Ebbene sì, anche il coniglio da compagnia può essere colpito da malattie di origine neurologiche, che possono compromettere in maniera irreversibile la qualità di vita.
A cura della Dott.ssa EMANUELA TETTA Medico Veterinario – Adelfia (BA) Emanuela.tetta@virgilio.it
Come si manifestano le malattie neurologiche nel coniglio
Le malattie neurologiche nel coniglio sono numerose, possono essere di origine primaria, dovute a disfunzione del sistema nervoso centrale o il risultato di infezioni generalizzate.
I sintomi di danno neurologico possono essere inquadrati e individuati, solo attraverso l’esecuzione di un’accurata visita da parte del Medico Veterinario specializzato. È fondamentale ciò che riferisce il proprietario del coniglietto, che può notare cambiamenti nelle sue normali abitudini quotidiane.
Il torcicollo
Tra le manifestazioni più eclatanti di un possibile problema neurologico troviamo il torcicollo; il coniglio all’improvviso manifesta una deviazione della testa sul collo, che si traduce con una deambulazione difficoltosa e abbattimento. Le cause possono essere di natura traumatica, ma nella maggior parte dei casi riconoscono una matrice infettiva; come accade nell’otite media da Pasteurella multocida o nella localizzazione di un piccolo protozoo, l’Encephalitozoon cuniculi, a livello encefalico.
Il torcicollo è una condizione molto critica per il coniglio che è costretto a espletare tutte le sue attività quotidiane con molta difficoltà perché non riesce a mantenere la stazione quadrupedale. Generalmente le grandi funzioni organiche vengono conservate; non sempre è possibile recuperare il ciecotrofo, che purtroppo va perduto. Segue una modificazione delle sue abitudini alimentari mentre le pareti della gabbia costituiscono l’unico supporto per spostarsi senza cadere da una parte all’altra della stessa.
Anche l’attenzione all’igiene personale è trascurata: spesso il mantello del lato controlaterale risulta sporco di deiezioni, specie quando l’animale perde l’equilibrio e cade rovinosamente; se la deviazione della testa è accentuata, anche l’occhio del lato ruotato, toccando il fondo-gabbia, si imbratta di lettiera e di polvere e ben presto si manifesterà una congiuntivite traumatica.
Cosa fare quando il coniglio presenta il torcicollo
Per prima cosa, circoscrivere il raggio di azione del coniglio; meglio sistemarlo in una gabbia spaziosa nella quale si posizionerà una buona lettiera ben distribuita su tutto il fondo-gabbia. Evitare l’uso di traversine o di teli che si aggrovigliano nei suoi movimenti circolari. Il fieno verrà riposto in una rastrelliera ad un’altezza idonea per essere mangiato e mai distribuito sul fondo gabbia, in quanto potrebbe limitare i movimenti delle zampe.
Il beverino deve essere posto sulle pareti della gabbia in una posizione accessibile alla sua bocca; meglio evitare le ciotole perché verrebbero inevitabilmente rovesciate. È consigliabile provvedere all’igiene del suo mantello, con spazzolature quotidiane e con la rimozione di residui di ciecotrofi o di lettiera. Mentre il controllo della zona perineale servirà a tenere sempre pulito ed asciutto la sua pelliccia ed evitare così dermatiti da contatto. È fondamentale intraprendere contemporaneamente all’accudimento, anche una terapia farmacologica.
Malattie neurologiche del coniglio di origine genetica
Tra le forme morbose che si manifestano con sintomatologia neurologica sono da annoverare quelle di origine genetica che, quasi sempre, sono incompatibili con la vita. La maggior parte delle anomalie del sistema nervoso, che si riscontrano anche negli altri animali domestici, sono l’idrocefalia, il meningocele, la ciclocefalia, l’anencefalia, la microencefalia.
Si segnalano inoltre: la spina bifida, il tremore congenito, l’atassia, l’epilessia idiopatica. Attenzione anche all’ingestione di piante tossiche o di minerali che possono causare sindromi neurologiche fatali o intossicazioni croniche.
L’epilessia idiopatica
L’epilessia idiopatica, anche nel coniglio, sembra riconoscere una predisposizione genetica, soprattutto a causa di una elevata percentuale di incroci in consanguineità o dall’utilizzo protratto di soggetti maschi per l’accoppiamento. Da un punto di vista eziologico, l’epilessia è classificata come sintomatica o idiopatica.
La forma sintomatica è solitamente provocata da agenti che possono essere facilmente identificati e trattati con opportune terapie; nella forma idiopatica, invece, è più difficile individuare la causa e quindi il suo trattamento è solo sintomatico. L’epilessia idiopatica, si manifesta nel coniglio molto precocemente (5-6 mesi), in forma molto grave; è in genere causata da malformazioni, traumi da parto o da malattie metaboliche.
Nei soggetti adulti, invece, essa è secondaria a traumi, tumori cerebrali, ascessi retrobulbari, da agenti batterici e virali che manifestano una certa predilezione per il sistema nervoso centrale. Nei conigli particolarmente predisposti alle crisi convulsive anche un rumore, stimolazioni cutanee, stress, possono originare un attacco epilettico.
Il colpo di calore
E’ una sindrome neurologica che si verifica quando il coniglio rimane esposto per un determinato tempo all’azione diretta dei raggi solari; o quando è trasportato in macchina per lunghi periodi in un ambiente surriscaldato. I sintomi sono: temperatura corporea superiore ai 41°C; polipnea, cianosi, prostrazione, scialorrea, tremori, convulsioni depressione del sensorio.
La morte può sopraggiungere per collasso cardiovascolare dovuto ad ischemia cerebrale. Per questo motivo è bene non “dimenticarsi” la gabbia del coniglio sul balcone o in aree senza alcun riparo e soprattutto osservare delle soste nei lunghi viaggi.
Molte sono le malattie che si possono manifestare con sintomi neurologici che non devono riconoscere necessariamente una causa infettiva ma possono essere il risultato di un’errata gestione alimentare e ambientale che giocano un ruolo fondamentale sul benessere psicofisico del coniglio.
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