Acquario di barriera (reef)

Per garantire il benessere degli organismi che vengono ospitati in acquario vanno prese in considerazione le diversi componenti necessarie per allestire un acquario di barriera (reef), cioè un acquario marino tropicale.

Dott. ALESSIO ARBUATTI – Medico Veterinario A.N.M.V.I.

Acquario il mare in una vasca

Per i nostri scopi possiamo usare vasche aperte o chiuse. Le prime si gestiscono meglio e permettono il posizionamento di lampade HQL. Le vasche aperte sono soggette all’evaporazione dell’acqua che potrà essere rabboccata manualmente oppure con un sistema di rabbocco collegato alla vasca accessoria.

La vasca chiusa ha una struttura simile alla classica vasca a tutti nota: viene dotata di una centralina luci e tubi neon sufficienti a dare un’illuminazione idonea agli invertebrati e vertebrati ospiti.

Luce in acquario

Numerosi invertebrati ospitati negli acquari di barriera sfruttano, tramite alghe speciali, la fotosintesi clorofilliana: per tale motivo l’illuminazione deve essere estremamente curata. Le luci alogene (HQL) sono maggiormente consigliate rispetto ai neon a luce bianca e blu attinica.

Un buon compromesso

Le tempistiche d’utilizzo dell’illuminazione possono essere gestite con un timer. Ciò permetterà di ricreare momenti importanti, come la fase lunare, molto importante per invertebrati che in natura si nutrono di notte. Sarà sempre importante monitorare la quantità di composti organici disciolti in acqua e scegliere durate di compromesso tra le 8 ore (HQL) e le 10 (neon).

Caldo e freddo

L’acquario marino di barriera, dunque tropicale, necessita innanzitutto di un riscaldatore termostatato con una temperatura costante di 25-26 gradi. Il problema principale insorge d’estate quando la temperatura può aumentare troppo e mettere a rischio la vista degli invertebrati. Un refrigeratore permette il mantenimento della temperatura giusta anche durante i mesi estivi.

Reef

L’acquario di barriera riproduce un tratto di reef corallino, di conseguenza una corretta strutturazione ambientale è fondamentale. Il fondo della vasca va ricoperto con sabbia fine corallina, con uno spessore variabile fino ad un massimo di circa 10 cm. Per la costruzione della barriera corallina vengono utilizzate le rocce vive.

Pascoli rocciosi

Questi blocchi accolgono sulla loro superficie organismi come spugne e coralli. Inoltre sono dei veri e propri filtri biologici che ospitano batteri “buoni”, e fungono da superficie di pascolo per i pesci erbivori e onnivori. La quantità di roccia viva che viene mediamente immessa in vasca è di 1 kg ogni 4-5 litri d’acqua.

Sotto controllo

Così per qualsiasi altro acquario abbiamo molti parametri da tenere sotto controllo. I parametri da controllare sono pH, GH e KH. Il pH avrà valori intorno i 8.4- 8.8 variabili in base alle ore del giorno e in base alla modificazione del KH (ha un effetto tampone).

Patina sgradita

Alcuni parametri permettono di valutare il grado d’inquinamento organico dell’acqua: tra questi lo ione ammonio, i nitriti e i nitrati. Non vanno dimenticati i fosfati e i silicati che possono favorire lo sviluppo dei cianobatteri e diatomee (si presentano, rispettivamente, come una sottile patina verdastra o marroncina sulle strutture della vasca).

Acquario calcio e conchiglie

Per finire ci sono i parametri che permettono di valutare la quantità di elementi disciolti in acqua necessari per il metabolismo degli invertebrati. Il Calcio nell’acquario di barriera deve avere una concentrazione intorno ai 400 mg/litro, dato che molti invertebrati lo usano per la costruzione delle strutture corporee esterne.

Reattore

Una carenza di calcio deve essere evitata in vasca: è possibile reintegrarlo usando acqua calcarea o integratori per invertebrati. Il reattore di calcio, infine, mette a contatto un materiale calcareo con l’acqua e anidride carbonica: ciò permette il rilascio di calcio libero che verrà messo a disposizione di tutti gli organismi ospitati. Lo Iodio viene utilizzato da numerosi invertebrati (tra i quali gli Alcionacei) ed eliminato dallo schiumatoio: per tale motivo è necessario integrarlo periodicamente.

Immagine di un pesce di acquario di barriera

Un’iniezione di… Litio

Il Ferro è utilizzato dalle alghe simbionti con i coralli (Zooxantelle) e da altre alghe e invertebrati; cosi come lo iodio può essere integrato in vasca. Anche altri microelementi tra i quali il Boro, il Manganese e il Litio possono essere periodicamente reintegrati.

Le pompe di movimento

La circolazione dell’acqua nella vasca reef permette l’ossigenazione e diffonde i nutrienti agli invertebrati, in più allontana le sostanze potenzialmente pericolose verso le strutture di filtrazione. Per tale motivo in vasca si verranno a trovare diverse pompe. La portata delle pompe è spesso regolabile sia in base alla potenza della gittata che in base alle diverse ore del giorno. Vi sono in commercio modelli che imitano il moto ondoso e le maree.

Bollicine pulenti

Un accessorio esclusivo dell’acquario marino è lo schiumatoio, che appunto sfrutta la schiuma per eliminare sostanze pericolose per l’ecosistema acquario. Tale accessorio riproduce, su scala ridotta, quanto avviene in natura. Le bollicine che si producono artificialmente nello schiumatoio vengono a contatto con le molecole che vi aderiscono e si depongono, al termine del processo di risalita, nel contenitore che andrà svuotato giornalmente.

Efficienti

I modelli in commercio sono numerosi. Si consiglia sempre l’acquisto di un modello a resa elevata e duraturo nel tempo. In base agli spazi lo schiumatoio potrà essere posizionato in vasca, o al di fuori di questa, appeso o nella sump. L’utilizzo di schiumatoi ad altissima efficienza può permettere di ridimensionare o eliminare il filtro biologico.

Sump e pagliacci

La sump è una seconda vasca d’acqua che si pone generalmente al di sotto dell’acquario. Dentro possono essere posti uno schiumatoio, un filtro biologico oppure un ulteriore sistema con rocce vive o alghe.

Questo per favorire la filtrazione.

Dal momento della messa in azione si dovrà attendere qualche settimana prima di immettere pesci nel nostro acquario: scegliete poche specie, per i principianti meglio pesci pagliaccio (Amphiprion) simbionti con gli anemoni e le damigelle (Dascyllus).

Niente sali

L’acqua dell’acquario marino deve essere osmotica, cioè priva di sali; si può o acquistare o produrre a casa con un impianto di osmosi inversa. Una volta prodotta, l’acqua va arricchita con sali fino a raggiungere una densità di circa 1023, misurabile con un densimetro. I diversi mari possono avere valori diversi, cosi come esistono in commercio miscele di sali differenti per i diversi biotopi ricostruiti.

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