Quando si incontra un cane sconosciuto per strada (e non solo) molto spesso viene spontaneo avvicinarsi per accarezzarlo o per giocare con lui, ma non sempre è la scelta migliore. Non importa quali siano le nostre migliori e affettuose intenzioni, spesso è meglio rifletterci e valutare se è il caso oppure no.
A cura di Ilaria Lupi
Attenzione al primo approccio
Ogni cane ha il proprio carattere e il proprio vissuto e non si può mai sapere come potrà reagire. Ci sono cani socievoli ed estroversi che accettano volentieri le attenzioni e le coccole da parte di una persona estranea, altri invece potrebbero non amare il contatto fisico o averne timore.
È bene quindi comprendere quali siano gli atteggiamenti che potrebbero essere fraintesi e infastidire il cane e adottare di conseguenza degli accorgimenti per far sì che l’incontro possa essere positivo e piacevole per entrambi.
Procedere per gradi
Prima di avvicinarsi ad un cane sconosciuto è consigliato chiedere il permesso al proprietario; chi più di lui conosce l’animale e il suo modo di socializzare? Ma il suo consenso non può conseguentemente essere ricondotto al consenso dell’animale. L’essere al guinzaglio, quindi il percepire di non essere completamente libero di potersi muovere o scappare in caso di necessità, e l’essere vicino al suo fidato amico a due zampe (da difendere da situazioni potenzialmente pericolose), potrebbe far scaturire atteggiamenti imprevisti e aggressivi, sorprendendo noi quanto lo stesso proprietario.
Segnali di avvertimento
Pertanto, il secondo passo sta nell’interpretare i segnali che il cane stesso ci manda nel momento in cui intuisce il nostro interessamento. Un cane che immediatamente abbassa le orecchie, tiene la coda tra le zampe, trema e indietreggia è evidentemente un cane spaventato, quindi bisogna comprenderlo, rispettare le distanze che ci sta comunicando di voler mantenere e non forzare il contatto.
Ancor di più se l’animale vedendoci avvicinare espone i denti, ringhia o appare irrequieto ed agitato, ci sta avvertendo in modo chiaro che non gradisce la nostra presenza nei suoi spazi. Non ha senso insistere e non rispettare la sua esplicita volontà; rischieremmo di terrorizzi spingendolo a fuggire o peggio ad attaccare per difendersi. Assolutamente da evitare l’“effetto sorpresa”, toccandolo da dietro o muovendosi in posizioni dove non può controllarci con lo sguardo.

Avvicinarsi ad un cane sconosciuto sempre con giudizio
Al contrario, se il cane si mostra interessato, scodinzola e sembra acconsentire alla nostra richiesta, possiamo iniziare ad avvicinarsi. È consigliabile non fissarlo in modo prolungato negli occhi o piegarsi su di lui in posizione sovrastante, poiché questo potrebbe essere interpretato come una sfida o una minaccia.
Risulta migliore un approccio diretto, frontale o laterale, che sia pacato, lento, e che permetta al cane di avvicinarsi secondo i suoi tempi, dandogli anche la possibilità di annusare mani e gambe e prendere confidenza.
Abbassarsi alla sua altezza (senza circondarlo o limitare la sua libertà) e allungare le braccia in modo cauto e sereno è il modo migliore per trasmettere fiducia all’animale, che a questo punto potrà accettare il contatto.
Zone off-limits
È importante anche sapere come e dove accarezzarlo; è sconsigliato puntare direttamente sopra alla testa, poiché potrebbe essere visto come un tentativo di sottomissione. Preferibile accarezzare delicatamente il petto o la gola ed evitare di prendere subito troppa confidenza abbracciandolo o circondandolo interamente con le braccia. Un abbraccio, o un bacio, viene infatti interpretato dagli animali come un tentativo di dominanza.


Un esperienza a 360°
Infine, sicuramente è apprezzato accompagnare la coccola con parole dolci, pronunciate con tono delicato e tranquillo.
L’incontro in fondo coinvolge tutti e quattro i sensi del cane:
- vista: osserva, scruta e studia;
- olfatto: prende confidenza partendo dall’odore;
- tatto: la delicatezza e la dolcezza dei gesti viene immediatamente percepita;
- udito: voci dolci e calme aiutano l’incontro cane/estraneo.
Quando è troppo è troppo…
Anche se dimostra accettazione del complimento e della coccola, non dobbiamo mai esasperare l’animale. Non è detto che a tutti piaccia il prolungarsi della nostra interazione; anche in questo caso va interpretato il linguaggio del corpo.
Per alcuni cani le attenzioni non sono mai abbastanza, ne vogliono altre e lo comunicano cercando loro stessi un contatto prolungato, scodinzolando dolcemente o leccandoci le mani o il volto, facendo trapelare tutto il loro entusiasmo.
Altri invece, già soddisfatti del complimento ricevuto, cercano di sottrarsi al contatto, indietreggiando o non mostrando più interesse per la situazione. Dobbiamo in questo caso assecondare la sua richiesta.
Il rispetto degli spazi e delle volontà dei nostri amici a quattro zampe sarà sempre ripagato.


Un buon insegnamento per i più piccoli
Questi semplici accorgimenti e consigli, se messi in pratica, possono evitare situazioni spiacevoli, se non addirittura pericolose. Queste regole devono essere spiegate anche ai bambini, che solitamente sono i più propensi ad approcciarsi in modo impulsivo e poco prudente a cani che non conoscono. Sicuramente alla base c’è un gesto d’affetto ma i loro movimenti così rapidi e inaspettati potrebbero mettere in serie difficoltà l’animale facendolo sentire oppresso e non a suo agio.
Ricordiamoci, pertanto, che la nostra volontà di mostrare interessamento e affetto a un animale che non ci conosce non sempre può essere capito e apprezzato. Questo non significa che l’animale sia cattivo o antipatico, ma semplicemente ha un suo modo di socializzare e comunicare che dobbiamo accettare. Se si avrà la capacità di avvicinarsi e iniziare un contatto con un cane che non si conosce in modo corretto e rispettoso, il risultato sarà sicuramente una bellissima esperienza.
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