La leucemia felina

Il virus della leucemia felina è strettamente specie-specifico. Ciò significa che non può trasmettersi dal gatto ad un altro animale, né all’uomo.

a cura di A.N.M.V.I. Dott. MARCO MELOSI Dott.ssa – SILVIA MACELLONI – Medici Veterinario

Un male…STRISCIANTE

Ha anche altre caratteristiche: è labile nell’ambiente, si disattiva facilmente con i comuni disinfettanti e resiste poco agli agenti esterni. Tuttavia, trasmettendosi principalmente attraverso la saliva, le ciotole utilizzate da gatti infetti possono rappresentare una facile via di contagio per gatti sani.

Trasfusioni a rischio

Il virus può essere trasmesso attraverso il contatto diretto tra gatti (morsi, per esempio), dalla mamma ai piccoli nelle fasi di gravidanza o allattamento oppure tramite trasfusione di sangue infetto. Anche le lettiere frequentate da gatti infetti possono essere veicoli di trasmissione del virus.

Infezione latente

Solo il 30 % dei gatti colpiti dal virus manifesta i sintomi della malattia. Sembra che circa il 40% dei gatti che entra in contatto con il virus riesca a neutralizzarlo e a non manifestare mai i sintomi. Alcuni gatti, poi, si dimostrano sieropositivi ma non manifestano (per molto tempo o mai) i sintomi della malattia pur restando portatori del virus.

In questo caso si dice che l’infezione resta latente.

Dopo il contagio, che avviene principalmente per via oronasale, il virus della leucemia felina replica nelle tonsille e nei tessuti linfoidi locali per poi diffondersi al sistema linfoide, al midollo osseo, all’epitelio della mucosa intestinale, respiratoria e alle ghiandole salivari.

La fase di viremia dura circa 2-4 settimane; a seconda della risposta del sistema immunitario il gatto colpito può andare incontro a un’infezione persistente con sintomatologia manifesta, un’infezione latente oppure la guarigione.

Sieropositivi

Avere un gatto asintomatico e sieropositivo, quindi, non significa per forza che si ammalerà: potrà ammalarsi, restare sieropositivo oppure guarire. L’evoluzione dipende dallo stato di salute del gatto al momento del contagio (efficienza del suo sistema immunitario), dalla rapidità della diagnosi, dalle condizioni di vita, dalla gestione e dalle cure cui viene sottoposto.

Sintomi generici

I sintomi della leucemia felina sono piuttosto generici. Spesso la malattia si manifesta con un malessere generale e con difficoltà a superare altre patologie e infezioni. I sintomi più comuni sono anoressia, dimagrimento, debolezza, linfoadenomegalia, anemia, ittero, sintomi gastroenterici, problemi respiratori e dell’apparato urinario, aborti, mortinatalità, aumento della possibilità di sviluppare forme tumorali (in particolare sarcomi).

Immagine di un gatto con leucemia felina e quadretto con diagnosi di leucemia

Un occhio di riguardo

Purtroppo al momento non esistono cure risolutive per la leucemia felina. I gatti sieropositivi vanno seguiti con attenzione avendo cura di controllare il loro stato di salute, alimentarli e gestirli attentamente, effettuare a cadenze regolari visite cliniche e analisi. Vanno evitati per quanto possibile stress e prevenute malattie secondarie che potrebbero abbassare le difese immunitarie e favorire il riattivarsi della malattia.

Terapie mirate

I gatti con sintomatologia manifesta vanno seguiti a maggior ragione con molta attenzione e curati tempestivamente per ogni infezione o patologia secondaria. Il Medico Veterinario potrà valutare se sottoporre il gatto a terapie che non permettono la guarigione, ma possono prolungare e migliorare la vita del paziente. Le visite dal veterinario dovranno essere regolari e i controlli attenti.

Vaccino

Per la leucemia esiste un vaccino in grado di offrire un’ottima copertura. I gatti da vaccinare vanno preventivamente testati ed è necessario attendere i quattro mesi di vita del gattino per avere una risposta certa al test.

Il vaccino è consigliato per i gatti che possono uscire e frequentare altri gatti oppure per quelli che vivono in casa con altri gatti positivi o dubbi. Sarà comunque il Medico Veterinario a consigliare la vaccinazione e il momento migliore per effettuarla, basandosi sullo stato di salute, sullo stile di vita e sull’età del gatto.

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