Bichon à poil frisè

Il Bichon á poil frisé appartiene al gruppo dei cani “Bichon”, del quale fanno parte anche due razze italiane, il Maltese e il Bolognese.

A cura di ANGELICA D’AGLIANO

Un concentrato di simpatia

Il termine deriva dalla parola “Barbichon”, che in origine indicava appunto dei cani non considerati di razza pura, che avevano in comune un mantello folto e voluminoso che li rendeva particolarmente riconoscibili.

Origini incerte

Non sappiamo molto delle origini di questa razza, a causa della scarsa documentazione storica che è pervenuta fino ai giorni nostri. Si ipotizza che questi cani abbiano avuto origine in Francia o in Belgio: secondo alcuni il Bichon á poil frisé sarebbe derivato da esemplari di Bolognese importati in Francia, secondo altri questi cani potrebbero essere stati selezionati nel XVI secolo sempre in Francia a partire da alcuni soggetti provenienti dalla Spagna, mentre per molti esperti la razza sarebbe nata in Belgio.

Quali che siano le sue origini, il Bichon á poil frisé è un cane ancora oggi poco diffuso, nonostante il suo aspetto grazioso e simpatico e le sue straordinarie doti caratteriali.

L’alimentazione del Bichon á poil frisé può essere costituita da un mangime secco di alta qualità, somministrato due volte al giorno. Dovremo però stare molto attenti a possibili problemi di sovrappeso, ai quali i cani di piccola taglia come il nostro Bichon sono facilmente soggetti.

Mantello “a cavatappi”

Il Bichon á poil frisé è un cane di piccola taglia, dal carattere allegro e giocherellone e il caratteristico mantello bianco puro “a cavatappi molto allentato”, come recita lo standard di razza. Si tratta di un cane da compagnia, selezionato quindi per essere particolarmente attaccato alla propria famiglia umana.

E in effetti il Bichon á poil frisé è un cane adorabile, che in brevissimo tempo sa diventare un compagno inseparabile per chiunque decida di accoglierlo sotto il proprio tetto: allegro e vivace, è sempre pronto a stringere amicizia con le persone che incontra nel proprio cammino, inoltre è dolcissimo anche con i bambini, con i quali ama trascorrere lunghi momenti di gioco.

Solitudine? No, grazie

Dato che è un cane di taglia piccola, il Bichon á poil frisé può essere ospitato in appartamento, purché abbia la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta, meglio se in compagnia del proprio padrone. Inoltre sarebbe bene non lasciarlo mai solo per lunghi periodi, perché ne soffrirebbe.

Se il nostro Bichon á poil frisé dovesse trascorrere del tempo in solitudine la cosa migliore sarebbe abituarlo per gradi, e comunque non prima che abbia compiuto quattro mesi di età.

Macchie nere nel mantello, tartufo rosa, labbra color carne, enognatismo o prognatismo (nel caso in cui gli incisivi non possano toccarsi), occhi chiari, coda arrotolata o contorta a spirale sono considerati difetti eliminatori.

Occhio al peso

Anche se si tratta di un cane di taglia piccola il Bichon á poil frisé non è affatto gracile. Dotato di una silhouette armoniosa e compatta, questo cane raggiunge un peso che va indicativamente dai 3 ai 6 chilogrammi.

Vedendolo si potrebbe essere tentati di tenerlo sempre in braccio ma sarebbe un errore perché come tutti i cani anche il Bichon á poil frisé ha bisogno di muoversi e in generale di una corretta dose di attività fisica. Per mantenerlo in ottima forma possiamo alimentarlo con mangime secco di alta qualità, distribuito in due pasti quotidiani. Attenzione invece agli snack e alle leccornie fuori pasto, che potrebbero provocare la nostro piccolo amico problemi di sovrappeso e, nei casi più gravi, addirittura obesità.

Standard in pillole:

Il Bichon á poil frisé è un cane di piccola taglia (l’altezza al garrese non deve superare i 30 cm), dall’aspetto compatto e il carattere socievole, allegro e festoso. Anche se può apparire fragile per le dimensioni ridotte, si tratta di un cane robusto, che vive mediamente 12-15 anni. Il tronco ben sviluppato, presenta uno sterno pronunciato, mentre il rene è largo e muscoloso.

La testa ha un portamento fiero, il cranio è più lungo del muso, lo stop non è molto marcato.

Il tartufo, rotondo e di colore nero, si presenta lucido e a grana fine. Gli occhi, dall’espressione simpatica, vivace e intelligente, sono scuri e di forma rotonda, non obliqui.

Le orecchie, cadenti e ricoperte di lunghi peli finemente arricciati, sono portate piuttosto in avanti.

La coda è portata rialzata e ricurva, resta in linea con la spina dorsale senza essere arrotolata.

Il mantello è forse una delle caratteristiche più salienti della razza, di colore bianco puro, composto da riccioli a cavatappi, fini, serici e molto allentati che nell’aspetto sembrano simili al mantello della capra della Mongolia.

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