Trovato il posto giusto per l’acquario, avete soltanto l’imbarazzo di quale scegliere tra i tanti modelli. Ma ricordate sempre: è importante affidarsi ai consigli di un negoziante specializzato o di un amico acquariofilo esperto.
A cura di AIPA
Una vasca “chiavi in mano”
Come in tutti i settori tecnologici, anche per gli acquari e i loro accessori esistono versioni di “lusso”, modelli di qualità a basso prezzo. Lasciate queste ultime agli acquariofili navigati, che con la loro esperienza sanno rimediare a certe pecche dovute alla realizzazione in economia.
In mano al neo-acquariofilo, simili impianti di rado possono funzionare bene. La soluzione più adatta a chi non ha mai avuto un acquario è certamente un modello “completamente accessoriato”.
In altre parole, si compra una vasca con tutti gli accessori: in questo caso l’azienda produttrice ha studiato la giusta dimensione del filtro; l’adeguata potenza dell’impianto di illuminazione e del riscaldatore. All’acquariofilo non resta che provvedere all’arredamento secondo i propri gusti e alla scelta dei pesci.
Non acquistate mai un prodotto senza istruzioni in lingua italiana; o accessori privi di garanzia (sulla quale deve essere indicato un “referente” italiano): potreste mettere in pericolo i vostri pesci e la vostra stessa incolumità!
Sabbie scure per l’acquario
Una volta individuato il modello giusto di acquario, dovete acquistare la sabbia per il fondo ed eventuali oggetti decorativi. Per quanto riguarda la sabbia, che nell’acquario serve anche a sistemare le piante e influisce sulle future condizioni ambientali della vasca. Per via di certi suoi effetti sull’acqua, conviene optare per un materiale selezionato per l’uso in acquario.
Sarà opportuno scegliere sabbia non troppo chiara (i pesci si sentono più sicuri con un materiale di fondo scuro) e con granelli non troppo fini. Per il primo acquario sarebbe opportuno scegliere una sabbia “policroma” con una granulometria di circa 3 mm. Se il negoziante offre la sabbia già lavata, è la soluzione ideale, un po’ più costosa, ma evita il fastidioso e lungo, lavaggio prima dell’allestimento.
Spazio alle radici delle piante in acquario
Per poter coltivare con successo delle piante acquatiche – della loro fondamentale importanza per il buon funzionamento di qualsiasi acquario si parlerà più avanti – si dovrà acquistare un terriccio fertilizzante.
Anche in questo caso l’acquariofilo neofita farà bene ad affidarsi al negoziante, che saprà indicare il materiale più adeguato in funzione anche della grandezza dell’acquario.
Visto che lo strato di materiale sul fondo dovrà raggiungere un’altezza di circa 6-8 cm, per dare spazio alle radici delle piante, si dovrà calcolare che per una vasca lunga 60 cm e larga 30-35 cm occorreranno circa 15 kg di sabbia, mentre per una vasca di 100×40 cm se ne devono prevedere circa 40 kg.
Se ci si affida a un prodotto di marca, optando cioè per un acquario realizzato da un’azienda che garantisce con il proprio nome qualità e idoneità del modello, si è certi di non sbagliare, a meno che non si commettano errori nella fase di allestimento e nella scelta dei pesci.
Materiali pericolosi
La spesa per la sabbia potrebbe indurre a trovare soluzioni più economiche, come la sabbia utilizzata in edilizia; oppure il materiale raccolto direttamente in qualche ruscello.
A questo punto bisogna fare una considerazione per tutti gli oggetti da utilizzati all’interno dell’acquario: al contatto con l’acqua, tutti i materiali cedono sostanze; alcune possono essere innocue per i nostri pesci, altre (purtroppo molto spesso) costituiscono un pericolo per la loro sopravvivenza. Questo vale anche per gli oggetti decorativi.
È meglio non utilizzare rocce o sassi raccolti sul greto di un fiume o in qualche cava abbandonata; preferiamo invece qualche bel pezzo selezionato tra quelli offerti da un negozio di acquariofilia.
Batteri e calcare
Quando non si impegnano materiali perfettamente puliti, infatti, è sempre in agguato il pericolo di introdurre microrganismi in grado di provocare malattie nei pesci d’acquario.
Poi va anche considerata l’eventualità che una roccia raccolta in natura possa contenere tracce di metallo, pericolose per i pesci. O essere particolarmente calcarea, (il che altera le caratteristiche dell’acqua della vasca).Lasciamo agli acquariofili esperti la gestione di simili materiali potenzialmente “pericolosi”.
Relitti sotto vetro
La scelta del materiale decorativo tra le soluzioni offerte nei negozi di acquariofilia è quasi infinita: si va dal materiale “naturale” sotto forma di rocce e radici di alberi tropicali a rocce “finte” realizzate in resine sintetiche, ai pezzi che riproducono rovine di templi egizi, relitti di navi e altro.
Ai pesci non importa per quale decorazione si opta; basta che sia realizzata con materiale atossico, che non alteri i valori chimici dell’acqua e che offra loro dei rifugi in caso di necessità. Tutto il resto è questione di gusto … dell’acquariofilo.