Acquario a misura di bambino

Quanti di noi da bambini si sono persi nel guardare una vasca di un acquario? I movimenti sinuosi dei pesci, il suono dell’acqua e l’apparente distacco del mondo subacqueo hanno sempre esercitato una grande attrazione sui bambini… piccoli e grandi.

a cura della redazione

Un acquario per bambini

Negli ultimi anni l’acquariofilia, compresa quella che fa riferimento ai grandi acquari, si è notevolmente evoluta anche in rapporto al proprio ruolo educativo. Non a caso si parla sempre più spesso di “edutainment”, una nuova parola per esprimere l’unione di education ed entertainment (educazione e intrattenimento).

Ma l’acquario può diventare uno strumento per la crescita del bambino? Numerosi studi sono stati condotti in riferimento all’utilizzo didattico dell’acquario e hanno dimostrato notevoli spunti d’interesse.

L’acquario può essere utilizzato come un vero e proprio modello educativo, a patto che la sua gestione sia affidata ad una persona esperta.

In acquario e nella vita

L’acquario raccoglie intorno a sé i bambini, favorisce la loro socializzazione, il dialogo e la formazione di un’identità di gruppo. Esso comporta una progressiva responsabilizzazione dei singoli ragazzi che possono dividersi tra loro i piccoli compiti di gestione e rendersi conto dell’importanza dell’aiuto reciproco per raggiungere un risultato comune.

Inoltre una comunità dei pesci ben gestita può essere utilizzata per mostrare il valore di un corretto equilibrio biologico e sociale; un acquario è a tutti gli effetti un sistema assimilabile alla società umana, con ogni specie di pesce paragonabile alle varie persone nella società, con diversi usi, abitudini e ruoli, ma anche comportamenti ed alimentazione.

Gestazione in diretta

Per i bambini più grandi è possibile anche utilizzare alcuni pesci, come quelli ovovivipari, per mostrare il ciclo della vita comprendente sia l’accoppiamento che la gestazione.

Fra i pesci ovovivipari sono compresi alcuni tra i più comuni pesci d’acqua dolce tropicale come i guppy, i portaspada, i platy e le velifere.

La loro riproduzione in cattività è semplice e la gestazione è evidente nelle femmine che mostrano un progressivo rigonfiamento ventrale ed un aumento della porzione terminale dell’addome detto: “macchia gravidica”.

I bambini potranno seguire così la gestazione, il parto e le successive fasi di crescita degli avannotti in quanto questi pesci partoriscono soggetti già formati, autosufficienti e che raggiungono l’età adulta in poco tempo.

Belli e “rischiosi”

Creare un progetto o acquistare un acquario per la propria casa richiede un minimo di competenza scientifica e tecnica; un “fallimento” dell’acquario potrebbe minare la fiducia dei bambini o non permettere loro di comprendere gli insegnamenti che un’esperienza del genere può dare. Inoltre, l’acquario è pur sempre un oggetto potenzialmente rischioso, per il suo peso, per la presenza di vetro e soprattutto a causa dell’unione di acqua e corrente; per questi motivi è sempre richiesta la partecipazione dei genitori o di personale altamente competente.

Un regno di tranquillità

L’azione di un acquario nei confronti di un bambino avviene anche a livelli più basali ed inconsci. Gli animali si muovono sinuosamente immersi in un ambiente ovattato, apparentemente senza gravità; per questo dopo una prima fase di eccitazione nei bambini, la vista di un acquario ben gestito permette un progressivo rilassamento di coloro che lo stanno osservando.

Diversi studi medici condotti in ospedali e carceri hanno dimostrato che l’osservazione di un acquario comporta una diminuzione, nel breve periodo, della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna oltre che l’aumento della capacità di relazione tra medico e paziente pediatrico.

A me gli occhi

Nelle sale d’aspetto e negli ospedali pediatrici le vasche allestite hanno il duplice ruolo di intrattenere gli ospiti e di farli rilassare.

Un ruolo altrettanto fondamentale lo hanno i colori che, come ben noto, influenzano il nostro umore e la nostra psiche.

Un acquario ben illuminato cattura l’attenzione di chi guarda: il resto viene fatto dalle combinazioni di colori: il verde rilassante delle foglie delle piante e i colori sgargianti come il rosso, il giallo e arancione che stimolano fortemente le attività mentali.

Per partire. Quale e come deve essere un acquario per i bambini? In ambito familiare una buona scelta può essere rappresentata da una vasca di acqua dolce tropicale di circa 100 litri. Si tratta di una struttura a basso litraggio ma non ascrivibile alla categoria dei “nano acquari”. Questa capacità garantisce un minimo di stabilità dei parametri acquatici e permette di gestire una piccola popolazione ittica e vegetale.

Verde veloce

I modelli in commercio, senza ulteriori modificazioni dell’impianto d’illuminazione, possono essere considerati idonei come “primo acquario” per un bambino. Un sistema di filtrazione esterno sarà sicuramente più efficace, comodo e pratico da gestire.

Le piante che possono essere immesse sono diverse ma si cercherà di preferire quelle più resistenti che non necessitano di ulteriori impianti (CO2). La scelta cadrà sulle diverse varietà di Anubias, Microsorium pteropus (“felce di Giava”), entrambe facilmente ancorabili anche su legni e sassi e sulle piccole Cryptocorine per i primi piani.

Stabilità a rischio

La scelta di pesci d’acqua dolce tropicale è illimitata. I Caracidi (“pesci neon”, “pesci cardinali”,”tetra rossi” e tanti altri) sono ottimi ospiti in un acquario di comunità a patto che vengano tenuti in piccoli banchi con cospecifici. La scelta dei pesci ovovivipari permette di vedere anche la nascita dei piccoli ma deve essere valutata con attenzione.

Infatti, oltre al corretto rapporto numerico tra maschi e femmine, bisognerà valutare bene cosa fare con tutti i nascituri, in quanto il loro elevato numero può, a lungo termine, mettere a dura prova la stabilità dell’acquario e di alcuni suoi parametri chimici.

Gli accessori giusti

I prodotti necessari per una gestione base sono un biocondizionatore da addizionare all’acqua, batteri liquidi di buona qualità, mangime in granuli di piccole dimensioni, un fertilizzante liquido da usare in base alle reali necessità delle piante e un piccolo kit per i parametri chimico-fisici dell’acqua.

Ora l’intera famiglia è pronta per entrare nel meraviglioso mondo dell’acquariofilia!

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