I colombi che siamo abituati a vedere nelle nostre città hanno origini antiche e derivano dal colombo selvatico (Columba livia). In passato il colombo veniva allevato in colombaie; si trattava di alte torri che hanno determinato il nome comune di questo uccello: Colombo torraiolo
Dott. GINO CONZO – Medico Veterinario
Colombi dipendenti
Il colombo torraiolo presenta una maggiore variabilità di colore rispetto al suo stretto parente selvatico. E, benché sia formalmente considerabile un animale selvatico, dipende molto dall’uomo. Dal momento che le attività umane gli forniscono siti per la nidificazione (fori nei muri, cornicioni e altro) e cibo in abbondanza (rifiuti, ma anche pane raffermo o granaglie deliberatamente offerti a questi volatili).
Lotta ai colombi
Purtroppo in molti casi la grande prolificità dei torraioli in ambiente urbano causa gravi danni alle città d’arte. Gli escrementi di questi uccelli infatti sono molto nocivi per monumenti e palazzi storici.
Per questo motivo vari comuni hanno sviluppato piani per il contenimento numerico dei colombi “cittadini”.
Un piccione viaggiatore può percorrere anche 800 km, alla velocità media di 70 km/h, per far ritorno alla colombaia.
Colombi da carne
Dalla selezione del torraiolo nel corso dei secoli sono state ottenute numerose tipologie di colombi, talora molto diverse dal “modello” originale. Parte degli sforzi selettivi è stata indirizzata verso la creazione di razze “da carne”, di taglia più grande e con ampio sviluppo dei muscoli pettorali.
Piccioni viaggiatori
La più interessante selezione è stata rivolta verso le razze “viaggiatrici”. E ha incrementato la naturale attitudine del colombo nell’orientarsi per raggiungere la propria colombaia.
La capacità di orientamento del piccione viaggiatore è eccezionale, dal momento che può percorrere anche 800 km, alla velocità media di 70 km/h, per far ritorno alla colombaia.


Sportivi
Benché al giorno d’oggi i colombi viaggiatori non abbiano più, come in passato, l’importante funzione di messaggeri, il loro allevamento è tuttora molto diffuso, dal momento che questi uccelli sono impiegati a livello agonistico in numerose gare di velocità e fondo che raccolgono un folto numero di appassionati colombofili.
Arricciati
Al di la dell’impiego “sportivo” o “alimentare” la selezione del colombo si è spinta verso la creazione di numerose razze a scopo prevalentemente amatoriale.
Rispetto al colombo torraiolo sono state ottenute numerose varietà con forme particolari. Con livree variopinte e con sviluppo anomalo del piumaggio che va a formare ciuffi e arricciature su collo, testa o zampe.
Made in Italy
Alcune razze di colombi hanno avuto origine nel nostro Paese; tra queste il Fiorentino, l’Ascolano, il Romano, il Bergamasco, il Romagnolo e le varie razze emiliane (Occhialone di Parma, Piacentino, Reggianino, Sottobanca).
Alcune razze sono davvero molto antiche, come il Triganino Modenese la cui origine si suppone risalga al XIV secolo. Periodo in cui questo volatile veniva spesso impiegato dai colombicoltori modenesi in un tipico “gioco di volo”. Che consisteva nel “rubare” i colombi altrui attirandoli nella propria colombaia al seguito delle veloci evoluzioni del Triganino
Per le razze ornamentali sono previsti precisi standard e organizzate varie esposizioni.
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