Il pesce rosso giapponese

Antichissimo e conosciuto in tutto il mondo, il pesce rosso (Carassius auratus) appartiene alla famiglia delle carpe (ciprinidi) ed è originario dell’Asia.

 A cura di acquariofiliaitalia.it

Tamasaba Japanese Goldfish 

Molto amato dai proprietari di giardini, piccoli laghetti e hobbisti, deve la sua grande popolarità ai suoi colori e alla sua robustezza. L’allevamento del pesce rosso ha le sue origini in Cina, dove nel XVI secolo sono stati incrociati i primi esemplari.

Successivamente è giunto in Giappone dove un’attenta e accurata selezione ha contribuito a renderlo un pesce ancora più raffinato. Mentre i cinesi erano specializzati nell’allevare varietà di pesci rossi con colori intensi, per i giapponesi era prioritario il perfezionamento della forma del corpo, la qualità delle pinne e l’intensità del colore unita a un disegno impeccabile.

Il pesce rosso può vivere senza problemi anche in uno stagno dove si nutrirà di insetti, vermi e altre creature che risiedono nell’acqua.

From Japan

Difficilmente oggi come oggi in Europa si trovano pesci rossi di alta qualità. La ragione principale di questa mancanza è che in Giappone gli allevamenti producono e vendono soprattutto per il mercato interno ed ancora oggi si trovano difficoltà nell’esportazione per la mancanza di licenze apposite.

Anche se in Giappone l’intera industria dell’allevamento del pesce rosso è al massimo, così come gli enormi allevamenti ittici in Cina, si può dire che i pesci rossi allevati in Giappone sono piccoli gioielli sotto l’aspetto della forma, del colore e della crescita.

Il fatto è che oggi il pesce rosso si trova in otto stagni su dieci. Questo dimostra la sua alta popolarità e importanza nel commercio nell’ambito dell’acquaristica. Vi invitiamo a chiedere al vostro negoziante di acquari e pesci di fiducia affinché vi possa ordinare per il vostro acquario questi stupendi pesci (Tamasaba Japanese Goldfish).

Un filtro deve essere sempre parte dell’acquario dei nostri pesci rossi. La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra 4 ° C e 28 ° C. Il pH dovrebbe essere 6,5-8,3.

I consigli dell’esperto

I pesci rossi sono molto facili da tenere. Mangiano praticamente tutto (cibo vivo e secco) e non necessitano di riscaldamento attivo nel loro acquario. La temperatura dell’acqua deve essere compresa tra 4° C e 28° C. Il pH dovrebbe essere 6,5-8,3.

I pesci rossi hanno un forte bisogno di muoversi pertanto non dovrebbero essere ospitati in acquari troppo piccoli e stretti. Un acquario più grande ha inoltre il vantaggio di garantire un ecosistema più stabile. Il pesce rosso può essere anche tenuto senza problemi in uno stagno dove si nutrirà di insetti, vermi e altre creature che risiedono nell’acqua. Il pesce rosso era considerato un simbolo di fortuna, ricchezza e felicità.

Dove trovarli

Oggi in Italia è possibile trovare questa specie presso l’azienda Koi Garden in Alto Adige, il più grande importatore della varietà di pesce rosso Tamasaba e Sarasa Wakin. L’azienda offre solo pesci rossi di alta qualità che difficilmente si riescono trovare in Europa.

Koi Garden ha infatti importato oltre duemila Tamasaba, tutti selezionati a mano. Tra gli esemplari importati ci sono anche esemplari di show quality, che possono raggiungere valori paragonabile a Koi di buona qualità. I pesci rossi non dovrebbero essere ospitati in sfere di vetro o acquari delta.

Scheda del pesce ROSSO GIAPPONESE (Tamasaba Japanese Goldfish)

L’origine e la storia del Tamasaba porta al Ryukin. Più di 100 anni fa, esisteva già il cosiddetto Sabao che ha le sue origini d’allevamento nel Ryukin. Il Sabao però aveva una forma piuttosto lunga e stretta. Circa venti-trent’anni fa, gli allevatori dei Sabao decisero di portare avanti solo di pesci con la pancia più grassa.

Il risultato di questo allevamento lo troviamo oggi nel Tamasaba, dove la parola “Tama” significa ciotola, in poche parole “ciotola Sabao”.Koi Garden, dopo un lungo tentativo è riuscito finalmente ad importare il famoso “Goldfish” Tamasaba che viene esclusivamente allevato nel Nord del Niigata e in nessun altra parte del mondo.

Ha delle caratteristiche molto particolari e viene sottoposto ad una selezione molto rigorosa. Il suo rosso vivo e la sua forma particolare lo fanno diventare subito un punto di riferimento nell’aquario. Inoltre è anche adatto a vivere nei laghetti esterni.

Questi pesci rossi giapponesi hanno una grande somiglianza con i Ryukin, ma la differenza la fa la lunga e fluente pinna singola, chiamata anche “single coda”. I Tamasaba raggiungono anche i 30 cm e a differenza dei Ryukin sopportano anche temperature basse d’inverno come le Koi.

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