Con l’arrivo in casa di un nuovo bambino c’è il rischio che Fido possa cambiare atteggiamento; come possiamo scongiurare il problema della gelosia dei cani nei confronti dei bambini?
a cura di Angelica D’Agliano
Cani e la gelosia per gli animali, per i bambini e per gli adulti
Ormai anche la scienza lo conferma: anche i cani possono soffrire di gelosia. Un tempo questo sentimento era considerato appannaggio esclusivo degli esseri umani, invece un recente studio pubblicato sulla rivista PLOS ONE e riportato su National Geographic conferma ciò che molti cinofili già “sospettavano” senza bisogno di dimostrazioni scientifiche: anche i canidi possono provare fastidio o disagio nel vedere i loro umani rivolgere attenzioni ad altri animali.
Lo studio
L’esperimento, condotto da Christine Harris, psicologa della University of California di San Diego, ha coinvolto un campione di 36 cani. Sono state registrate le loro reazioni nel momento in cui i loro padroni negavano loro delle attenzioni per rivolgerle invece a un animale di peluche, a una lanterna di Halloween o a un libro. Certo, l’esperimento non ha riguardato altri esseri umani, tuttavia lo studio ha dimostrato che anche i cani, proprio come noi uomini, possono essere infastiditi dalle attenzioni rivolte a un “altro” percepito come “rivale”. Infatti, del campione osservato, il 78% tentava di richiamare l’attenzione del padrone quando questo accarezzava il pelouche, il 42% si dimostrava infastidito di fronte alle attenzioni rivolte alla lanterna, mentre solo il 22% manifestava disagio di fronte alle attenzioni rivolte al libro.
L’arrivo in casa di un nuovo bambino, va gestito nel modo giusto. Dobbiamo far capire al nostro cane che il nuovo arrivato non gli toglierà le attenzioni di cui ha sempre goduto.
Gelosia dei cani verso i bambini: un rischio possibile
Questo ci fa riflettere su come anche l’arrivo in casa di un nuovo bambino, se non gestito nel modo giusto, possa diventare un potenziale motivo di gelosia per il nostro beniamino. Cosa possiamo fare, quindi? Il primo passo, nella teoria, è semplice: si tratta di far capire al nostro amico a quattro zampe che il nuovo arrivato non gli toglierà le attenzioni di cui ha sempre goduto nella sua famiglia umana.
Responsabilizzare Fido nei confronti dei bambino è un buon modo per aiutarlo a superare dei possibili problemi di gelosia.
Una questione di attenzioni
Ovviamente non abbiamo la possibilità di spiegare questo concetto “a parole” al nostro amico. Possiamo però agire affinché si rinforzi ancora di più il rapporto che abbiamo con lui. In che modo? Ad esempio, dandogli ancora più attenzioni e cercando di coinvolgerlo nella routine che si instaurerà col nuovo arrivato.
Il cane è in genere ben felice di collaborare, di sapere che ha “un compito” da svolgere all’interno del suo “branco”. Cerchiamo quindi di responsabilizzare Fido attribuendogli delle precise mansioni. Ad esempio, “fare la guardia” al piccolo lo aiuterà a capire che la nuova creatura con cui si deve rapportare non è un rivale, ma un nuovo membro del “branco” di cui tutti quanti, lui compreso, hanno il compito di prendersi cura.
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Da sempre i mass-media, giornali e perfino libri ci hanno raccontato numerose storie…
Equilibrio
È inoltre consigliabile non sovvertire “l’equilibrio gerarchico” che il nostro amico ha sempre conosciuto. Per lui un bambino è un “nuovo arrivato”. Cerchiamo quindi di tenere presente questo punto di vista, ad esempio nella somministrazione del cibo, che andrà prima al cane e poi al “cucciolo d’uomo” così come le coccole, nello stesso ordine. Ciò aiuterà Fido a non vedere nel piccolo una “minaccia” dalla quale doversi difendere.
Anche se il rapporto tra Fido e il nostro cucciolo d’uomo è ottimo, non dovremmo mai lasciarli giocare insieme senza la supervisione di un adulto. Questa è una regola di buonsenso che non andrebbe mai dimenticata.
Una convivenza serena
Detto questo, il passo successivo sarà cercare di fare in modo che si stabilisca una serena convivenza tra i due, insegnando prima di tutto al bambino come rapportarsi e come interagire con il suo compagno peloso. Già dal primo anno di età è possibile, con i dovuti tempi e con un po’ di pazienza, far capire al piccolo che ci sono modalità di interazione corrette e altre da evitare. All’inizio tutto quello che potremo fare sarà magari elogiare il bambino quando fa qualcosa di buono e fargli capire con dolcezza che non è il caso di compiere determinati gesti, se riteniamo possano essere pericolosi. Col passare del tempo potremo cominciare a fornire al piccolo istruzioni e spiegazioni sempre più dettagliate.