Allestimento dell’Acquario

E’ ora di occuparci dell’ allestimento dell’acquario, per garantirci la massima efficienza degli accessori e ottenere il miglior risultato.

a cura di AIPA

Allestimento dell’acquario istruzioni per l’uso

Per prima cosa leggete le istruzioni d’uso del nuovo acquario e togliete tutti gli accessori dal loro imballo. Una volta sistemata la vasca sul suo mobile e controllata la sua posizione perfettamente “in bolla”, si inizia con la preparazione del fondo.

Per evitare che le gocce d’acqua raggiungano la presa di corrente, al filo di collegamento si deve lasciare un’ansa nel cavo, più bassa della presa. 

Direttamente sul vetro si distribuisce su tutto il fondo uno strato di terriccio fertilizzante; a seconda del prodotto scelto, l’altezza varia da qualche millimetro a circa 1 cm (vedere le istruzioni del produttore).

Sopra questo materiale va posto uno strato di sabbia decorativa, alto 4-5 cm nella parte anteriore e 6-8 cm verso il vetro posteriore (più grande è la vasca, maggiore può essere l’altezza dello strato di fondo).

Riscaldamento a ventosa

A questo punto in un angolo posteriore della vasca si attacca il riscaldatore al vetro attraverso le sue ventose, senza però collegarlo alla rete elettrica. Se il filtro non ha una posizione fissa, collocatelo in una zona dove successivamente possa essere almeno in parte occultato da piante e materiale decorativo.

Se invece l’acquario è dotato di un filtro esterno, questo va collegato alla vasca tramite appositi tubi: quello per il pescaggio dell’acqua dall’acquario nel filtro va fissato in un angolo posteriore della vasca, nell’angolo posteriore sistemeremo il tubo per il rientro dell’acqua.

Carica Filtrante

La maggior parte dei filtri è fornita completa di materiale filtrante, specificamente studiato per una filtrazione perfetta.
Prima di mettere in funzione il filtro, è necessario togliere l’imballo da quei materiali che il produttore, per motivi di trasporto, ha eventualmente deciso di proteggere.

Se il filtro non ha una carica filtrante, conviene farsi consigliare dal negoziante, per scegliere il materiale più idoneo al modello in questione.

Quando si lavora all’interno dell’acquario, si devono prima scollegare tutti gli accessori dalla rete elettrica staccando le spine! Non è sufficiente interrompere la corrente agendo sugli interruttori: il rischio di un corto circuito o, peggio, di una scossa rimane. 

Allestimento del primo acquario: preferire pesci per principianti

Predisposti il riscaldatore e il filtro, si possono sistemare gli oggetti decorativi secondo il proprio gusto, lasciando spazi adeguati per le piante. Adesso la vasca è pronta per essere riempita con l’acqua, ma prima di aprire il rubinetto è necessaria una considerazione.

L’acqua potabile in Italia, come del resto un po’ in tutta Europa, ha caratteristiche chimiche diverse da quelle dei tropici. Per fortuna i pesci d’acquario oggi sono praticamente tutti riprodotti in cattività e sono abituati a valori almeno vicini a quelli che si misurano a casa nostra.

Se si avrà l’accortezza di scegliere specie di pesci resistenti e non molto esigenti per quanto riguarda i valori chimici dell’acqua – i cosiddetti “pesci per principianti” – allora quasi mai sarà necessario intervenire in qualche modo sulle caratteristiche dell’acqua potabile.

Anche in questo caso, comunque, i consigli del negoziante si rivelano preziosi. Egli potrà suggerire il modo migliore e meno costoso per correggere un’acqua potabile che si riveli inadatta per l’acquario.

Allestimento dell’acquario

E acqua fu

Ecco adesso qualche suggerimento per riempire l’acquario. Primo fra tutti, sul materiale di fondo va posto un ampio piatto in porcellana sul quale versare il getto d’acqua. O un materiale di copertura, in modo da evitare di sollevare la sabbia e specialmente il terriccio fertilizzante (provocherebbe intorbidamento dell’acqua per diverse ore).

Dopo l’allestimento dovremo testare il nostro acquario per almeno due o tre giorni, durante i quali filtro, riscaldatore e impianto di illuminazione avranno regolarmente funzionato (i primi due ininterrottamente, la luce per 12 ore al giorno): solo allora si potranno introdurre i primi pesci.
 

Tiepida e fertile

L’acqua dovrebbe essere leggermente tiepida, con una temperatura di 22-25 °C (per la misurazione usare un termometro preciso, in vendita in ogni negozio di acquariofilia).

Si riempie la vasca per circa due terzi con l’acqua e si aggiunge nella giusta dose il liquido del biocondizionatore: questo è il modo più agevole per procedere poi alla piantumazione, che abbiamo già esaminato nel precedente numero.

Disposta la vegetazione si completa – con cautela, per non sradicare le piante – il riempimento della vasca, senza dimenticare di integrare anche l’acqua nuova con il solito biocondizionatore.

Pompa centrifuga

A questo punto il riscaldatore, sul cui termostato si avrà cura di impostare una temperatura di 25 °C, va collegato alla presa di corrente. Poi si mette in funzione il filtro avviando la pompa centrifuga (seguire le istruzioni d’uso del produttore, perché il metodo di avviamento cambia secondo il modello in dotazione).

La corrente elettrica e l’acqua sono due “antagonisti” che possono costituire un pericolo per chi lavora in un acquario. Per questo motivo tutti gli accessori elettrici dell’acquario devono essere costruiti secondo le norme di sicurezza previste dalla legge.
 

Pappa automatica

Mentre il filtro e il riscaldatore termostatato restano in funzione ininterrottamente, l’illuminazione dell’acquario va lasciata accesa per circa 12 ore al giorno. Collegare la presa dell’impianto di illuminazione a un timer libera l’acquariofilo dall’incombenza di accendere e spegnere le luci regolarmente.

Nei negozi di acquari si trova in vendita un piccolo accessorio chiamato “mangiatoia automatica” con il quale si può somministrare il cibo ai pesci a ore prestabilite e temporizzare le luci. In questo modo si rende l’acquario “autonomo” per un certo periodo, per esempio durante le vacanze.

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