni diverse.
Pelo del gatto lungo o corto
Per spazzolare un gatto con il pelo lungo, meglio dedicarsi prima a sciogliere i nodi, se presenti, districandoli con una spazzola dai denti non troppo stretti, oppure eliminandoli con un paio di forbici a punte tonde, se necessario.
Una volta che avremo tolto quelli, potremo procedere con una spazzola a denti più stretti, così da eliminare eventuale polvere e sporcizia che può essersi accumulata nel mantello. Per un gatto a pelo corto, l’operazione di spazzolatura è più semplice, ma non per questo deve essere trascurata.
Con una buona spazzola morbida, a setole corte, potremo tenere in ordine il suo mantello.
Se Micio non apprezza particolarmente questo tipo di trattamento, potremo usare anche un apposito guanto, che ci permetterà di rimuovere il pelo morto dal mantello di Micio mentre lo accarezziamo.
Boli di pelo? No, grazie
Oltre a rimuovere il pelo morto, lo spazzolamento ci aiuterà a difendere il nostro piccolo felino domestico dal fastidioso problema della formazione dei boli di pelo. Ma di che cosa si tratta, di preciso? I boli di pelo, conosciuti anche dagli esperti con il nome di “tricobezoari”, o più comunemente “hairball”, sono delle masse più o meno consistenti di pelo morto che si depositano nell’apparato gastroenterico del nostro piccolo felino.
Prevenire è meglio
Toelettandosi, infatti, Micio ingerisce di continuo una certa quantità di pelo. Nei periodi di muta questa quantità aumenta, dando luogo appunto ai cosiddetti “boli”, che vengono espulsi attraverso il transito intestinale, oppure vomitati. Se la loro quantità è eccessiva, possono dare luogo a problemi di stipsi. La spazzolatura periodica di Micio minimizza la quantità di pelo ingerito, aiutando a prevenire la formazione dei boli.
Pulizie profonde per un ambiente migliore
Nonostante tutto l’impegno, è inevitabile che durante la muta aumenti la quantità di pelo in giro per casa. Per eliminarlo c’è un solo modo: intensificare le pulizie. Come detto, il pelo di gatto è piuttosto tenace. Per rimuoverlo dai tessuti (come ad esempio divani, cuscini, letti…) ci possono venire in aiuto le spazzole adesive che spesso si usano per tenere in ordine i vestiti.
Aggiungere qualche passaggio di scopa o di aspirapolvere alla nostra routine delle pulizie, ci permetterà poi di liberare i pavimenti, ma anche l’aria che respiriamo, dal pelo in eccesso.