Squali nell’acquario

I segreti dell’Acquariofilia estrema

Dott. Alessio Arbuatti – Medico Veterinario

Squali in salotto… 

Oggi possiamo trovare acquari incredibili, dedicati esclusivamente a piante, coralli o invertebrati. Ma esistono anche scelte più estreme, come quella che coinvolge alcuni appassionati che ospitano squali…

In realtà l’allevamento degli squali riguarda principalmente due settori: quello degli acquari pubblici, o comunque di grandi dimensioni, aperti al pubblico a fine informativo e ricreativo e quello dei privati che allevano esemplari di piccole dimensioni che possono potenzialmente adattarsi alla vita in gestione controllata.

Squali bamboo

Tra le specie che vengono commercializzate più comunemente c’è lo Squalo bamboo (Chiloscyllium plagiosum e Chiloscyllium maculatum), presente con diverse specie le più comuni delle quali sono quella “a macchie bianche” e quella “fasciata”. Tali specie provengono dall’Oceano
Indo-Pacifico e raggiungono una taglia massima di circa 110 cm.

Arenati

Lo squalo bamboo non è un nuotatore particolarmente attivo e predilige posizionarsi sul fondo sabbioso, dove, in natura, si nutre di invertebrati, molluschi e piccoli pesci che ghermisce con la bocca dotata di piccoli denti seghettati. Si nutre principalmente durante le ore notturne (comportamento che va rispettato in cattività dove può essere alimentato, variando particolarmente l’alimentazione, con nasello, sgombro, molluschi).

L’acquariofilia ha ormai raggiunto un’estrema diversificazione non solo tra quella d’acqua dolce e marina ma anche all’interno delle singole tipologie.

Longevi

In tutti gli squali è spesso importante una corretta integrazione vitaminica per evitare fenomeni di malformazioni spinali registrati varie volte in cattività. In natura possono raggiungere i 25 anni, i maschi sono dotati di appendici con le quali fecondano le femmine che depongono uova contenenti l’embrione (ovipari).

Piccoli e indipendenti

Sono segnalati vari casi di acquariofili che hanno acquistato uova che si sono poi schiuse portando alla nascita di piccoli squali autosufficienti; si pensa che le femmine abbiano la capacità, come nei Poecilidi, di stoccare il seme e fecondare le cellule uovo solamente quando le condizioni
ambientali sono favorevoli. Attenzione: la vasca deve avere un capacità di almeno 1000 litri se si vuole garantire un idoneo spazio per il movimento.

Un inglese… macchiato

Lo Squalo Epaulette (Hemiscyllium ocellatum).

Poco comune anche tra gli appassionati in Italia, è presente principalmente negli acquari anglosassoni. Popola le acque del Nord dell’Australia
e della Nuova Guinea fino alla profondità di 50 metri. Si nutre di piccoli invertebrati e pesci nei pressi della barriera corallina.

La livrea è particolare: si caratterizza per una maculatura nera dorsale con due grandi macchie scure.

Se manca l’aria

Anche questo piccolo squalo ha abitudini notturne. Il suo habitat naturale comprende le pozze di marea, temporanee e con poco ossigeno disciolto: queste condizioni “estreme” hanno permesso l’evoluzione di un sistema di sopravvivenza mediante un adattamento del sistema cardiocircolatorio che permette la sopravvivenza di questi animali a concentrazioni di ossigeno atmosferico pari al 5%.

Molti acquariofili hanno acquistato uova che si sono poi schiuse portando alla nascita di piccoli squali autosufficienti.

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