Tra le malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo (Zoonosi) vi è la Toxoplasmosi, particolarmente temuta dalle donne in gravidanza dal momento che può determinare aborto o danni, anche gravi, al sistema nervoso del nascituro
A cura del Dott. GINO CONZO Medico Veterinario
Conoscerla per evitarla
Il gatto è sicuramente in grado di trasmettere questa malattia agli esseri umani, ma nella maggior parte dei casi non è il contatto diretto col felino a determinare il contagio.
La Toxoplasmosi è causata da un microscopico parassita, il Toxoplasma gondii, appartenente alla stessa famiglia dei Coccidi. Il ciclo biologico di questo protozoo è davvero molto particolare e conoscerlo ci aiuta a comprendere meglio quali sono le vie di contagio per l’uomo.
Ospiti definitivi… e intermedi
Per poter compiere il suo ciclo vitale il Toxoplasma necessita di un ospite definitivo (rappresentato dal gatto e da altri felini selvatici) e di un ospite intermedio (rappresentato da numerosi mammiferi, uomo compreso, ed uccelli).
Nel gatto il Toxoplasma svolge un ciclo extraintestinale ed uno intestinale; quest’ultimo esita con la formazione delle oocisti che vengono eliminate attraverso le feci in ambiente esterno dove necessitano di un periodo di tempo (1-5 giorni) per maturare (sporulazione) e divenire infettanti.
Moltiplicazione attiva
L’ospite intermedio può infettarsi ingerendo le oocisti sporulate che, una volta assunte, liberano gli elementi infettanti, detti Sporozoiti, che passano la parete intestinale e, attraverso il circolo ematico, raggiungono vari organi e tessuti come muscoli, polmoni, fegato, cervello. In queste sedi il microrganismo si moltiplica attivamente dando luogo a nuovi elementi detti Tachizoiti che finiscono per rompere la cellula parassitata andando ad infettare altre cellule.
Il gatto si contagia mangiando carne cruda di animali infetti e quindi è virtualmente impossibile che un gatto che vive sempre in casa, alimentato con crocchette e scatolette, possa avere la Toxoplasmosi.
Equilibrio precario
Man mano che il sistema immunitario dell’ospite comincia a produrre anticorpi contro questi intrusi si passa dalla fase acuta della Toxoplasmosi a quella cronica in cui i parassiti rallentano notevolmente il ritmo di moltiplicazione (e sono chiamati per questo Bradizoiti) rimanendo confinati all’interno di cisti negli organi parassitati. In questa fase si crea quindi un equilibrio tra le difese immunitarie dell’ospite ed il parassita; nel momento in cui, tuttavia, dovesse verificarsi una caduta delle difese immunitarie le cisti arriverebbero a rompersi liberando i parassiti che riprenderebbero a moltiplicarsi attivamente.
Vie d’infezione
L’assunzione delle oocisti sporulate non è l’unico modo con cui si verifica l’infezione. I carnivori, infatti, si infettano soprattutto mangiando prede divenute ospiti intermedi del Toxoplasma in cui il parassita è presente in muscoli ed organi, protetto dalle cisti parassitarie. Quindi se un gatto mangia un topo che è ospite intermedio ingerirà anche gli elementi infettanti del Toxoplasma, presenti nei muscoli del roditore, che daranno luogo al ciclo intestinale concludentesi con la produzione delle oociti che vengono eliminate con le feci.
Ma, come detto, questo ciclo si verifica solo nel gatto che è l’unico ospite definitivo della Toxoplasmosi. In altri carnivori, come il cane o anche l’uomo, l’ingestione di carne cruda o poco cotta di animali infetti (come suini, pollame, ecc.) porta ad un ciclo diverso con localizzazione del parassita in vari organi. La Toxoplasmosi è causata da un microscopico parassita, il Toxoplasma gondii, appartenente alla stessa famiglia dei Coccidi.
Test specifici
L’unico animale in grado di trasmettere la Toxoplasmosi all’uomo è quindi il gatto, mentre gli altri animali domestici (cane, coniglietto, canarino, ecc.) possono contrarre la malattia ma non trasmetterla al loro proprietario a meno che questi… mangi le loro carni crude! Se una donna in gravidanza non ha mai avuto “contatti” con il Toxoplasma (evidenziabili con specifici esami del sangue) il suo sistema immunitario non è preparato a fronteggiare il parassita e quindi può contrarre la malattia.
Nell’eventualità in cui in casa sia presente un gatto è consigliabile far eseguire dal veterinario dei test specifici (parassitologici e del sangue) per verificare se il felino sia infetto e quindi potenziale trasmettitore della malattia. I gatti con Toxoplasma generalmente eliminano le oocisti solo per 2-4 settimane; dopo di che si immunizzano.
Le giuste precauzioni
Per gli esseri umani è molto più probabile acquisire la malattia mangiando carni crude o poco cotte o insaccati freschi (che possono contenere le cisti del parassita) oppure consumando verdure non ben lavate (contaminate da feci di gatti malati).
A differenza di ciò che comunemente si crede una donna in gravidanza non deve liberarsi del suo gatto per prevenire la Toxoplasmosi, ma è invece consigliabile che la futura madre: si accerti del proprio stato immunitario e di quello del suo gatto nei confronti della Toxoplasmosi con opportuni esami del sangue; eviti di mangiare carne cruda o poco cotta ed insaccati freschi o poco stagionati; eviti di tagliare la carne cruda a mani nude e comunque si lavi sempre le mani dopo aver toccato della carne; consumi verdura cruda solo dopo averla lavata molto bene; rimuova le feci dalla lettiera del gatto utilizzando guanti protettivi; indossi dei guanti quando fa giardinaggio (il terreno può essere contaminato dalle feci di gatti liberi).