Hai da poco adottato un amico a quattrozampe e, durante la visita, il Veterinario ha parlato di sverminazione da effettuare nei primi mesi; questo perché è molto facile che un cucciolo, cane o gatto che sia, venga infestato da parassiti intestinali, ed è importante che, a parte liberarsene, non li possa trasmettere ad altri animali presenti in casa o, perché no, alla propria famiglia umana.
A prescindere dai controlli regolari cui dovrai sottoporre il tuo pet per tutta la vita, per verificare che l’animale sia in buono stato di salute, è importante che sia trattato secondo protocolli efficaci per il controllo delle parassitosi, esterne e interne.
Se noti qualche sintomo riferibile a una verminosi intestinale, come prurito in zona anale, feci mal formate o apatia, segnalalo subito al Veterinario curante. Il Medico visiterà l’animale ed effettuerà un esame coprologico per valutare la presenza o meno di parassitosi. In caso di positività, potrà prescrivere un trattamento adeguato.
Linee guida di prevenzione
Ma oltre alla terapia “al bisogno”, esistono delle linee guida formulate dagli esperti veterinari di ESCCAP (European Scientific Counsel Companion Animal Parasites). Queste indicano come sia importante prevenire e trattare le infestazioni parassitarie più comuni, per tutta la vita del pet.
Il motivo è che lo stile di vita degli animali li espone in natura al rischio di infestazioni. Basta una passeggiata al parco, l’interazione con animali infestati, la caccia di piccole prede come lucertole o lumache, l’aver ingerito dell’erba con uova o larve di parassiti, o perché no anche la presenza di ectoparassiti come le pulci. Queste ultime, possono a loro volta essere infestate da vermi intestinali come le tenie. Durante il grooming poi, possono essere ingerite dall’animale e sviluppare in esso una parassitosi che può essere trasmessa anche al proprietario.
Buone abitudini contro i parassiti intestinali
Dobbiamo quindi impedire al nostro gatto di divertirsi con la sua attitudine da cacciatore? Dobbiamo non far giocare il nostro cane al parco? No, ma bisogna attuare al meglio i protocolli antiparassitari consigliati per proteggere sia la loro salute che noi stessi. Inoltre, bisogna applicare buone abitudini come raccogliere sempre le deiezioni del cane in passeggiata. Questo semplice gesto protegge gli altri animali da eventuali contagi ed evita che certe parassitosi continuino a circolare.
Utilizzare quindi il corretto protocollo antiparassitario per tutti gli animali domestici conviventi è un importante segno di responsabilità, sia per scongiurare coinfestazioni che il perpetrarsi di situazioni che diventerebbero difficili da risolvere, senza annullare i naturali istinti dei nostri animali.
Attenzione anche all’alimentazione
Inoltre, anche altre abitudini indotte da noi espongono cane o gatto a infestazioni da vermi intestinali. Un esempio è l’alimentazione a base di carne cruda e verdure crude. Senza la supervisione di un Medico Veterinario nutrizionista ad espone al rischio di sbilanciamenti nei nutrienti della dieta, con conseguenze anche disastrose. Inoltre, è dimostrato che, senza materie prime correttamente conservate o abbattute o lavate, questo tipo di alimentazione aumenta la diffusione di infestazioni parassitarie sia tra animali che anche nel nucleo familiare, con esposizione al rischio per bambini e persone fragili (anziani o malati).
Abbiamo una grande fortuna se viviamo con degli animali, ma è nostra pura responsabilità badare alla loro sicurezza e salute, in accordo col Medico Veterinario.