Le principali patologie che possono colpire il nostro coniglio, come accorgersene e come prevenirle. LEGGI LA SECONDA PARTE
A cura della Dott.ssa MARTA AVANZI – Medico Veterinario
Aiuto il mio coniglio stà male
Stasi gastrointestinale
Il motivo più frequente per cui il coniglio viene portato dal veterinario è rappresentato dalla stasi gastrointestinale. Consiste in un progressivo rallentamento dei normali movimenti dello stomaco e dell’intestino, fino al completo arresto della motilità. In condizioni normali i conigli mangiano per buona parte della giornata; la continua ingestione di cibo ricco di fibra permette al loro sistema gastrointestinale di mantenersi in attività e di restare quindi sano.
Se per un motivo qualsiasi (dolore, stress, problemi dentali o altro) smettono di mangiare, o se l’alimentazione non è adatta e contiene poca fibra, l’apparato gastrointestinale si blocca e cessa la produzione di feci. A volte il problema si manifesta, senza una causa apparente, in conigli che stanno bene e che ricevono un’alimentazione adeguata. In genere, con una terapia appropriata (reidratazione, alimentazione assistita, analgesici, farmaci che stimolano la motilità intestinale) la situazione si risolve facendo tornare l’appetito al paziente.
Come ci accorgiamo del problema
Non è normale che un coniglio rimanga volontariamente senza mangiare per più di 12 ore; se poi il digiuno si protrae per 24 ore occorre farlo visitare senza ulteriori indugi: ogni ritardo può ostacolare o compromettere la possibilità di ripresa. Anche un appetito capriccioso o diminuito e l’emissione di feci più piccole o scarse sono sintomi che non devono sfuggire e che, se persistono, richiedono una visita veterinaria.
Prevenzione
Poiché la causa principale della stasi intestinale è una dieta povera di fibra, è ovvio che un’alimentazione corretta è indispensabile alla salute del coniglio e la prevenzione di questo frequente problema. I conigli che mangiano fieno, erba e verdure (evitando miscele di semi, cereali e fioccati, carboidrati e altri alimenti inappropriati) raramente vanno incontro a stasi. Un aiuto nella prevenzione è anche dato dalla possibilità di fare attività fisica: come nelle persone, un po’ di moto aiuta l’intestino a funzionare regolarmente.
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Accessi dentali
La malocclusione dentale può complicarsi con la comparsa di ascessi alla radice dei denti. Questi ascessi nel coniglio possono diventare voluminosi e coinvolgere le ossa della mandibola o della mascella, formando tumefazioni ben visibili. La terapia degli ascessi dentali spesso è complicata, perché l’infezione coinvolge in profondità il tessuto osseo. In genere l’antibiotico da solo non è sufficiente e occorre rimuovere chirurgicamente l’ascesso e i denti coinvolti, dopo aver effettuato uno studio radiografico della testa.
Come ci accorgiamo del problema
Gli ascessi quando sono ancora piccoli possono passare inosservati se restano nascosti dal pelo; l’unico modo che abbiamo di notare la loro presenza è di controllare regolarmente la testa e le mandibole per avvertire eventuali tumefazioni. Quando diventano più grandi, la loro presenza è evidente. Questi ascessi in genere non sono dolorosi e non sembrano dare fastidio al coniglio, quindi il fatto che si comporti normalmente a dispetto della loro presenza non ci deve tranquillizzare.
Prevenzione
Non esiste una vera e propria prevenzione, dal momento che questi ascessi si formano quando il coniglio ha già una malocclusione. I conigli con problemi dentali vanno fatti seguire regolarmente dal veterinario e in particolare devono essere visitati appena si nota qualche irregolarità nella conformazione del muso.
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Tumori all’utero
I tumori uterini sono particolarmente frequenti nelle coniglie mature e anziane; sono causati da una naturale involuzione dell’apparato riproduttivo che si verifica in questa specie. Sono maligni e causano un progressivo aumento di volume dell’utero e in seguito lo sviluppo di metastasi tumorali, soprattutto a carico dei polmoni. Se scoperti in tempo, quando sono ancora confinati all’utero, la chirurgia è risolutiva e permette alla coniglia di vivere ancora a lungo. Se invece sono già presenti metastasi non è possibile alcuna terapia.
Come ci accorgiamo del problema
Tutte le coniglie sopra i 3-4 anni di età, se non sterilizzate, sono da considerare a rischio. Il tumore dell’utero può rimanere del tutto asintomatico fino ad uno stadio avanzato, quando il coinvolgimento dei polmoni causa una grave difficoltà respiratoria, oppure può causare perdite di sangue per emorragie uterine, o indurre malessere e perdita di appetito a causa del suo volume che comprime l’intestino.
Prevenzione
L’unico modo per prevenire i tumori uterini consiste nel sterilizzare le coniglie, intervento che idealmente va eseguito a 6-12 mesi di età su tutte le femmine. Se effettuato da un veterinario esperto nella medicina e chirurgia dei conigli, questo intervento è sicuro come quello che si esegue di routine su cagne e gatte.
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Maleoccusione dentale
Il coniglio oltre ai denti incisivi possiede un set di denti interni, premolari e molari, atti a triturare il cibo. Questi denti, per compensare il consumo causato dall’attrito con gli alimenti fibrosi, sono a crescita continua e per mantenersi sani devono essere utilizzati a lungo e in modo corretto. Ciò è assicurato dalla masticazione di fieno, erba e verdure.
Se invece il coniglio viene alimentato con mangimi basati su semi, cereali, mais e frutta secca, i denti interni non si consumano correttamente, crescono distorti e formano punte taglienti e dolorose che ledono la lingua e le guance. Il coniglio smette di alimentarsi per il dolore e deperisce progressivamente.
A volte le alterazioni a carico dei denti sono congenite, soprattutto nelle razze nane e nei conigli ariete, e possono interessare anche i denti incisivi, che si allungano a dismisura impedendo al coniglio di addentare il cibo.
Come ci accorgiamo del problema
Nonostante la fame, il coniglio non riesce a mangiare: cerca di afferrare il cibo ma lo lascia cadere; può diventare selettivo nella scelta degli alimenti, favorendo quelli che può ingerire senza masticare. Un sintomo molto importante è la salivazione eccessiva, che bagna il mento e la gola. In caso di malocclusione degli incisivi, questi denti appaiono di lunghezza anormale, ma a volte ciò si nota solo se si scostano le labbra.
Prevenzione
Per le forme congenite purtroppo non vi è prevenzione, ma la malocclusione acquisita si può prevenire con un’alimentazione adeguata: fieno, erba, verdure, evitando con cura di somministrare mangimi e altri alimenti inadatti come pane o biscotti.