Il trasloco dell’acquario

Prima o poi nella vita di qualsiasi acquariofilo capita di dover “traslocare” il proprio acquario.

a cura CARLO SPERANZA – associato AIPA

Una casa nel blu

I motivi del cambio possono essere molti ma nella maggior parte dei casi il “trasloco” avviene perché si è davvero deciso di cambiare casa oppure perché è giunto il momento, semplicemente, di trasferire i nostri ospiti in una vasca nuova e più capiente.

“Traslocare” è sempre un problema e quando si tratta di spostare un acquario non si sa mai bene come fare senza arrecare danni ai suoi ospiti, alla vasca e al suo arredamento. In realtà sono poche le regole da seguire e tutte quante dipendono dalla dimensione e dalla tipologia dell’acquario.

È sempre più facile spostare un acquario di acqua dolce che uno di barriera corallina ma con poche semplici accortezze non ci saranno complicazioni nemmeno nel secondo caso.

Annessi e connessi

Occorre per prima cosa togliere dalla vasca arredi come rocce, radici e tutto quello che nello spostamento possa danneggiare l’acquario. Dopo aver tolto una parte abbondante di acqua dobbiamo pescare i pesci riponendoli in sacchetti come quelli usati nei negozi di acquari.

Le piante possono essere lasciate in vasca purché si conservi un po’ d’acqua che permetta loro di rimanere umide; per aiutarle si possono coprire con fogli di giornale bagnati facendo attenzione a non danneggiarle.

Spostamenti delicati

Se la vasca è di dimensioni contenute, diciamo fino ad un massimo di circa 80 litri, si può, dopo aver tolto tutta l’acqua (ma è consigliabile recuperarne almeno la metà per il ripristino), lasciare la sabbia di fondo avendo l’accortezza di appoggiare la vasca su una tavola di legno per facilitarne lo spostamento. In caso di acquari più grandi è necessario svuotare la vasca per evitare danni nello spostamento.

Rinforzi… batterici

Il materiale filtrante non deve mai essere lasciato asciugare: l’ideale è metterlo in un contenitore riempito con l’acqua dell’acquario in modo da salvaguardare la flora batterica già presente.

Una volta immesso il materiale filtrante nella nuova vasca non bisogna dimenticarsi di utilizzare dei batteri che andranno a reintegrare quelli che nel trasporto sono andati persi.

Nei primi giorni della nuova vita dell’acquario occorrerà tenere sotto controllo i valori dell’acqua e intervenire tempestivamente in caso di problemi.

Una corsa contro il tempo

Il trasloco deve essere effettuato nell’arco di tempo più breve possibile in maniera da ridurre al minimo lo stress negli animali; anche se l’operazione è stata abbastanza veloce bisogna introdurre i pesci nel nuovo habitat con la massima cura, effettuando una acclimatazione lenta.

Prima del trasloco, specie se la nuova abitazione è molto distante rispetto alla precedente, occorre misurare i valori della nuova acqua per intervenire subito se i parametri si rivelano molto diversi rispetto a quelli della vecchia casa.

© Riproduzione riservata