Il pedigree del cane tutto ciò che devi sapere

Il-pedigree-del-cane
Il pedigree del cane

Si sente spesso parlare di pedigree del cane, soprattutto quando si è alla ricerca di un nuovo cucciolo da inserire in famiglia. Ma di cosa si tratta?

A cura di Elena Braghin

Cos’è e perché è considerato importante? Come si ottiene? In questo articolo troverete tutte le risposte a queste domande e scoprirete cosa prescrive la legge italiana in materia.

Cos’è il pedigree del cane

Il pedigree del cane serve a documentare l’appartenenza ad una specifica razza. Anche detto certificato genealogico, il pedigree è un documento che attesta l’iscrizione del cane ad uno dei registri genealogici tenuti dall’ENCI (Ente Nazionale di Cinofilia Italiano); l’iscrizione avviene da parte degli allevatori e con essa si intende tutelare la salute degli animali e garantire la genealogia dei cuccioli.

Quali informazioni deve contenere?

Il pedigree del cane contiene numerose informazioni sia sull’origine del cucciolo e la sua genealogia che sulla sua salute. Il certificato genealogico deve contenere le seguenti informazioni:

  • Nome, sesso, data di nascita e tutti i dati anagrafici del cane.
  • Il numero del microchip (obbligatorio per legge), l’indicazione di razza e del colore del mantello.
  • Il numero di pedigree che altro non è se non il codice con cui l’animale viene iscritto in uno dei registri genealogici dell’ENCI.
  • La genealogia del cane: l’indicazione dei genitori e di tutti gli ascendenti fino ai trisnonni (quando in possesso di tutti i dati).
  • Riguardo agli ascendenti, devono essere indicati eventuali campioni di lavoro o di bellezza, ma anche eventuali casi di soggetti sottoposti a controlli per la displasia dell’anca.
  • Infine, nel pedigree deve essere indicato l’allevamento di provenienza, i dati del proprietario e ogni eventuale passaggio di proprietà del cane.
Cuccioli di cane in una cesta con pedigree

Come si ottiene il pedigree del cane?

Il pedigree si ottiene iscrivendo il cucciolo ad uno dei libri genealogici tenuti dall’ENCI, per farlo è necessario che l’allevatore rispetti un iter preciso, con scadenze ben definite. Entro 25 giorni dalla nascita del cane, l’allevatore deve dichiarare all’ENCI la cucciolata tramite il Modello A, chiamato “denuncia di monta”, indicando i genitori e la data dell’accoppiamento.

Poi, entro 3 mesi dalla data di nascita dei cuccioli, l’allevatore deve dichiarare all’ENCI i dati dei singoli cuccioli, compresi i numeri di microchip di ogni esemplare, con il Modello B. Infine, l’ENCI provvede a verificare la correttezza di tutte le informazioni e invia all’allevatore i pedigree di ogni cucciolo registrato.

Il cane senza pedigree

I cani sprovvisti di pedigree non possono partecipare alle manifestazioni e alle gare ufficiali organizzate dall’ENCI. Nel caso di accoppiamento di un cane senza pedigree con un cane di razza, i cuccioli non potranno essere automaticamente registrati nei libri genealogici ufficiali.

Secondo la legge italiana, non si possono vendere cuccioli di razza senza la relativa certificazione genealogica. Di conseguenza, tutti i cani senza pedigree sono considerati meticci, anche se rispettano le caratteristiche della razza.

Ragazza che cura il suo cane

ROI o RSR

I pedigree forniti dagli allevatori insieme ai cuccioli sono di tipo ROI, acronimo di Registro Origini Italiano.
Esiste, però, un altro pedigree: il certificato RSR (Registro Supplementari Riconosciuti) che può essere richiesto, a determinate condizioni, per il cane adulto che rispetta i requisiti di razza, ma che risulta sprovvisto del pedigree ROI.

Verificare la presenza del pedigree

È sempre possibile, in qualunque momento, verificare i dati contenuti nel pedigree del proprio cane utilizzando semplicemente il numero del suo microchip: è sufficiente andare sul sito ufficiale dell’ENCI e ricercare la voce “libro genealogico online”.

© Riproduzione riservata