Le Murene Tropicali

Appartenenti all’ordine degli Anguilliformi, le murene (famiglia Muraenidae) vivono nei mari e negli oceani tropicali, dai Caraibi e dalle coste atlantiche del Sud America all’Indo-Pacifico (ma si trovano anche nel Mediterraneo). Se vogliamo ospitarle nella nostra vasca dobbiamo quindi predisporre un acquario tropicale di barriera.

A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI – Medico Veterinario 

Murene predatori in acquario

Le murene hanno il corpo lungo e flessuoso, con pinne ed altre appendici esterne ridotte al minimo per favorire la capacità di strisciare e penetrare in cavità ed anfratti. Le branchie sono interne e comunicano con l’esterno attraverso un foro fatto a forma di valvola. La testa non si può distinguere dal corpo e la pelle assomiglia un po’ al cuoio, è molto resistente e non ha scaglie.

Tossine

La bocca delle murene è una vera e propria arma munita di una dentatura disposta in una o più file. Alla base dei denti ci sono le cellule velenifere, che tuttavia non sono come quelle dei serpenti velenosi. Infatti più che altro le murene sono in grado di avvelenare chi si ciba delle loro carni, per la presenza di tossine nella pelle ed in alcune secrezioni (per esempio il sangue). Nonostante questa loro peculiarità sono molto apprezzate in Estremo Oriente.

Intesa perfetta

Le murene tropicali sono quasi tutte abbastanza robuste e facili da allevare. Si possono anche addomesticare perché riconoscono ed interagiscono volentieri con “il padrone”. Sono molte le specie che si adattano alla vita in acquario, tuttavia devono essere ospitate in una vasca di minimo 300 litri e 120 centimetri di lunghezza per quelle più piccole, oppure dai 1000 litri ed oltre per quelle grandi e giganti.

Le murene comunque, pur essendo abbastanza attive nel nuoto, rispetto a molti altri pesci, non richiedono vasche eccessivamente grandi in rapporto alla lunghezza massima che raggiungeranno da adulte.

Adatte a strisciare, le murene non hanno né le pinne pettorali né le ventrali.

Sane come…

Un fattore da tenere bene in considerazione è la tendenza di questi animali ad evadere dall’acquario se è aperto. Questo succede principalmente all’inizio, appena vengono introdotte nella vasca, perché non conoscono ancora l’ambiente e non hanno ancora scelto la loro tana. Sono pesci molto longevi: possono vivere anche più di 20 anni in acquario. Sono decisamente robuste e poco soggette ad essere attaccate dai parassiti che causano

“La malattia del velluto” oppure “La malattia dei puntini”. Invece possono contrarre la famosa “Peste rossa” che interessa anche squaletti e razze.

Menù di pesce

In commercio si trovano esemplari giovani di circa 30 centimetri, che spesso all’inizio stentano ad accettare il cibo che viene offerto loro. In questo caso è sufficiente ricorrere ad un’invitante preda viva o molto fresca come un pesce o un gamberetto. Il pasto va somministrato con attenzione e servendosi di pinze lunghe, mai con le dita per non correre il rischio di essere morsi, anche involontariamente. Sarebbe consigliabile man mano crearsi una scorta di cibo surgelato, che poi verrà scongelato di volta in volta.

Le murene (famiglia Muraenidae) appartengono ad un ordine di pesci presente sia in acque dolci sia salate, gli Anguilliformi.

Le murene sono pesci decisamente territoriali.

Infatti si scelgono una tana per loro più confortevole, da dove possano cimentarsi nella loro attività preferita, la caccia. Non possono essere definite pesci socievoli, né tantomeno sono adatte alla vita di branco.

Di solito però risultano essere abbastanza tolleranti tra di loro, anche se si tratta di individui di specie diversa, purché di taglia simile. Non danno grossi problemi nemmeno con pesci molto più grandi di loro, che non possono considerare come prede, anche se può verificarsi di tanto in tanto qualche morso o qualche lacerazione delle pinne a chi si avvicina in maniera troppo maldestra alla loro tana oppure a chi tenta di rubare loro del cibo.

Maschio o femmina?

La riproduzione sia delle murene sia degli altri Anguilliformi è assai improbabile in acquario. Questi animali sono ermafroditi, in essi maturano cioè prima gli organi maschili poi quelli femminili e si trasformano da femmine a maschi o viceversa con l’età.

In alcune specie possono addirittura maturare contemporaneamente nello stesso individuo entrambi gli organi. Le larve sono molto simili a quelle
delle anguille. Di solito vengono trasportate dalle correnti dell’oceano spesso per distanze molto lunghe.

© Riproduzione riservata