L’acquario d’acqua dolce è un meraviglioso ecosistema in miniatura, che contiene sia piante che animali. Per mantenerlo in ottima salute è necessario seguire poche semplici regole, che sono alla portata di tutti, anche dei neofiti. Per far vivere bene i nostri amici pesci dobbiamo concentrarci su almeno quattro punti fondamentali.
A cura della Dott.ssa FEDERICA MICANTI Medico Veterinario
La buona convivenza
Primo, la scelta corretta e consapevole delle specie da ospitare nel nostro acquario. Prima di acquistare dei pesci sarebbe consigliabile documentarsi circa le loro esigenze, il loro habitat ideale, abitudini e comportamento. Questo per evitare di mettere insieme esemplari totalmente incompatibili, sia dal punto di vista comportamentale che ambientale.
Nel primo caso potrebbero scatenarsi liti furibonde capaci, purtroppo, di portare al ferimento o perfino la morte di uno o entrambi i contendenti. Per non parlare dei casi in cui si obbligano a convivere pesci predatori con esemplari più piccoli. I poveretti, data la loro mole ridotta, verranno inevitabilmente divorati. In generale, se due specie non sono compatibili dal punto di vista ambientale non si possono garantire loro condizioni di vita accettabili.
Arredamento
Seconda mossa, la qualità dell’acqua della vasca. Questo parametro è molto importante per la sopravvivenza dei pesci. Ogni specie necessita di particolari caratteristiche dell’acqua per quel che riguarda temperatura, pH , durezza, e altri parametri. Inoltre, è sempre necessario provvedere a regolari cambi parziali di acqua e aggiungere prodotti per neutralizzare il cloro.
Terzo, l’arredamento dell’acquario. Quando allestiamo la nostra vasca dobbiamo pensare bene a quello che ci mettiamo dentro in termini di fondo, rocce, legni e via discorrendo. Alcuni pesci infatti necessitano di molti nascondigli, perché magari appartengono a specie timide o schive. Altri invece demoliscono ogni oggetto che noi poniamo dentro la vasca. Ovviamente tutto il materiale che “metteremo a mollo” deve essere acquistato nei negozi specializzati per non correre rischi.
S.O.S Acquario
Grande è meglio
Quattro, le dimensioni dell’acquario. La capacità della nostra vasca dovrebbe essere rapportata alle necessità di spazio delle specie allevate e al numero di individui. In generale un acquario più grande avrà meno problemi di gestione rispetto a un acquario più piccolo e potrà sopportare meglio errori dovuti all’inesperienza. Quinta mossa, l’alimentazione dei pesci.
Di solito la maggior parte dei pesci può essere tranquillamente nutrita con mangimi commerciali facilmente reperibili in commercio. Dovremo però evitare di esagerare con le dosi e con il numero di pasti al dì, per evitare ripercussioni sulla qualità dell’acqua.
Giardino…sotto vetro
Detto questo, è ora di passare all’argomento piante. Forse non tutti sanno che le piante “vere” non sono semplicemente una componente dell’arredamento, ma si rivelano una parte integrante di tutto l’”ecosistema acquario”. Eccoci quindi al punto sei, ovvero la scelta delle piante da inserire nell’acquario.
Le piante vanno acquistate e posizionate in acquario secondo criteri non casuali. Per i neofiti meglio optare per specie a crescita rapida, con meno esigenze. Sette, l’illuminazione. La luce è fondamentale per la crescita e per la salute delle piante. Dovrebbe essere garantita per circa 7-8 ore al giorno con lampade sufficientemente potenti. La maggior parte degli acquari (in vendita già completi di tutto) possiede neon di circa 11 Watt, che non garantiscono una crescita tanto rigogliosa delle piante.
Vive e vegete
L’ultima mossa è la cura della vegetazione. Le piante dell’acquario, come quelle dei nostri giardini e terrazze, hanno bisogno di cure, ossia la concimazione e la potatura. La prima deve essere effettuata a cicli nel corso dell’anno (possiamo usare prodotti già pronti che si trovano nei negozi specializzati). La potatura, invece, serve per gestire in modo corretto la crescita delle piante ed eventualmente per ottenere nuovi rami da piantare.