Il Balantiocheilos melanopterus è un simpatico pesce appartenente alla famiglia dei Cyprinidae, denominato “squaletto” per la propria somiglianza con il pescecane.
a cura della Dr.ssa Federica Micanti – Medico Veterinario
L’ambiente naturale di questo animale acquatico è rappresentato dai grandi fiumi a lento corso del bacino del Mekong, anche se ormai è quasi impossibile trovarlo in questo habitat.
La quasi estinzione del Balantiocheilos melanopterus in natura non ha niente a che vedere col mondo dell’acquariofilia, come molti invece potrebbero pensare.
Da tempo infatti gli esemplari commercializzati nei negozi specializzati provengono da riproduzioni effettuate in cattività, soprattutto negli allevamenti di Bangkok e dintorni.
La responsabilità di questa progressiva estinzione è da ricercare nella tremenda devastazione da parte dell’uomo dei biotopi naturali di questo pesce con la costruzione di dighe e sbarramenti, l’alterazione degli argini dei fiumi e l’inquinamento.
Riproduzione… assistita
La riproduzione in acquario del Balantiocheilos melanopterus è molto difficile e viene effettuata in grandi allevamenti asiatici con una tecnica particolare riservata ai pesci, per così dire, “problematici” come i Botia i Pangio e altri. La tecnica prevede l’utilizzo di particolari sostanze che consentono di ottenere un numero cospicuo di esemplari. Il maschio e la femmina non sono distinguibili, tuttavia quest’ultima presenta una forma un po’ più rotondeggiante nel periodo dell’accoppiamento.
Nuoto libero
Il Balantiocheilos necessita di una vasca di almeno 150 centimetri di lunghezza e 300 litri di capacità dove nuotare liberamente. Ciò è importante perché questo pesce è un abile nuotatore che può raggiungere una taglia anche considerevole; inoltre si tratta di un animale molto socievole che deve essere allevato in branchi di almeno sette individui. È indispensabile poi che l’acquario sia provvisto di un coperchio per scoraggiare i suoi eventuali salti. Se la vasca è troppo piccola, per la sua naturale timidezza può accadere che il Balantiocheilos vada a sbattere contro i vetri dell’acquario.
Vermi e verdure
L’alimentazione consigliata per questo “squaletto” deve essere varia ed abbondante. Può essere composta da mangimi secchi vegetali, sia in granuli sia in fiocchi, verdure bollite (spinaci e zucchine) e alimenti surgelati (dafnie, artemie, kironomi). Estremamente graditi risultano essere vermi vivi come lombrichi e tubifex, che tuttavia possono essere somministrati massimo due volte al mese. Nel suo habitat naturale l’alimentazione del B. melanopterus è costituita da alghe unicellulari (fitoplancton), piccoli crostacei come dafnie e copepodi, rotiferi e larve di insetti acquatici.