Il senso della vista del cane non è così essenziale e preciso nel cane come nella nostra specie umana. Sì perché il cane con l’olfatto può compensare anche una perdita completa della visione, seguire infinite piste olfattive e vivere, comunque, un’esistenza serena.
A cura del Dott. DIEGO MANCA – Medico Veterinario
Come vede il cane?
Per noi la classifica dei sensi ha questo podio: vista, udito, olfatto, per il nostro beniamino invece è: olfatto, udito, vista. Ma come è fatto l’occhio del cane? La porzione più grande e più esterna, di colore bianco, si chiama sclera. La cornea è la strato sottilissimo e trasparente che riveste la parte anteriore dell’occhio e lascia passare la luce al suo interno. L’iride è la porzione che dà il colore caratteristico degli occhi.
La pupilla è il foro situato al centro dell’iride di diametro variabile, che permette l’entrata della luce all’interno dell’occhio. Le sue dimensioni di apertura e chiusura sono regolate, in base all’intensità luminosa, da un sistema di muscoli. La retina è lo strato più interno dal quale inizia il nervo ottico.
Una macchina fotografica perfetta
L’occhio funziona come una macchina fotografica: l’iride è il diaframma, il cristallino l’obiettivo e la retina la pellicola. Quindi l’immagine formata sulla retina viene trasformata in corrente nervosa che arriva fino al cervello dove si ha la sensazione visiva.
Il cane ha occhi posti in genere lateralmente, con differenze nelle varie razze, perché la sua caccia è per inseguimento e quindi deve controllare contemporaneamente la preda e lo spazio davanti a sé. Posto subito dietro la retina, il tapetum lucidum è uno specchio naturale che riflette la luce verso la retina stessa e permette al cane di vedere bene al buio.
Messa a fuoco “nasale”
Vedere da vicino per un cane è praticamente impossibile perché, se un oggetto si trova a meno di 50 cm, gli appare del tutto sfocato. Quando un cane vuole prendere un oggetto vicino, prima di afferrarlo lo annuserà, e solo una volta che il suo naso avrà “messo a fuoco l’oggetto”, lo afferrerà. I cani vedono un oggetto immobile a una distanza massima di 400 metri, ma se lo stesso viene mosso lo distinguono anche a 800 metri.
Specchio naturale
Di notte i cani vedono bene grazie ad una speciale membrana riflettente chiamata tapetum lucidum posta subito dietro la retina. È uno specchio naturale che ha il compito di riflettere la luce verso la retina, aumentandone la quantità che può essere catturata dalla retina stessa.
Ciò amplifica la capacità visiva in condizioni di bassa luminosità. I cani sono sostanzialmente daltonici, inoltre hanno pupille circolari, simili alle nostre, perché svolgono la loro attività prevalentemente durante il giorno e il crepuscolo. I cani sono sostanzialmente daltonici: possono distinguere il giallo, il verde e il viola, mentre non riescono a distinguere il rosso in mezzo ad altri colori e non distinguono il viola dal blu.
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