Purtroppo le patologie dentali sono spesso sottovalutate dal proprietario, e talvolta anche dallo stesso veterinario.
a cura Dott.ssa SABRINA DOMINIO Medico Veterinario
I denti sono organi importantissimi per i nostri amici animali.
In realtà non si tratta di un semplice problema estetico, ma di una serie di affezioni che, se non trattate, o se curate nella maniera errata, possono addirittura condurre ad infezioni generalizzate in tutto il corpo, fino a causare la morte del vostro pet.
Come per noi uomini, durante il giorno, e soprattutto dopo i pasti, sulla superficie dei denti si deposita la placca, una patina giallastra composta da batteri, residui di cibo e detriti salivari.
Essa inizia a formarsi immediatamente dopo il pasto, e matura in massimo quarantotto ore. In un intervallo che va dai sette ai ventuno giorni dalla formazione della prima patina di placca, a causa della proliferazione dei batteri patogeni si può sviluppare la gengivite, ossia l’infiammazione delle gengive.
Le gengive sono tessuti importantissimi perché garantiscono il sostegno e la stabilità dei denti, per cui è estremamente importante proteggerle.
Una “casa” ideale per i batteri
Il tartaro subentra successivamente: si tratta di un materiale inerte, dalla consistenza dura e porosa, che deriva dalla precipitazione dei sali minerali presenti nella saliva sulla superficie dei denti già rivestita di placca. Di per sé non è dannoso, ma la sua struttura porosa lo rende l’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri patogeni che, così protetti, non possono essere più aggrediti dalle sostanze farmacologiche che somministriamo e resistono anche allo spazzolamento.
Quando il vostro animale presenta notevoli quantità di tartaro, il veterinario, compatibilmente alle condizioni generali di salute, suggerirà la “detartrasi”, ossia la rimozione di questo deposito per mezzo di una macchinetta ad ultrasuoni, che va effettuata rigorosamente sotto anestesia, perché dolorosa.
Per evitare questo fastidioso intervento, la soluzione c’è, e come per noi umani passa dalla prevenzione mediante la pulizia quotidiana di denti e gengive.
Lavando i denti tutti i giorni ai vostri beniamini, o almeno due volte a settimana, si riesce a ridurre la formazione di placca e tartaro fino al 95%.
Lavare i denti è importante
Per abituare il vostro pet alla pulizia dei denti occorre agire in modo graduale: iniziate a coccolarlo e passate una garza sterile imbevuta di acqua e bicarbonato avvolta attorno al dito sui suoi denti e sulle gengive.
Se il vostro peloso gradisce, dopo pochi giorni potete passare agli appositi spazzolini “a ditale”: sono in gomma o in silicone e s’infilano nel dito indice, che va poi passato con la parte ruvida su denti e gengive.
Il passo successivo è l’uso dello spazzolino vero e proprio inumidito sempre in acqua e bicarbonato, o associato ad un dentifricio apposito per carnivori, che di solito ha un aroma a loro gradevole, di carne o simili.
L’alternativa: i rimedi alimentari
Ma se il vostro beniamino non ne volesse proprio sapere del trattamento o se vi mancasse il tempo e la voglia? Niente paura! Esistono alimenti formulati specificamente per prevenire o curare i denti. Vediamone alcuni.
Crocchette meglio del cibo umido
Le crocchette sono certamente da preferire all’alimento umido, in quanto esercitano un effetto “spazzolino naturale” sulle superfici dentali e tengono in allenamento le gengive, che diventano più elastiche.
La dieta umida, al contrario, non esercita alcun beneficio a livello di denti e gengive, anzi, sembra una della cause principali della formazione della placca, visto che comporta la deposizione di molti residui di cibo fra le fessure oltre ad essere solitamente ricca di zuccheri.
Il cibo secco, però non è tutto uguale: gli ultimi studi hanno dimostrato che le crocchette di grosse dimensioni, meglio se di forma rettangolare, sono le più efficaci nella riduzione della placca. Il dente, infatti, prima di frantumarle, deve penetrare a fondo all’interno di queste crocchette, e beneficia dell’azione meccanica di pulizia su una superficie più ampia.
Polifosfati e oli essenziali
I sali di polifosfato interagiscono con i minerali presenti nella saliva e li sequestrano, impedendo che essi precipitino e formino il tartaro. Nei gatti alimentati con crocchette arricchite di questi sali, infatti, la formazione del tartaro risulta ridotta del 32%.
Gli oli essenziali più utilizzati sono quelli di timo, eucalipto, mentolo, rosmarino e tea tree. Essi presentano naturalmente proprietà antibatteriche, disinfettanti e deodoranti, per cui la placca e le gengiviti negli animali che li assumono regolarmente si riducono del 20-30% ed anche l’alitosi viene contrastata.
Quest’ultima non viene solo “mascherata” dalla profumazione dell’olio utilizzato, ma vengono proprio neutralizzati i composti solforati generati dai batteri della placca, di solito responsabili dei cattivi odori.
Snack dentali
In aggiunta agli alimenti “oral care”, esistono in commercio numerosi snack utili per la pulizia dei denti. I più efficaci sono i bastoncini e le barrette masticabili che, avendo una consistenza elastica e gommosa, tengono in allenamento le gengive ed esercitano un benefico sfregamento sulle superfici dentali.
Il limite di questi snack è rappresentato dal fatto che, mentre il cane è un ottimo masticatore e trascorre molto tempo a svolgere questa attività, difficilmente riuscirete a convincere un felino a rosicchiare questi fuoripasto.
La sua natura, infatti, lo spinge a frantumare rapidamente il cibo, ingoiandolo dopo pochissimi atti masticatori. Nel cane, inoltre, l’efficacia è notevole, ma è limitata solo ad alcune superfici dentali, che sono abitualmente coinvolte nella masticazione, mentre non ne coinvolge altre.
I prodotti specifici per la prevenzione delle patologie dentali, chiamati anche “dental o oral care”, vengono spesso addizionati di particolari sostanze utili alla salute ed all’igiene di denti e gengive.
Biscotti per cani
I biscottini per cani hanno un’efficacia meno dimostrata, in quanto friabili e quindi facilmente frantumabili dal dente. Inoltre, essendo ricchi di amidi e zuccheri, sviluppano a livello del cavo orale una notevole quantità di detriti alimentari da cui i batteri responsabili di placca e gengivite possono attingere causando danni.
Come per le crocchette, i migliori sono quelli di grosse dimensioni, dalla consistenza particolarmente dura e ricchi di fibre. Alcune aziende arricchiscono questi biscotti con sostanze supplementari, che abbiamo citato prima.
Gel e paste
Infine, si trovano in commercio prodotti in gel o pasta da spalmare su denti e gengive: sono di solito molto graditi dai nostri pelosi, in quanto aromatizzati con aromi di carne.
Spesso contengono enzimi che digeriscono i detriti alimentari presenti nel cavo orale e le sostanze proteiche contenute nella placca, privando i batteri del loro nutrimento.
Alcuni di questi prodotti, utilizzati a scopo curativo, sono integrati con sostanze disinfettanti (come la clorexidina), che proteggono la gengiva già infiammata.Le più all’avanguardia sono ricche di antiossidanti, quali zinco e polifenoli, oppure contengono oli essenziali, di cui abbiamo parlato in precedenza.