Patologie dell’apparato riproduttivo del coniglio femmina

Le patologie che interessano in modo specifico l’apparato riproduttivo del coniglio femmina, possono comparire in vari momenti della sua vita al momento dell’accoppiamento, durante la vita intrauterina e la vita extrauterina.

A cura della Dott.ssa EMANUELA TETTA Medico Veterinario – Adelfia (BA)
Emanuela.tetta@virgilio.it

L’attività dell’apparato riproduttivo del coniglio femmina

E’ ritmica e viene definita ad “ovulazione indotta dal coito”, ossia il rilascio dell’ovulo da parte dell’ovaio avviene solo qualche ora dopo l’accoppiamento.

Nel coniglio nano, l’attività riproduttiva è pressocchè continua con una pausa verso la fine dell’estate, mentre nel coniglio che vive allo stato brado, è limitata ad un periodo stagionale (da febbraio a maggio).

Accoppiamento

L’accoppiamento può compiersi regolarmente solo se i conigli sono in perfetta salute, ma soprattutto se i l’apparato riproduttivo del coniglio femmina è integro. Sono altresì importanti, la predisposizione della femmina ad accettare il maschio; è buona norma, in caso di accoppiamento dei coniglietti, che sia la femmina, qualche ora prima dell’accoppiamento, condotta dal maschio e non il contrario.

Fondamentale per un accoppiamento fruttuoso, che i conigli siano sessualmente maturi. La maturità sessuale nel coniglio nano è precoce e si realizza all’incirca sui 4-5 mesi, ma per il primo accoppiamento è preferibile che avvenga sugli 8 mesi di vita per la femmina e 7 per il maschio. Il modo più naturale per permettere ai conigli di accoppiarsi è di lasciarli liberi in un ambiente confinato. L’accoppiamento vero e proprio dura all’incirca 15 secondi.

Splendido coniglio femmina nell'articolo apparato riproduttivo coniglio femmina
Foto da pixabay

Gravidanza

La gravidanza dura 31-32 giorni. Il parto avviene senza complicazioni ed è molto rapido con la nascita di 2 o 3 piccoli cuccioli che si presentano bagnati, senza pelo e incapaci di muoversi. L’allattamento avviene quotidianamente e in un solo pasto, mentre lo svezzamento avviene a circa 8 settimane.

Patologie della sfera riproduttiva

Nel coniglio d’affezione, le alterazioni della sfera genitale e sessuale sono di frequente riscontro, purtroppo però vengono diagnosticate quasi sempre in ritardo.

Processi infiammatori Mastite

La mastite, è un processo infiammatorio a carico di una o più mammelle. Si osserva nelle coniglie in lattazione e in coniglie in pseudogravidanza nelle quali però, l’infiammazione è dovuta al ristagno di latte nella ghiandola mammaria. Talvolta la mastite, può essere la conseguenza di ferite dello stesso capezzolo, provocate da morsi inferti dai piccoli affamati o ingordi.

I processi infiammatori che si osservano più frequentemente sono quelli che colpiscono l’utero o parte dell’apparato genitale. Sono genericamente denominati metriti le infezione causate dalla presenza di germi patogeni che danneggiano gravemente tutte le strutture dell’utero. La piometra, è una endometrite purulenta cronica con ritenzione di essudato purulento.

Le ovariti sono infezioni delle ovaie. L’emometra, ossia la raccolta di sangue nei corni uterini, invece, è una condizione patologica che riconosce una base genetica. Nel coniglio però, spesso è il risultato di una torsione del corpo dell’utero a termine della gestazione o dalla presenza di un adenocarcinoma uterino con aneurisma delle arterie uterine.

L’idrometra, consiste in una raccolta endouterina di liquido sieroso leggermente filante trasparente; le cause sono diverse come una prolungata stimolazione ormonale con estrogeni e/o progestinici. Si parla di mucometra, quando la raccolta di materiale, è prevalentemente mucosa.

Coniglio in primo piano in libertà
Foto da Pixabay

Neoplasie Adenocarcinoma uterino

L’adenocarcinoma uterino è il tumore per eccellenza del coniglio da compagnia, si osserva nelle femmine non sterilizzate e la sua comparsa si verifica a partire dai 5 anni in su.

È una neoplasia silente, quasi mai il proprietario si accorge che la sua coniglietta ha questa forma morbosa se non quando la stessa diventa apatica e smette di mangiare. La severità di questa neoplasia è la sua forte capacità di colonizzare diversi organi inficiandone la loro funzionalità.

Sindromi condizionate Febbre puerperale o ipocalcioemia

È una forma morbosa che si manifesta di frequente nella coniglia in un periodo successivo al parto, è anche denominata eclampsia puerperale, paresi gastro-intestinale. Nei quindici giorni successivi al parto infatti la coniglia manifesta una serie di sintomi come, l’improvvisa paralisi del treno posteriore, dell’intestino e della vescica, timpanismo grave, cessazione della lattazione, seguiti da morte a distanza di tre-cinque giorni. Questa sindrome è molto frequente soprattutto nelle coniglie grasse, obese.

Chetosi o tossiemia gravidica

È una malattia metabolica, è una evenienza abbastanza rara nel coniglio d’affezione considerando la sua patogenesi, ma a volte si può osservare nelle coniglie da compagnia che vengono continuamente accoppiate a scopo di lucro; è stata osservata anche in coniglie primipare.

La tossiemia gravidica, si presenta nelle coniglie giunte quasi a termine della gestazione per lo più a partire dal momento della preparazione del nido ma può colpire anche coniglie in stato di pseudogravidanza o in puerperio.

I fattori che ne influenzano l’insorgenza sono l’obesità, denutrizione in tarda gravidanza, fattori stressanti, il digiuno, l’ipoglicemia, la febbre, sono situazioni chetogene. La sintomatologia con la quale si manifesta la tossiemia gravidica è l’improvvisa disappetenza accompagnata da depressione generale e da un atteggiamento di spossatezza, respirazione affannosa, emanazione di un caratteristico odore acetico con l’aria espirata (acetone e altri corpi chetonici), diminuzione della escrezione urinaria.

Cannibalismo

Il cannibalismo è un fenomeno abbastanza ricorrente nei conigli da compagnia. Consiste nel divorare alcuni o tutti i piccoli appena partoriti o qualche giorno dopo il parto. Le cause possono essere di natura carenziale che la coniglia cerca di compensare, divorando qualche soggetto della propria figliata; oppure ad una alterazione del normale stato psicologico della coniglia.

Nella coniglia d’affezione, il cannibalismo è molto documentato, si verifica soprattutto quando subisce un parto difficile e doloroso che predispone ad uno stato di intenso nervosismo; quando è disturbata nell’imminenza del parto da rumori di vario genere; o viene sottoposta a repentine variazioni climatiche ed alimentari; oppure quando la sua gabbia è situata vicino a quella di un maschio; per la mancanza di acqua, dovuta a grave negligenza del proprietario.

Le forme morbose che colpiscono l’apparato riproduttore della coniglia sono facilmente prevedibili; e curate con successo sia attraverso una tempestiva diagnosi che attraverso una corretta gestione sanitaria della coniglia. Con visite periodiche effettuate dal veterinario di fiducia ed una particolare attenzione da parte del proprietario nel denunciare sintomi ed atteggiamenti anomali o quantomeno inusuali. Le femmine che hanno raggiunto la maturità sessuale, andrebbero sottoposte alla sterilizzazione chirurgica.

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